Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età” (1Cor.10:11).

I falsi profeti sono sempre esistiti.

Dove sono presenti i figli di Dio, si inseriscono i falsi profeti, per contrastarli. Anche durante il periodo della Legge, data a Mosè, molti falsi profeti cercavano di distogliere il popolo di Dio dal seguire la verità (1Re 30:10; 22:6,12; Is.10:30; Ger.2:8). Così quando Dio mandava al suo popolo i suoi profeti, i falsi contestavano, per convincere il popolo del contrario della parola di Dio. I servi di Dio avvertivano di evitare gli inganni: “Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno diventare spregevoli; vi espongono le visioni del loro cuore e non ciò che procede dalla bocca dell’Eterno” (Ger.23:16).

Anche ai tempi degli apostoli esistevano i falsi profeti tra i giudei, per distogliere dalla fede coloro che si avvicinavano a Cristo. Come accadde a Paolo e a Barnaba quando furono invitati a parlare della Parola di Dio dal proconsole Sergio Paolo. Un certo mago Elimas, di nome Bar-Iesus, si trovava al seguito del proconsole, mentre gli apostoli parlavano di Cristo al proconsole. Il mago “…faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: -O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore?  Ecco la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole-. Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano” (At.9:9-11).

In mezzo ai figli di Dio ci sono sempre i falsi profeti, che cercano di dissuadere dalla verità. Noi sappiamo però che Dio ha il potere di cambiare ogni cosa; infatti, solo quelli che non sono da Dio crederanno nel falso (Ap.17:8), mentre i Figli di Dio, eletti sin dalla fondazione del mondo, seguiranno la Luce.

Abbiamo l’esempio del proconsole che veniva distratto dal falso, ma Paolo, per la potenza di Dio, fece in modo che divenisse cieco, allora: “Quando vide l’accaduto, il proconsole credette, colpito dalla dottrina del Signore” (At.9:12).

Fin dal principio, Dio fece, tramite Mosè, miracoli e prodigi contro il Faraone, per trarre il suo popolo dalla schiavitù d’Egitto. Molti miracoli avvennero anche in mezzo al suo popolo, durante i quaranta anni vissuti da Israele nel deserto.

Dio mostrò loro la sua potenza quando: “Divise il mare, li fece passare e fermò le acque come in un mucchio.  Di giorno li guidò con una nuvola e tutta la notte con un fuoco fiammeggiante.  Spaccò le rocce nel deserto e li dissetò abbondantemente, come da sorgenti d’acque profonde.  Fece scaturire ruscelli dalla rupe, fece sgorgare acque come fiumi. Ma essi continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi contro l’Altissimo, nel deserto” (Sal.78:13-16).

Miracoli e prodigi hanno sempre accompagnato la Parola di Dio, iniziando da Mosè, seguito dai profeti e dal Grande Profeta e Messia, il Cristo, predicato dagli apostoli: “Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù il Nazareno, uomo accreditato da Dio tra di voi per mezzo di potenti operazioni, prodigi e segni che Dio fece tra di voi per mezzo di lui, come anche voi sapete” (At.2:22).

Nel nome potente di Gesù, tutti gli apostoli fecero moltissimi prodigi, come confermato: “…stendendo la tua mano per guarire e perché si compiano segni e prodigi nel nome del tuo santo Figlio Gesù” (At.4:30; 5:12; 6:8), “E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo” (At.19:11).

Siamo arrivati negli ultimi tempi. Viviamo nell’ultimo periodo della chiesa di Laodicea, dove pastori e, di conseguenza, i membri sono considerati da Gesù tutti tiepidi. Gesù sta per rigettarli, perché la porta della Grazia sta per chiudersi. Tutti i pastori, ministri, apostoli e dottori, di nome, ma non di fatto, si sono inorgogliti, perché sono divenuti tiepidi, camminando secondo la carne, pur avendo nelle loro mani la verità, ma la ignorano, perché si credono ricchi in fede e in spiritualità, mentre Gesù ammonisce: “…ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista” (Ap.3:17,18).

Questo consiglio è proprio rivolto a chi ha la responsabilità in una comunità, compresi i pastori, ministri, dottori, profeti, che dirigono e amministrano senza aver ricevuto direttamente da Dio il messaggio della verità, perciò sono divenuti tutti nudi spiritualmente. Dio disse tramite il profeta: “I profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine e non ho parlato loro. Essi vi profetizzano una visione falsa, una divinazione vana e l’inganno del loro cuore” (Ger.14:14).

Dio chiede: “Ma cosa farete quando verrà la fine?” (Ger.5:31).

Dio è misericordioso. L’Eterno avvisa sempre prima di agire contro le sue creature, perciò ha trasmesso tramite i suoi profeti, tutte le cose passate, presenti e che verranno presto. Infatti, affermò: “…che annuncio la fine fin dal principio, e molto tempo prima le cose non ancora avvenute, che dico: -Il mio piano sussisterà e farò tutto ciò che mi piace-” (Is.46:10).

Conoscendo la volontà del Signore, non rimaniamo tiepidi, perché è scritto che: “Io riprendo e castigo tutti quelli che amo; abbi dunque zelo e ravvediti” (Ap.3:19). Se Dio ci castiga è perché ci ama, perciò non ribelliamoci come fece Israele, ma ascoltiamo il consiglio dell’apostolo Paolo, che ci esorta ad essere: “…miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano così, secondo l’esempio che avete in noi” (Fil.3:17). Avere sempre presente in noi ciò che è scritto: “Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza” (Ebr.4:11).

Se camminiamo in fedeltà, anche noi, come i nostri fratelli primitivi, saremo come: “…le folle, con una sola mente, prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, udendo e vedendo i miracoli che egli faceva” (At.8:6).

Non dubitare, ma credi in Dio, perché Egli è sempre lo stesso. I falsi profeti predicano un Dio che si pente, ovvero simile all’uomo, ma è scritto che: “Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d’uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà?” (Num.23:19). Inoltre considerano un Dio che cambia secondo i tempi, quando: “Prima dell’inizio del tempo io sono sempre lo stesso, e nessuno può liberare dalla mia mano; quando io opero, chi può ostacolarmi?” (Is.43:13).

Credi in un Dio fedele alle sue promesse, che non cambieranno, perché la sua Parola è eterna, vivente, vera, santa, efficace e tutto quello che è uscito dalla sua bocca si è avverato e così sarà fino alla fine.