Prepariamo la nostra anima per ricevere la salvezza eterna.

Consideriamo ciò che è scritto e mettiamolo in pratica, perché ” La volontà del Signore sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d’età in età” (Sal.33:11).

Gesù fece sempre tutta la volontà del Padre (Gv.4:34; 5:30; 6:38), perciò è scritto: “Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato” (Gv.2:6).

Anche gli apostoli seguirono l’esempio del Maestro e fecero la volontà di Dio, come testimoniato dalla Parola “Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare” (Ef.2:20; 1Cor.1:1; Ef.1:1,9). Così noi credenti, che siamo stati eletti, dobbiamo edificare sullo stesso fondamento, ubbidendo al nostro Padre celeste (1Ptr.1:2; Mrc.3:35), per appartenere alla Sua famiglia (Ef.2:19). Tutti gli apostoli esortano noi ad essere come loro, fedeli e seguaci del Maestro e Signore “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1Cor.11:1).

Nulla deve essere ignorato del vangelo, che ci è stato trasmesso di generazione in generazione, per giungere fino a noi. L’apostolo attesta “Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!” (1Cor.15:1,2).

Il messaggio del vangelo è per la nostra salvezza e, se noi lo cambiamo secondo il nostro giudizio carnale, saremo maledetti e condannati alla geenna del fuoco eterno (Ap.20:15). A tal proposito ci è stato rivelato che: “Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema” (maledetto) (Gal.1:9), “Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore” (Ef.5:17).

Come possiamo comprendere quale sia la volontà di Dio?

Per questo motivo, Dio ha messo in noi il suo Spirito, perciò “…dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera” (Ef.4:22-24). Lo Spirito ci guida in tutta la conoscenza di Dio, “…perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza” (1Cor.1:5).

Lo Spirito è la verità che procede da Dio, che rivelerà ogni cosa (Gv.15:26) e comprenderanno solo quei credenti che si sforzano di mettere in pratica la Parola. Gesù dichiarò “…perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno” (Lc.13:24). Molti non potranno entrare nel regno dei cieli per la loro carnalità, perché niente di ciò che è carnale vedrà la vita. La verità la svela solo Gesù, il Figlio di Dio, ma solo a “… colui al quale il Figlio voglia rivelarlo” (Lc.10:22).

Per questo, tutti quelli che hanno ricevuto il dono meraviglioso di Dio, conoscono “…i segreti di Dio” (1Cor.2:11) e sono stati pure “…segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori” (2Cor.1:22).  E’ scritto che: “Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui” (Rom.8:9).

Quelli che cercano di manipolare il vangelo, sono chiamati anticristi e di loro ne è pieno il mondo. Questi stanno credendo invano e la loro predicazione è falsa.

Molte confessioni religiose hanno interpretato un vangelo secondo la carne, adottando la loro dottrina eretica senza alcuna rivelazione dello Spirito. Essi sono esclusi dalla salvezza eterna e Gesù dichiarerà: “Io vi dico in verità: Non vi conosco” (Mt.25:12).

Molti predicano un risveglio in questi ultimi tempi di apostasia, al contrario di quanto Gesù rivelò, ovvero che negli ultimi tempi essi saranno tiepidi, perché li rigetterà dalla sua presenza (Ap.3:16,17).

Ascoltiamo e mettiamo in pratica la verità, non quella secondo la nostra visione carnale, ma quella secondo lo Spirito, “Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso” (Ebr.10:36).

Mettiamo il nostro sguardo su Cristo “…affinché non diventiate indolenti, ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse” (Ebr.6:12).