Definizione.

Dai seguenti versi possiamo capire chi sono gli eletti, che sono diversi dai chiamati (Mt.22:14).

Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio… e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati” (Rom.8:29,30) ed ancora:

“…in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore” (Ef.1:4), “…agli eletti che risiedono come stranieri, dispersi… eletti secondo la preordinazione di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per ubbidire e essere aspersi col sangue di Gesù Cristo, grazia e pace…” (1Ptr.1:1,2), “…fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità” (2Tes.2:13).

Gli eletti sono credenti nella verità, fedeli al loro Signore e Salvatore Gesù Cristo, riconoscenti del Suo sacrificio, perciò vivono nella Grazia, in santità e in ubbidienza alla Parola di Dio. Bisogna quindi camminare come Gesù camminò (1Gv.2:6), per essere come Lui e glorificati con Lui (Rom.8:17), quando apparirà con la sua sposa eletta, la Chiesa, acquistata col suo sangue, perché Egli ha vinto il mondo ed è quindi il Vincitore, “… il Signore dei signori e il Re dei re e coloro che sono con lui sono chiamati eletti e fedeli” (Apoc.17:14). Quelli che sono con Gesù è la Sua sposa, cioè la Chiesa e sono chiamati eletti e fedeli.

Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, inoltre è anche risuscitato; egli siede alla destra di Dio, ed intercede per noi” (Rom.8:33-37).

Nessuno ci può condannare, perché noi siamo stati eletti prima della fondazione del mondo ed è lo Spirito Santo ricevuto, che ci conferma la sua appartenenza (Rom.8:14), perché siamo stati comprati a prezzo del Suo sangue, riscattati e giustificati da Gesù, il Figlio di Dio, venuto non per condannare il mondo, ma per dare salvezza a chi crede in Lui, dandoci la caparra dello Spirito.

Molte sono le afflizioni del cristiano, se pure vuole vivere pienamente in santità, come la distretta, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo o la spada, che possono capitare agli eletti, per amore di Cristo (2Cor.6:4). Sappiamo che Dio prova la fede dei Suoi figli, per sapere quanto lo amiamo, rinunciando a se stessi e al mondo. I veri fedeli di Cristo sono reputati dalla società come insignificanti, marginali e quindi poveri, respinti, senza alcun valore per il mondo, ma noi siamo più che vincitori in Cristo (Rom.8:37), “Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti, portando di continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù, affinché la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo” (2Cor.4:8-10).

Ora, poiché Cristo vive in noi, porteremmo molto frutto se, come tralci, fossimo ben legati e uniti alla vite (a Gesù, Gv.15:5). Noi quindi siamo stati riconciliati a Dio, tramite il sacrificio di Cristo Gesù, perché prima eravamo nemici di Dio, ma adesso siamo divenuti amici e figli, grazie a Gesù, che ci ha fatto conoscere il Padre (Gv.15:15; Gv.1:18). Ora sappiamo che “…tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione, poiché Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,… vi esortiamo per Cristo: siate riconciliati con Dio” (2Cor.5:18-20).

Noi quindi siamo ambasciatori di Dio e di Cristo, proclamiamo il regno di Dio, affinché tutti siano salvati e che giungano alla conoscenza della verità (1Tmt.2:4). Dio istituisce i suoi servi come Egli vuole, li equipaggia e li dirige, affinché diano gloria a Lui e presentino il Salvatore Gesù Cristo, che ha offerto la Sua vita per molti (Rom.10:14,15). Prendiamo esempio dagli apostoli di Gesù, per comportarci “…con molta pazienza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle distrette, nelle battiture, nelle prigionie, nelle sedizioni, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni, con purità, con conoscenza, con pazienza, con benignità, con lo Spirito Santo, con amore non finto, con la parola di verità, con la potenza di Dio, con le armi della giustizia a destra e a sinistra, nella gloria e nel disonore, nella buona e cattiva fama, come seduttori, eppure veraci; come sconosciuti, eppure riconosciuti; come morenti, eppure ecco viviamo; come castigati, ma pure non messi a morte; come contristati, eppure sempre allegri; come poveri eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo tutto” (2Cor.6:4-10).

L’apostolo Paolo evidenzia che noi siamo giustificati per fede e nessuno può condannarci spiritualmente, come niente e nessuno può separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù (Rom.8:38,39). Il Figlio di Dio è morto, è risuscitato e ora siede alla destra di Dio sul suo trono (Ap.3:21), mostrandoci e inaugurando la via della salvezza, perché possiamo seguirlo.

Gesù è l’unico mediatore, che intercede per noi, perché ci ha comprato a prezzo del suo sangue versato sulla croce, uno a uno, facendoci diventare figli di Dio (Gv.1:12), perché: “Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio” (Rom.8:16). Gesù è anche il nostro aiuto, sostegno, protettore e, come ha promesso, sarà con noi fino alla fine, per cui chi dobbiamo temere? Ricordiamoci solo di camminare nella verità, per rifiutare ogni peccato e per astenersi da ogni apparenza di male, perché chi progredisce nella santità, opera con giustizia, pace e amore, mettendo in pratica la Parola di Dio, poggiando il fondamento della sua fede su Cristo e sulla dottrina dei suoi apostoli.

I figli di Dio hanno conoscenza della Parola e dei suoi principi, allineando il loro comportamento alla verità. Dallo Spirito Santo, tramite la Sacra Scrittura, si riceve intendimento, discernimento e sapienza nell’affrontare e risolvere ogni problema o difficoltà, affinché il nostro comportamento sia gradito al Signore e Salvatore. Gli eletti non mettono mai il loro interesse, il loro successo e perfino la propria vita avanti a tutto, ma, se necessario, la espongono perfino alla morte (Ap.12:11), mai rinnegano la loro fede in Cristo. Per i credenti e fedeli, Dio ha la precedenza totale sopra ogni cosa, ponendolo al primo posto della loro vita, perché ci ha tanto amato, dimostrandolo con il dono del suo Unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui, non perisca, ma abbia vita eterna (Gv.3:15-16) e concludo con un meraviglioso invito dell’apostolo Giovanni: “Ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome” (Gv.20:31).

Il solo e unico nome, che ci dà vita e speranza è GESU’, “…che è al di sopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Fil.2:9-11).

Gesù è il tuo Signore?