Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: -Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio-. Ma egli non le rivolse neppure una parola” (Mt.15:22-28).

Quante volte abbiamo implorato, chiedendo a Dio qualcosa senza ricevere risposta? A me è successo e, a volte, ho rinunciato a chiedere, ma non è così che bisogna fare, perché Dio prova la nostra fede.

Gesù non rispose alla donna Cananea per provare quanta fede avesse. I discepoli, visto che Gesù non le rispondeva, gli chiesero di esaudirla, perché continuava a gridare dietro. Egli dichiarò che era inviato solo per le pecore perdute d’Israele. Ancora con insistenza, la donna supplicò allora l’aiuto del Signore, che le rivolse un’osservazione, in parabola, come era solito fare: “Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini”.

Il pane è la Parola di Dio e i figli sono Israele.

La donna Cananea mostrò tutta la sua fede, aggiungendo: “…ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Con queste parole ella confermò la verità espressa da Gesù, paragonandosi a un cagnolino, che desidera solo le briciole delle grandi cose, che Gesù faceva in Israele. “Allora Gesù le replicò: -Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri-. E da quell’istante sua figlia fu guarita”.

Chiedere quindi nello Spirito, in preghiera e, se Dio non rispondesse all’istante, continuare a credere e chiedere, perseverare ancora, senza mai perdere la fede e la risposta arriverà, come avvenne alla donna Cananea e secondo le promesse divine: “E tutto ciò che chiederete in preghiera, avendo fede, lo otterrete” (Mt.21:22) “E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò” (Gv.14:13,14).

Un’altra parabola Gesù disse a tal proposito, per sottolineare l’importanza di non fermarsi al primo ostacolo. Un uomo, a mezzanotte, bussò alla porta del suo amico, chiedendo tre pani in prestito: “…Perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti” (Lc.11:6-10). L’amico rispose che aveva chiuso la porta e lui, con la sua famiglia, era a letto e non voleva essere disturbato. Per la sua tenacia, motivazione e spinto dal suo bisogno urgente, l’altro non se ne andò, ma continuò a bussare, convinto di ottenere quanto richiesto.

Il Signore conclude con un messaggio di incoraggiamento: allora ” …vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza”.

Gesù con questo vuole affermare, che non bisogna desistere, ma avere fede e continuare a pregare, chiedendo ciò che abbiamo bisogno e certi che Dio ci darà quello che abbiamo desiderato e cercato, come precisato: “Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” (Mt.7:7,8). Non perdere mai la fede, prega che Dio allontani da te ogni dubbio, preoccupazione e scoraggiamento, che il nemico mette per distoglierti dal ricevere. Non cedergli la tua vittoria, ma insisti con fede ferma e umilmente otterrai la risposta, come lo fu per la donna Cananea.

 “Questa è la fiducia che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto” (1Gv.5:14,15).