Egli non è Dio dei morti, ma Dio dei viventi. Voi, dunque, vi sbagliate grandemente” (Mrc.12:27).

Gesù affermò che, anche se i fedeli sono morti fisicamente, la loro anima è vivente in Cristo: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà…” (Gv.11:25).

I morti sono tutti quelli che non hanno ricevuto la Grazia e quindi sono senza lo Spirito Santo, perché chiunque vive senza Dio, il suo spirito è morto, come Gesù lo attestò: “Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti” (Mt.8:22). Tutti gli increduli, che sono quindi nel mondo, vivono nelle tenebre e perciò il loro spirito è morto.

Ecco il motivo perché Gesù dichiarò che Dio è il Dio dei viventi e non dei morti. Come l’Eterno disse a Mosè: “Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio d’Isacco e di Giacobbe. Dio non è il Dio dei morti, ma dei viventi” (Mt.22:32).

Abrahamo, Isacco e Giacobbe erano già morti da molto tempo, quando Gesù dichiarò che essi erano vivi, perché erano nella gloria di Dio e la loro anima era vivente.

Dunque l’Eterno non è il Dio dei peccatori, ma è il Signore di quelli che sono “…morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore” (Rom.6:11).

Si illudono tutti quelli che credono che Dio li accetta e li ama così come sono, continuando a peccare, perché è confermato che: “…Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, egli lo esaudisce” (Gv.9:31).

Gesù venne per redimere tutti quelli che avevano peccato sotto la Legge e per quanti ancora si ravvedranno fino alla fine. Egli stesso affermò: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento” (Mrc.2:17).

I giusti non hanno bisogno di ravvedimento, ma i peccatori. Essi hanno bisogno di pentirsi e di ravvedersi da tutti i loro peccati.

L’apostolo Giacomo invita tutti “Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio!” (Gcm.4:8). Dio chiama a ravvedimento tutti i peccatori, affinché nessuno di loro potrà giustificarsi: -io non lo sapevo-. Gesù affermò che: “Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato” (Gv.15:22).

Ricordate, la Parola di Dio è una spada a doppio taglio e sarà quella che ci condannerà o quella che ci salverà, se solo la mettiamo in pratica (Ebr.4:12).

Dio non è un Dio dei morti, che vivono nel peccato, né nelle tenebre, perché Dio è Luce. Egli ha posto un’inimicizia tra luce e tenebre, tra i seguaci di Cristo e quelli di Satana.

Dio dia discernimento spirituale a tutti quelli che si accostano a Lui.

Cristo non è ministro del peccato: “Or se, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati anche noi peccatori, è forse Cristo ministro del peccato? Così non sia” (Gal.2:17).

Cristo è Capo di una chiesa santa e irreprensibile “…per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile” (Ef.5:279.

Chi ancora segue il mondo peccaminoso, si ravveda e chieda a Dio soccorso per ricevere la forza necessaria per convertirsi da ogni malvagità commessa e allora “…anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo” (1Ptr.2:5).