Il tempio di Dio, costruito dal re Salomone, fu poi distrutto dal re di Babilonia, Nebukadnetsar, che “Incendiò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme e arse tutte le case ragguardevoli. – (Ger.52:13).

Dopo i settanta anni di esilio dei Giudei in Babilonia, il tempio fu ricostruito nuovamente dai Giudei con a capo Zorobabel (Agg.2:13-14). Il tempio che fu eretto dopo la cattività Babilonese è lo stesso dove Gesù entrò e cacciò i venditori e i cambiamonete, dichiarando: “Non è scritto:La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti“? Ma voi ne avete fatto un covo di ladroni” (Mrc.11:17).

E’ lo stesso tempio che i discepoli fecero osservare a Gesù, che affermò: “Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata” (Mt.24:1,2).

La profezia di Gesù si compì nel 70 d.C. quando i romani conquistarono Israele, assediarono e devastarono Gerusalemme, secondo le profezie (Ger.9:16; 13:24): “Di’ alla casa d’Israele: Così parla il Signore, DIO: -Ecco, io profanerò il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi, oggetto di venerazione delle vostre anime; i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati a Gerusalemme cadranno per la spada-” (Ez.24:21), “Io ridurrò il paese in una desolazione, in un deserto; l’orgoglio della sua forza finirà, e i monti d’Israele saranno così desolati, al punto che nessuno vi passerà più” (Ez.33:28).

I romani distrussero il tempio di Dio e un residuo superstite d’Israele fu disperso tra tutte le nazioni, come fu profetizzato da Mosè e da tutti i servi di Dio, i profeti: “E, quanto a voi, io vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò a spada tratta; il vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte” (Lev.26:33; Ez.5:12).

Gli ebrei sono rimasti tra le nazioni, in esilio per 62 settimane, circa 1878 anni, dalla distruzione del tempio fino al 1948, anno di ricostituzione dello Stato dall’ONU, quando dopo lo stermino ebreo per mano di Hitler, Dio ha riportato nuovamente nella terra promessa un solo residuo scampato alla Shoah.

Molti Ebrei vivono ancora tra le nazioni, ma quando inizierà la loro settantesima e ultima settimana, tutti quanti dovranno rientrare nella loro patria, per sempre (Is.66:20).

Nessun altro tempio sarà ricostruito, prima che giunga il nuovo millennio, Dio lo riferisce in modo perfetto e chiaro al profeta Ezechiele. Infatti, dal capitolo 40 al 48, Dio gli rivelò tutte le dimensioni del nuovo tempio e tutta la sua utilità: “Tu, figlio dell’uomo, descrivi questo tempio alla casa d’Israele…” (Ez.43:10).

Come leggiamo, in quel futuro tempio si effettueranno tutti i sacrifici e le offerte, come avvenivano nel vecchio tempio di Salomone e di Zorobabel.

Molti evangelici, che non distinguono quando la Parola di Dio è rivolta agli ebrei oppure ai gentili e confondono perfino i tempi, affermano che, in quel periodo, non ci saranno più sacrifici e offerte e tanto meno il sacerdozio levitico, ma la profezia attesta il contrario, che ci sarà tutto, come lo era nel tempo della Legge. Nel millennio, tutti gli uomini saranno santi, sia Ebrei che Gentili, perché Satana sarà legato e gettato per tutto il millennio nell’abisso, quindi non sedurrà e non tenterà più l’umanità. Ci saranno ancora i peccati, che si commetteranno involontariamente e, per questo motivo, si offriranno sacrifici per i peccati, come durante la Legge di Mosè.

Il tempio di Dio si costruirà in Sion: “Bello si erge, e rallegra tutta la terra, il monte Sion: parte estrema del settentrione, città del gran re” (Sal.48:2). Il monte Sion sarà la dimora di Dio (Sal.74:2; 78:68); “Il SIGNORE è grande in Sion, eccelso sopra tutti i popoli” (Sal.99:2); “Poiché il SIGNORE ha scelto Sion, l’ha desiderata per sua dimora” (Sal.132:13).

Durante il millennio, Dio dimorerà in Sion, quando avrà fatto nuovi cieli e nuova terra, allora Sion sarà il monte alto, su cui si poserà la nuova Gerusalemme con tutti i santi martiri e la sposa di Cristo: “Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio” (Ap.21:2-10).

Il luogo santo, di cui parla Gesù: “Quando dunque vedrete l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!)” (Mt:24:15) sarà il monte Sion, dove l’uomo empio, diretto da Satana, si costruirà una delle sue sedi. Egli: “Pianterà le tende del suo palazzo fra il mare e il bel monte santo: poi giungerà alla fine e nessuno verrà in suo aiuto” (Dan.11:45), “…colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2Tes.2:1-4). Il profeta Daniele descrive tutto quello che l’empio farà, dove il mare indica le nazioni e popoli dei Gentili, quindi l’empio porrà la sua residenza nelle nazioni europee e sul monte Sion, il monte della dimora di Dio.

Se anche tu, come tutti i santi, desideri vivere nella “…città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo” (Ap.21:2), preparati, perché in essa non entrerà alcuno, che pratichi l’ingiustizia, come è scritto: “Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!” (Ap.22:15).

Ricordati che se tu pratichi le false dottrine, non entrerai nel regno di Dio, perciò lascia la menzogna e chiedi a Cristo Gesù direttamente la verità, perché Egli è la via, la verità e la vita eterna.