Ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Fil.2:11). Infatti, la salvezza si ha “…perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Rom.10:9).

Solo quando il nostro spirito (in similitudine, cuore) è ripieno dello Spirito Santo si può attestare, con autorevolezza, che Gesù è il Signore, come indicato: “Ebbene, io vi dichiaro: come nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire -Gesù è anàtema-, così nessuno può dire -Gesù è il Signore- se non sotto l’azione dello Spirito Santo” (1Cor.12:3).

Quando moltissimi credenti, senza lo Spirito, affermano, con leggerezza, che Gesù è il loro Signore e Salvatore, non possono ricevere salvezza, perché non lo conoscono, come precisato: “Non chiunque mi dice: -Signore, Signore!- entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt.7:21).

Non basta quindi dichiarare che Gesù è il mio Signore, per appartenerGli, perché anche i religiosi carnali lo affermano con convinzione, come gli ecclesiastici, ma occorre anche e soprattutto credere che Dio lo ha risuscitato dai morti “…e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati” (At.5:31).

Gesù precisò che nessuno può conoscere Dio, “…se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo” (Mt.11:27), pertanto, tutti quelli che predicano senza l’unzione dello Spirito Santo, attestando che Gesù è il Signore, non riconoscono che lo è alla gloria del Padre. L’apostolo afferma: “Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza” (Rom.10:2), ma lo zelo senza la conoscenza di Dio e di Cristo porta alla morte spirituale (Os.4:6; 6:6).

In molte chiese, definite cristiane, si può leggere sui muri interni, a caratteri grandi, che “Gesù è il Signore”, pur non sapendo chi è veramente Gesù. L’apostolo Paolo attesta che: “Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore” (1Cor.1:9).

Dopo averci chiamati a far parte della comunione del Figlio suo, Gesù, tramite lo Spirito Santo che ha messo in noi (Gal.4:6), “Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13). Per tutti quei credenti fedeli, Dio ha anche preparato un regno, perché divenuti, tramite Cristo, figli di Dio e, se sono figli, sono anche eredi di Dio e coeredi di Cristo (Rom.8:17).

Come Gesù fu fatto da Dio, Principe e Salvatore “…per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati” (At.5:31), così è per noi fedeli, appartenenti ai popoli gentili, venuti dopo Israele, siamo divenuti ambasciatori per Cristo, per portare il messaggio di salvezza, se siamo “…riconciliati con Dio” (2Cor.5:20).

L’apostolo spiega, in analogia, che noi, rami selvatici (pagani), siamo stati innestati nell’ulivo domestico (Israele), perciò Gesù è anche per noi Principe e Salvatore. Bisogna credere quindi che “…per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo” (1Cor.8:6). Noi abbiamo quindi un solo Dio, Creatore nostro e di tutte le cose esistenti nei cieli, sulla terra, nel mare e dentro le viscere della terra. Abbiamo pure un unico Signore, Gesù Cristo, che tramite Lui, noi esistiamo e non solo noi, ma anche tutta la creazione di Dio, perché fatta per Cristo Gesù e la sua discendenza, cioè gli “…eredi secondo la promessa” (Gal.3:29).

Siamo alla fine dei tempi e, come Gesù profetizzò che il tempo è compiuto, occorre ravvedersi e credere al vangelo (Mrc.1:15). Circa duemila anni fa, Dio mandò il suo unigenito Figlio, compiendo il mistero, che fu nascosto in se stesso (Ef.3:9). Infatti, è dichiarato che: “…in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi” (Ebr.1:2). Solo se abbiamo comunione con Gesù, ovvero abbiamo ricevuto lo Spirito di Verità (Gv.15:26), possiamo riconoscere ed affermare, come Giovanni il Battista: “E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio” (Gv.1:34).

Molti sono rimasti purtroppo ciechi, aderendo a dottrine apostate “….affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: –Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signore?” (Gv.12:38).

Non indurire il tuo cuore, anteponendo allo Spirito la tua volontà mentale, ma metti da parte ogni pensiero carnale e affidati solo a Cristo Gesù, che è l’intera verità; allora riceverai rivelazione, come tutti i figli di Dio, perché hanno “…la mente di Cristo” (1Cor.2:16).

Ricordati che in nessun altro troverai salvezza, se non in Cristo Gesù, il Signore (Lc.2:11).