Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito” (Rom.8.5).

Satana conosce bene il nostro essere, le nostre debolezze, i nostri sentimenti e piaceri dal nostro comportamento e, per questo, presenta la tentazione in modo persuasivo e convincente, suscitando opportunamente i nostri desideri che influenzano i nostri pensieri e decisioni, mostrandola sotto forma di bene e utilità. Se avessimo qualche riflessione coscienziosa, ci suggerirebbe che, in effetti, le nostre azioni inique sono considerate come normali, comuni e non sono poi così proibite, giustificando che Dio perdona tutto, perché è misericordioso e non imputa la colpa al nostro peccato.

In questo modo il controllo totale della nostra personalità è delegato a soddisfare ai desideri del nostro corpo, perché la  nostra volontà risulta influenzata dai pensieri rivolti a suscitare sensazioni piacevoli. Di conseguenza il nostro spirito diviene succube e, soffocato della sua funzione, diviene morto e distaccato dallo Spirito Santo.

Quando noi diamo ascolto ai desideri della carne  (il corpo), la nostra mente, condizionata da precedenti esperienze, acconsente e così l’anima prevale sullo spirito. In questo modo l’uomo, anche se vive, è morto spiritualmente, perché il suo interesse è rivolto esclusivamente a soddisfare la carnalità.

La conversione di chi accetta di conoscere gli insegnamenti divini e seguire Gesù Cristo, si realizza quando il messaggio di salvezza della Parola di Dio, raggiunge la nostra coscienza, portandoci a riconoscerci peccatori e di aver bisogno del perdono del Salvatore, ossia a ravvederci dal nostro vano modo di vivere. Dall’ udire la Parola di Dio e, attraverso l’opera dello Spirito Santo, proviene la fede (Rom.10:17), diventando credenti.

Gesù afferma: “io sono il buon pastore e conosco le mie pecore… e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce” (Gv.10:14,4). La Parola arriva alla persona, che provoca uno stimolo alla ricerca della verità e col desiderio della conoscenza di Dio, porta l’uomo ad avvicinarsi al suo Creatore e a sperimentare le sue benedizioni. Egli è così toccato nello spirito, avvertendo qualcosa di forte, la chiamata.

Ascoltando la voce di Dio, lo Spirito la applica al credente e lo convince di peccato (Gv.16:8), così si umilierà davanti a Dio, confessando la sua iniquità e ricevendo il perdono, continuerà il suo cammino di purificazione verso la santità, sotto la guida e con la mente controllata dallo Spirito Santo, che è vita e pace, (Rom.8.6) aumenterà la conoscenza della verità e, di conseguenza, il timore dovuto a Dio.

Il corpo controllato da una mente sana con santi principi, diviene un uomo spirituale, nel senso che il suo unico proposito della vita sarà quello di servire Dio, ossia mettendo in pratica i suoi comandamenti e gli insegnamenti del suo Salvatore e Signore Gesù Cristo, che ha accettato di seguire e di vivere continuamente, ascoltando la voce del suo buon Pastore e Maestro, in vista della salvezza.

Chi vive invece nel peccato, è schiavo di esso (Gv.8:34) e vive solo per la carne, perché non riesce a capire la realtà spirituale, dato che il suo spirito è morto. Per questo subisce le conseguenze del peccato, perché il corpo e la mente sono contaminati.

L’uomo non vive pienamente e non sarà mai soddisfatto di quello che fa, né sarà sereno, perché sempre rincorrerà la felicità, senza mai raggiungerla, ricercandola ripetutamente con le sue forze, perché una parte del suo essere è morta. Questa condizione viene avvertita dall’individuo come un vuoto interiore, che cercherà sempre di colmare, senza riuscirci mai, perché ci riprova continuamente e molte volte porta alla delusione, frustrazione e può sfociare nella depressione, o in casi gravi nel suicidio per mancanza di valori e interessi, trovando falso supporto attraverso la droga, alcool e sesso.

Fino a quando non si cerca il benessere dell’anima, attraverso il dominio dello spirito, sottomettendo la carne e le sue funzionalità, per avere comunione con lo Spirito di Dio, che è vita e verità, si rimarrà carnali e ogni sua realizzazione produrrà solo benessere temporaneo ed una volta esaurito, senza che lo spirito sia appagato, si ritorna al punto di prima, più scontenti e senza aver guadagnato alcuna cosa, ma solo accumulato ricordi e fatica.

Che senso ha di impegnarsi con tutte le forze per uno scopo e poi constatare di aver perso solo tempo e risorse. Il saggio Salomone ha scritto che tutto è vanità (Eccl.1:3; 12:8) e quello che si fa sotto il sole è frutto di ogni affanno carnale. La carne desidera ricchezze, divertimento e vizi di ogni genere, ma il credente, che vive nello Spirito, dirige la sua vita in tutto ciò che è la volontà di Dio, trovando pace, che il mondo non ha (Gv.14:27).

Inoltre a “che giova infatti all’uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l‘uomo in cambio della anima sua? (Mt.16:26).

Se viviamo per la carne, noi morremo, ma se mediante lo spirito facciamo morire le opere della carne, noi vivremo” (Rom.8:13).

L’uomo senza Dio non può avere pace e, di conseguenza, non ha vita, offerta per mezzo del sacrificio di Gesù (1Gv.1.2). Satana ha sedotto l’uomo e, con bugie, si è sostituito a Dio, portando l’attenzione dell’uomo su di sé con false dottrine, rivestendo gli abiti di angelo di luce:” E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui fine sarà secondo le loro opere” (2Cor.11.14,15). Il suo obiettivo è di allontanare l’uomo dal conoscere la verità e quello di separare sempre di più l’uomo dall’ amare, adorare e lodare Dio.

Dio ha dato all’uomo oltre al corpo e l’anima anche uno spirito ed è quello che reclama la comunione con il suo Creatore.

Satana, il serpente antico ha escogitato una trappola per sovvenire alla necessità dell’essere umano, semplicemente sostituendosi a Dio, quindi ha indotto l’uomo, con inganno e astuzia a farsi adorare, attraverso la venerazione di idoli, immagini e sculture.  Tutte le preghiere e suppliche rivolte agli idoli, vengono indirizzate a Satana, inventore di ogni specie di bugie, “Che dico dunque? Che l’idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa? Anzi dico che le cose che i gentili, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate comunione con i demoni” (1Cor.10:19,20). Ogni bugia, infatti, procede da Satana, padre della menzogna (Gv.8:44), convincendo che tali pratiche comuni, abominevoli a Dio, come le intercessioni ai santi, giungano a Dio, perché gli esseri umani mettono la loro fede non nel Creatore, ma nelle creature, divenendo idolatri.

Tutti gli uomini, che non desiderano conoscere l’unica verità, continuano ad essere ingannati da queste false tradizioni, perciò vengono deviati dalla giusta via che porta al cielo. Il nemico, Satana, con tutto il suo esercito seduce gli umani, percorrendo la terra avanti e indietro (Gb.1.7), per vedere chi può ingannare.

Gesù ha vinto il diavolo (Col.2:15), dando la possibilità a molti che hanno creduto, credono e crederanno in Lui, di avere vittoria nel Suo nome (Gesù), annullando ogni potere del male.

Gli adoratori di Satana sono coloro che appartengono a lui, essendo stati sedotti, perché essi si sono rifiutati di accettare la salvezza, per cui non sono scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo (Ap.20.15). Satana ha i suoi ministri (2Cor.11:13-15), coloro che divulgano false dottrine.

L’uomo carnale è soggiogato dalla mondanità, vive nel peccato, anche se professa di riconoscere il Cristo, ma è come Nadab e Abiu, figli del sacerdote Aaronne, che gli offrirono del fuoco estraneo, (ciò che Dio non ha comandato), pagando con la loro vita tale profanazione.

Il credente carnale non si rende conto del suo stato, perché convinto di operare rettamente e si illude di camminare nelle vie di Dio, procedendo invece secondo i desideri del suo cuore. E’ lo Spirito che vivifica, perché la carne non giova a nulla e conduce alla morte (Gv.6:63).

Quanti cercano con desiderio di evadere dalla normalità, dalle preoccupazioni, dai problemi quotidiani e altri affermano come farebbero senza momenti di divertimento, di gioco, passatempi e distrazioni varie. Occorre rinunciare a tutto ciò che non edifica, non necessario alla nostra vita, non utile al nostro spirito, come l’apostolo Paolo afferma: “Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è vantaggiosa; ogni cosa mi è lecita, ma non mi lascerò dominare da cosa alcuna” (1Cor.6:12). Ogni cosa mi è lecita nella carne, ma non è vantaggiosa per il nostro spirito e per questo non dobbiamo lasciarci dominare da ciò che è lecito.

Il divertimento e ogni altra forma di passatempo, in generale, sembra che sia come un’esigenza fisiologica, irrinunciabile, perché la carne desidera le cose di questo mondo, mentre il nostro spirito anela le cose che appartengono a Dio. Avviene quindi un continuo conflitto (Rom.7:23) in coloro che vogliono vivere da cristiani, come stranieri in questa terra, perché sono attratti dalle cose del mondo a motivo della carne, ma sono rifiutate, perché i figli di Dio fanno morire le opere della carne (Gal.5:19) per vivere secondo lo Spirito.

Gesù è vita, chi non ha Gesù, non ha la vita (1Gv.5:12).

Satana è il seduttore, che convince l’uomo che tutto è possibile, provare forti sensazioni carnali e perciò  lo spinge ad affrontare tutto oltre il limite normale, facendogli credere e sentire di essere superiore, invincibile, ma nascondendogli di essere stato preso dal peccato. Moltissimi sono pervertiti, come indicato: “… or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio…” (2Tmt.3:1-4), presto non ci sarà più nessuno che cerchi Dio (Rom.3:!1), a quel punto Dio chiuderà il tempo della grazia e aprirà quello della sua indignazione, dell’ira  e del giudizio, a cui tutti dovranno rendere conto delle loro opere.

Uomini e donne sono soggiogati da ogni mondanità, posseduti da spiriti satanici, perché il principe di questo mondo, che è Satana, con i suoi angeli demoniaci gestiscono il divertimento, le ricchezze, il benessere tecnologico, la fama, il potere come trappole mortali a cui molti si sono dedicati e sono perciò caduti. Questi spiriti malvagi non possono godere, né amministrare direttamente queste possibilità, se non attraverso la possessione di un corpo umano.

Una volta preso il controllo della mente dell’uomo e del suo corpo, con esso si muovono e, avendo a disposizione delle cose del mondo, agiscono, compiendo il loro desiderio di rubare, distruggere, uccidere (Gv.10:10) e ogni forma di male, senza limiti.

Satana è uno spirito molto intelligente, astuto e con una sapienza corrotta (Ez.28:3,5), egli è il capo, in ordine gerarchico, degli angeli caduti, è spirito quindi non ha anima, né corpo. Egli ama essere adorato e perciò si è formato un impero, mettendo su un trono un uomo (Apoc.2:13), dandogli ricchezze immense (Ap.17).

Oggi Satana, insieme al suo esercito di angeli diabolici, sono accaniti più che mai a fare del male, perché sanno che rimane poco tempo a loro disposizione, prima della loro fine, che sta per giungere.

Satana, con la sua potenza, riesce a sottomettere la volontà umana, ma solo di quelli che vivono carnalmente e che non sono scritti nel libro della vita, perché hanno sottomesso il loro spirito alla carne. Sappiamo che tutti i regni del mondo e la loro gloria, Dio li ha dati nelle mani del principe di questo mondo (Mt.4.9); egli è il padre della menzogna e omicida fin dal principio (Gv.8.44). Lui usa la mente umana per i suoi fini pervertiti.

Per questo, facciamo attenzione ad essere sempre vigili con la nostra mente, sottoponendola allo spirito, che a sua volta è gestito dallo Spirito Santo. Se lasciassimo invece che la nostra mente venga dominata dal corpo, allora oltre alla nostra volontà umana viziata, si assocerebbe il controllo satanico, che ci induce al peccato, seducendo i nostri pensieri. Infatti, tutte le discipline orientali, dove insegnano la ginnastica mentale o la meditazione trascendentale, come lo yoga, training autogeno, ecc., lasciando la mente libera ad immaginazioni utopistiche o alla ricerca di un livello alto di astrazione dalla realtà o di un contatto con una entità superiore, determina abbandono e offre campo libero per Satana, dove può spaziare come desidera nella mente umana, perché non è più controllata dall’individuo.

Per l’uomo carnale è molto difficile capire come sottoporsi allo Spirito di Dio, perché abituato a usare il corpo e indirizzare la mente per soddisfarlo. Ad esempio, la mente elabora ciò che vede con gli occhi, mentre le facoltà intellettive di chi è spirituale sono regolate dallo Spirito Santo, perciò non occorre vedere niente con gli occhi carnali, ma agire per fede, perché “il giusto vivrà per fede” (Rom.1:17; Gal.3:11).

Passare da un’abitudine materiale a uno stato spirituale rimane difficile, perciò, a volte, anche se l’uomo ha accettato Cristo nella propria vita, non opera secondo lo Spirito, perché continua ad agire in esso la carnalità, convincendosi di essere spirituale. Questo mezzo è usato da Satana per confondere il cristiano e fargli credere che sta adorando Dio, di compiere la sua volontà e ciò che sente è da parte dello Spirito Santo, mentre sta facendo quello che il nemico gli suggerisce.

Noi tutti sappiamo che il diavolo si veste come angelo di luce (2Cor.11:14); egli crede e conosce perfettamente Dio e la sua Parola (Mt.4:6) e perciò manipola le Sacre Scritture a suo piacimento per i suoi scopi (Gv.8.44) di ingannare i credenti instabili nella conoscenza della verità e deboli nella fede.

Gesù afferma che il diavolo è il padre della bugia, perciò per lui è semplice procedere contro il cristiano, convincendolo che sta facendo bene, che è inutile cambiare, per influenza nel credente di uno spirito di orgoglio, facendogli sentire soddisfazione e assicurandolo, imitando la presenza di Dio.

Le persone, che s’illudano di essere dei buoni cristiani, usando la parte carnale per stimolare la mente, li invitiamo a guardarsi dentro per un esame di coscienza e, siamo sicuri che, se lo facessero, riscontrerebbero il vuoto dentro di loro, perché lo spirito rimane inerte, sterile e improduttivo, dato che non può prendere niente dalla carne.

Per attingere esclusivamente dallo Spirito Santo, dobbiamo annullare noi stessi. L’apostolo Paolo scrive al riguardo: ”Se Cristo è in voi, certo il corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustizia” (Rom.8:10).

Far morire il nostro corpo e tutto quello che appartiene al mondo, come per Paolo: “…il  mondo è crocifisso a me e io al mondo” (Gal.6:14) e “”Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze… ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. Infatti il peccato non avrà più potere su di voi…” (Rom.6:11-14), ma “abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio” (Col.3:2) e fatevi un tesoro nel cielo, come Gesù afferma: ”fatevi tesori nei cieli, dove né tignola né ruggine non consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano” (Mt.6.20). Perciò il nostro sguardo deve essere sempre rivolto alle cose, che non si vedono, celesti, eterne (2Cor.4:18), che ci aspettano nel futuro e non a quelle che abbiamo qui sulla terra, al presente, perché esse sono passeggere e tutto sarà distrutto.

Noi non siamo del mondo e per questo non siamo accettati, come Gesù conferma: ”… io vi ho scelto dal mondo perciò il mondo vi odia”  (Gv.15.19).

Gesù ci ha scelto: ”Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” (Gv.15.16), perciò cambia il tuo modo di pensare (Rom.12:2; Fil.4:8), così sarà trasformato anche il tuo modo di essere e di vivere e, invece di assecondare le sensazioni provenienti dall’esterno e dal corpo con pensieri e decisioni materiali, dirotta la tua attenzione, mente e desideri su ciò che indica e suggerisce il tuo spirito, che prenderà forza in Dio, facendoti crescere e maturare spiritualmente, perché “Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio” (Rom.8:14), perché: ”non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come progenie” (Rom.9.8).

Come figli di Dio, apparteniamo a Gesù, che ci ha comprati a caro prezzo, del suo sangue versato sulla croce, in remissione dei nostri peccati. Allora perché non indirizziamo la nostra mente a Cristo Gesù, facendoci guidare da Lui, che ci ha amato e ci amerà per l’eternità, ricordandoci sempre che, se non aprissimo il nostro cuore, Egli non potrebbe entrare. Gesù entra solo per la porta e non per altri luoghi (Gv.10:1,2), perché la porta è il nostro spirito e, se lo lasciassimo entrare egli entrerebbe e cenerebbe con noi, come confermato: ”Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Ap.3:20).

Cenare è riunirsi come fa una famiglia, dopo una giornata di lavoro, nell’ora del pasto serale, così Gesù vuole guidare, sostenere e confortare il credente per superare gli ultimi anni prima che porterà con sé tutti quelli che lo hanno accettato, allora le tenebre spirituali copriranno il mondo che sarà dato nelle mani di Satana.

Apriamo la porta del nostro cuore (spirito) a Cristo avendo comunione uno con l’altro, condividiamo le esperienze reciproche per essere in un medesimo Spirito e riceveremo amore e sostegno fiducioso fino alla fine. In questo modo, non sarà difficile per i credenti vivere spiritualmente, mettendo in primo luogo il benessere del nostro spirito e, di conseguenza, disciplinare la nostra mente a interpretare le indicazioni provenienti dallo Spirito. Se così facessimo ne gioverebbe sicuramente anche il nostro corpo, qui sulla terra e la nostra anima per tutta l’eternità.

Guardiamoci intorno e vedremo che il mondo è in un affannoso e frettoloso arrivismo, tutti lottano per vivere e avere il meglio, ma a che prezzo e quante volte rimangano delusi? Dio non ci delude mai, perché Egli è fedele e inoltre ci ha promesso la vita eterna; Gesù ci lasciò questo messaggio: ”Nella casa di mio Padre ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Gv.14.2,3).

Vi pare poco conto quello di stare con Gesù nella sua gloria per l’eternità?

Per essere partecipe di questa meravigliosa offerta, bisogna procedere sempre secondo le sue regole di vita e, con umiltà, abbassare se stesso, riconoscendo che Egli è il tuo Signore su ogni cosa, affidandogli completamente la tua vita, mettendo lo spirito al di sopra della parte materiale.

Ricordati che “l’umiltà precede la gloria e prima della rovina il cuore dell’uomo s’innalza” (Prv.18:12).

Un valido esempio è mostrato dal profeta Daniele, che si umiliò davanti a Dio, pregando e digiunando e, non curante della morte, perché sicuro della sua innocenza, fu gettato nella fossa dei leoni, ma Dio lo liberò e lo fece prosperare durante il regno di Dario e di Ciro il Persiano (Dan.6.28). Ancora si umiliò davanti a Dio, intercedendo per il peccato del suo popolo e per questi atteggiamenti fu chiamato dall’angelo Gabriele: “Grandemente amato” (Dan.9.23).

Se volessimo anche noi essere definiti così, dovremmo umiliarci proprio come fece Daniele e allora vedremmo agire in noi lo Spirito di Dio, con tutta la sua potenza. L’apostolo Paolo scrive in: ”Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi” (2Cor.4.7).

Altro requisito di umiltà è lasciare che Dio operi con potenza attraverso e in noi. Questo sarà reso possibile, solo se ci spogliassimo della nostra carnalità, allora Dio toccherebbe il nostro spirito addormentato, se noi ci umiliassimo davanti alla sua presenza, chiedendo con fede.

Lasciati andare nelle sue braccia Paterne ed egli ti guiderà con il suo Spirito, ti sentirai e sarai una nuova creatura, accorgendoti che prima di allora tu non vivevi, perché il tuo spirito era soffocato, spento, senza vita, ma la nuova vita, che è Gesù, entrerà in te e tu vivrai appieno oggi e per l’eternità.

Dio soffiò nelle narici del primo uomo Adamo, perché divenisse un’anima vivente, donò così lo spirito all’uomo, affinché potesse comunicare con lui.

Riflettiamo: “tu nascondi la tua faccia, ed essi sono smarriti; tu ritiri il loro spirito, ed essi muoiono ritornando nella loro polvere. Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati…” (Slm.104:29,30) e “Lo spirito dell’uomo è la lampada dell’Eterno, che scruta tutti i più reconditi recessi del cuore” (Prv.20:27), “L’orgoglio dell’uomo lo porta in basso, ma chi è umile di spirito otterrà gloria” (Prv.29:23).

Non lasciare che il nemico ti rubi la possibilità che hai acquisito, attraverso il  sangue di Gesù Cristo, di avere nuovamente comunione con Dio, come lo era con Adamo, prima del peccato di disubbidienza.

Ricordati che devi rendere conto a Dio di tutto ciò che ti ha dato, perché niente è tuo, come dichiarato “Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed è chiaro che neppure possiamo portarne via nulla” (1Tmt.6:7). E’ lo spirito che oggi ti permette di aver comunione con Dio e se lo lasci agire, conserverà pura la tua anima, per il giorno del ritorno di Gesù, quando raccoglierà i suoi eletti, per far parte anche tu di quell’esercito, chiamato Sposa, che vivrà con Gesù per sempre nelle sue dimore.

L’anima di chi invece non ha voluto arrendersi a Cristo Gesù, andrà nell’inferno, dove ci sarà il pianto e lo stridor di denti (Mt.13:50) e poi si presenterà, risuscitando dopo il glorioso millennio, davanti al trono di Dio per essere giudicata dalle cose scritte nei libri, secondo le proprie opere. (Ap.20.12).

Le cose meravigliose che Gesù ha preparato per coloro che lo accettano con tutto il cuore, mettendolo al primo posto nella propria vita, e che vinceranno come Gesù ha vinto, si metteranno a sedere sul suo trono, come Egli si è messo a sedere sul trono di Suo Padre, (Ap.3.21).

Ti invito perciò a prendere in seria considerazione quanto Gesù ha promesso, perché Egli è fedele e le manterrà. Egli è la verità assoluta, di cui puoi fidarti ciecamente, quindi accostati al suo Santo trono, uscendo dal mondo e rifiutando le cose che ti offre. Il corpo reclama i suoi benefici, come divertirsi, avere ricchezze, saziarsi di cibi squisiti, praticare immoralità sessuali, ma Gesù invece ti offre integrità e incorruttibilità del tuo corpo, la pace della tua anima e la santità del tuo spirito, che solo in Lui puoi avere se lo accetti, credi e lo segui, come Lui ha sempre fatto la volontà di Dio. “Affinché i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti nell’amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d’intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Gesù, (Col.2.2).

Tutte le promesse sono per noi solo se crediamo e viviamo nello Spirito e non nella carne. Chi vuole essere figlio di Dio, deve vivere spiritualmente, per fede, se vuole ereditare la vita eterna e le grandi promesse.

Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto, tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato” (Slm.51.17). Ricordiamoci che ”Il frutto dell’umiltà e del timore del Signore è ricchezza, gloria e vita” (Prv.22:4).

Per arrivare ad avere una piena comunione con Dio, dobbiamo avere uno spirito ben saldo, permettendo che sia lo Spirito a guidare e controllare pienamente la nostra vita, perché: ”…le sue compassioni non sono esaurite. Si rinnovano ogni mattina; grande è la sua fedeltà” (Lam.3.22,23).

Alcuni punti di riflessione.

Rispondi a queste domande, per conoscerti meglio:

Il tuo essere vive interamente per Cristo?

Quanto hai rinunciato a te stesso?

Attingi dallo Spirito, quando sei nel bisogno?

Il tuo spirito è soddisfatto al termine di ogni preghiera?

Quando chiedi a Dio, ricevi?

Il tuo pensiero è rivolto a Dio giorno e notte?

Hai messo Dio al primo posto in tutto ciò che fai?

Se chiedesse adesso la tua vita, come martire di Cristo, sei disposto a cederla?