In tutta la Scrittura non troviamo che Dio ci chiama e ci ama come siamo, ma all’uomo fa comodo pensare che sia così, senza tener conto di ciò che è scritto: “Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro. Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti” (Is.5:20,21).

Tutti noi credenti siamo stati chiamati al ravvedimento e non a continuare ad essere come siamo o quello che eravamo:” …perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce” (Ef.5:8).

Gesù non dice, io vi amo così come siete ma: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv.14:21) e “Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento” (Mt.3:8) e ancora: “Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento” (Lc.5:32). Sminuiamo forse che: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo” (Mrc.1:15).

Nessun peccato sarà cancellato senza ravvedimento: “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati” (At.3:19).

Se Dio ci amasse così come siamo, senza alcun ravvedimento, allora per quale motivo Gesù diede la sua vita in sacrificio? Che bisogno abbiamo se noi non dobbiamo cambiare, ma occorre ravvederci, convertirci e nascere di nuovo per ricevere la Grazia e non peccare più per essere salvati. Non è scritto: “Il SIGNORE protegge tutti quelli che l’amano, ma distruggerà tutti gli empi” (Sal.145:20) e ancora: “Io amo quelli che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano” (Prv.8:17).

La Scrittura ripete di continuo a tutti di ravvedersi, me compreso, per consacrarsi, procedendo nel cammino di santità, assomigliando sempre di più al nostro Maestro e Signore Gesù. Inoltre invita tutti quelli che affermano dottrine diverse, non provenienti da Dio, di convertirsi e di fare opere degne del ravvedimento, come staccarsi da tutte le mondanità, dai piaceri e desideri che tanto attirano, soddisfano, ma che conquistano, controllano la mente e seducono la carne a commettere azioni contrarie alla santità, perché “la mente controllata dalla carne è morte… inimicizia contro Dio Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio” (Rom.8:6-8).

Mai dare occasione al diavolo di tentarci, perché da soli non possiamo farcela, ma “…dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici” (v.22) e “non fate posto al diavolo” (Ef.4:27).

Oggi siamo sempre in tempo per ravvederci e non facciamo come Esaù che profanò la sua primogenitura: “Infatti sapete che anche più tardi, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con lacrime, perché non ci fu ravvedimento” (Ebr.12:17). Occorre quindi conoscere bene la Parola di Dio altrimenti non ci accorgeremo delle falsità, accettandole come giuste e non potremmo contrastare quelli che distorcono, aggiungendo o togliendo parole dalla Sacra Scrittura, per propri fini. Sappiamo come Satana tentò persino Gesù, usando la Scrittura, per cui se noi non usassimo correttamente la Parola, secondo lo Spirito di verità, non potremmo rispondere adeguatamente e  cadremmo di certo nelle mani del nemico.

Gesù rispose al diavolo, che lo tentò sfruttando la sua fame, dopo 40 giorni di digiuno e la sua autorità, suggerendogli di trasformare le pietre in pane: “Sta scritto:Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio-” (Mt.4:4). Noi possiamo fare altrettanto, quando siamo tentati dal diavolo, che approfitta delle nostre debolezze e la Scrittura per i suoi scopi.  Quanti falsificano la Parola di Dio, aggiungendo le loro idee su Dio, proprio perché non lo conoscono.

I fedeli e i santi invece conoscono Dio e nulla li può far cadere nella menzogna: “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge e non c’è nulla che possa farli cadere” (Sal.119:165).

Chi afferma che Dio ti ama così come sei, non rispetta e non osserva la sua Parola e, per questo, ne subirà le conseguenze, come anche chi insegna eresie, mentre saranno “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” (Lc.11:28). Inoltre nessuno vedrà il Signore senza santificazione, ovvero percorrere un cammino di purificazione, seguendo gli insegnamenti di Gesù, cercando di assomigliargli (Rom.8:29; 2Cor.3:18) e allontanandosi sempre di più da ogni male e da qualsiasi forma di peccato.

come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: -Siate santi, perché io sono santo-” (1Ptr.1:15,16).

Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore” (Ebr.12:14).