Di tutte le cose utili, che cerchiamo in questo mondo, teniamo presente che, anche se le avessimo tutte, non otterremo alcun vantaggio morale, anzi ci sentiremo insoddisfatti, perché insaziabili, ma soprattutto perché non abbiamo Cristo Gesù in noi. Quando invece rinunciamo a tutti i desideri carnali, per raggiungere quelli spirituali, abbiamo ottenuto tutte le ricchezze future. Quando vivremo nello Spirito, solo allora noteremo che tutti i desideri della nostra carne erano nient’altro che spazzatura.

L’apostolo Paolo lo conferma: “Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l’ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo” (Fil.3:7,8). Conoscere Cristo Gesù supera immensamente tutte le ricchezze del mondo. Chi vive nella fedeltà e nella giustizia di Dio, ama i suoi “…comandamenti più dell’oro, più dell’oro finissimo” (Sal.119:127).

Nessuna giustizia proviene dall’uomo, neppure dalla legge di Mosè, ma la giustizia viene dalla fede, che poniamo in Cristo Gesù.  Infatti è scritto “…di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede. E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti” (Fil.3:9-11).

Molti credono che non vi sia alcun giusto, perché l’apostolo scrive che: “Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato, come sta scritto: Non c’è nessun giusto, nemmeno uno, non c’è sapiente, non c’è chi cerchi Dio! Tutti hanno traviato e si son pervertiti; non c’è chi compia il bene, non ce n’è neppure uno…” (Rom.3:9-11).

Credete forse che Gesù sia venuto per i giusti? Gesù affermò, “…poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori” (Mt.9:13).

Tutti eravamo custoditi sotto la legge, sia gentili (Greci) che Giudei (Gal.3:27), così tutti eravamo “…sottoposti al peccato” (Rom.3:9). Così “…mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rom.5:8), perché come Gesù disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori” (Mtc.2:17).

Prima peccatori “E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio” (1Cor.6:11). Resi poi liberi da ogni peccato commesso, tramite il battesimo nel nome di Gesù (At.8:16; 10:48), siamo stati anche “…suggellati per il giorno della redenzione” (Ef.4:30; Col.2:12; 1Cor.12:13).

Non continuiamo ancora ad essere schiavi del peccato, perché: “Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù” (Gal.5:1). Riconoscendo che tutti eravamo sotto il peccato, camminando secondo il nostro pensiero, eravamo traviati e pervertiti, ma “In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo” (1Gv.4:9).

Qui, sulla terra è una lotta continua contro tutti i desideri della carne, perciò ricordiamoci che: “…dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza. Anche voi per questa stessa ragione, usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l’auto-controllo, all’auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà, alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. Perché, se queste cose si trovano in voi abbondantemente, non vi renderanno pigri né sterili nella conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati” (2Ptr.1:4-9).

Abbiamo quindi fede, costanza, autocontrollo, perseveranza ed amore fraterno, per non divenire ciechi, oziosi e pigri, senza Dio. Solo con Dio, noi faremo prodigi  (Sal.60:12).

L’apostolo avverte che, per conquistare il premio, dobbiamo correre fino alla fine, dimenticandoci del nostro passato peccaminoso, spostando il nostro sguardo verso la straordinaria meta, affinché riceviamo di sicuro il premio, che Dio ci chiama a ricevere in quel glorioso giorno: “Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch’io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Fil.3:12-14).

Se anche tu sei stato conquistato da Gesù ”Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, ti sarà resa la prosperità” (Giob.22:21).