Ricordati dunque come hai ricevuto e ascoltato la parola, continua a serbarla e ravvediti. Perché, se non sarai vigilante, io verrò come un ladro, e tu non saprai a che ora verrò a sorprenderti” (Ap.3:3).

Il mondo è pieno di peccato e prosegue verso la sua totale distruzione, nonostante gli sforzi dei potenti e politici nel risolvere ogni situazione difficile. La vita e la morte sono in potere di Dio, ma nessuno ci fa caso, come neppure riconoscono che non possono scampare dall’ira di Dio a causa del peccato, se non si ravvedono, perché “L’ha decretato il SIGNORE degli eserciti, per offuscare l’orgoglio di ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra” (Is.23:9).

I grandi della terra hanno cambiato le leggi di Dio, approvando diritti, abominevoli a Dio, a beneficio del progresso civile: per omosessuali, unendoli in matrimonio; per drogati, concedendo l’uso privato di droghe leggere; per aborti, legalizzando omicidi di innocenti; per malati di fine vita con l’eutanasia o con trapianto di organi per allungare la vita.

L’uomo sta per prendere il posto di Dio, rinnegando la sua Onnipotenza, perché sempre di più crede nella scienza umana, che non può salvare.

Israele fece la stessa cosa e conosciamo la sua punizione, perché fu abbandonato da Dio: “Voi mi oltraggiate in mezzo al mio popolo per delle manciate d’orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire coloro che non devono morire e facendo vivere coloro che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne” (Ez.13:19).

I grandi della terra si sono corrotti, sono divenuti tutti idolatri, hanno creduto alla creatura ed hanno rigettato il Creatore, perciò nessuno invocherà il soccorso di Dio, quando saranno impotenti, davanti ad eventi catastrofici, disastri, pestilenze ed altro.

E’ stato profetizzato quello che avverrà, che nonostante le terribili sciagure provocate dalle tre piaghe (fuoco, fumo e zolfo), dove la terza parte degli uomini, morirà, i superstiti: “Non si ravvidero neppure dai loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti” (Ap.9:21).

L’uomo vive nel suo orgoglio, come se fosse lui a gestire e a dominare la causa di ogni evento, mentre non fa caso all’ira di Dio che, a causa dell’iniquità umana, adesso cominciamo a notare i segni anticipatori, ma che presto si riverserà copiosa con tremendi disastri sul mondo intero.

Tutti i disubbidienti, increduli e malvagi saranno allora dati nelle mani di Satana, che li sedurrà, come indicato: “Per la sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, si insuperbirà in cuor suo e con inganno farà perire molti: insorgerà contro il principe dei prìncipi (Gesù), ma verrà spezzato senza intervento di mano d’uomo” (Dan.8:25). A tal proposito Dio rivela “ …io pure ho creato il devastatore per distruggere” (Is.54:16; Dan.8:11,12; 9:27).

Come è scritto: “…tutto il mondo giace sotto il potere del maligno” (1Gv.5:19) e, in maniera evidente, negli ultimi tre anni e mezzo.

Dio concederà a Satana di devastare il mondo, attraverso la possibilità di guidare due uomini: uno dirigerà la politica e l’altro l’aspetto spirituale, perché affermerà di essere il Cristo, farà miracoli e prodigi bugiardi per sedurre il mondo. Tutti adoreranno così  l’uomo politico, la prima bestia che verrà dal mare, cioè dai popoli e nazioni (Ap.17:15), perché riceverà da Satana il regno, potenza e autorità (Ap.13:2), tanto da sostituirsi a Dio, ma parlerà diretto da Satana (il dragone). Egli sarà adorato da tutto il mondo, eccetto gli israeliti, che sono scritti nel libro, perché solo per loro ci sarà salvezza (Dan.12:1; Is.4:3).

Le tenebre accecano e nell’oscurità non si riconosce la via, che si sta percorrendo. Gli stolti e gli increduli seguono tutti gli altri, che si sono incamminati nella via facile e molto spaziosa, ma che porta direttamente alla morte e “…al giudizio della geenna” (Mt.23:33).

Pochi giorni fa, un sacerdote cattolico pregava davanti alla statuetta d’oro della madonna, posta in cima al pinnacolo del duomo di Milano e, da allora, altri prelati lo hanno imitato, per intercedere ognuno il suo santo e la sua madonna, perché, a quanto pare, ne esistano tanti e specializzati (Madonna di Fatima, di Lourdes, di Loreto, di Medjugorje, dell’acqua, nera, ecc.) affinché intervenisse, guarisse i malati ed eliminasse il contagio da virus, ma non ricevettero alcuna risposta e né alcun segno, anzi l’infezione e i casi mortali sono aumentati. Come mai? Perché gli idoli sono muti, sordi, ciechi e immobili, anche se hanno mani e piedi (Sal.115:4-8).

Dio invece ha il controllo di ogni situazione e solo a Lui spetta la decisione di operare secondo la sua volontà e invita gli idolatri, tramite il profeta: “Quando tu griderai, venga a salvarti la folla dei tuoi idoli! Il vento li porterà via tutti, un soffio li porterà via; ma chi si rifugia in me possederà il paese ed erediterà il mio monte santo” (Is.57:13).

Allo stesso modo, il profeta Elia sfidò e invitò 450 profeti sul monte Carmel, in presenza del popolo, a presentare sacrifici sull’altare a Baal e ad aspettare un suo segno, per stabilire chi fosse il vero Dio per adorarlo. La loro attesa e il loro impegno fu vano, nonostante le ripetute e insistenti implorazioni e suppliche, accompagnate da grida e incisioni sulla pelle, incoraggiate dal profeta: “A mezzogiorno  Elia incominciò a beffarsi di loro e a dire: -Gridate più forte perché egli è dio; forse sta meditando o è indaffarato o è in viaggio, o magari si è addormentato e dev’essere svegliato-“ (1Re 18:27). A differenza di Elia che, quando invocò Dio, scese subito fuoco sull’olocausto, bruciando la legna e perfino asciugando tutta l‘acqua versata in abbondanza intorno all’altare.

Il mondo non teme Dio, anzi si è posto al pari di Dio, suo Creatore, credendo di uguagliarlo, ma non comprende che il Signore “…punisce con rigore chi agisce con  orgoglio” (Sal.31:23), “L’iniquità parla all’empio nell’intimo del suo cuore; non c’è timor di Dio davanti agli occhi suoi” (Sal.36:1), per questo l’uomo non si pone e non ha limiti, prevaricando le regole divine.

In questi ultimi tempi della Grazia, molto difficili, perché il peccato aumenta sempre di più, ma Dio avverte i suoi figli: “Amate il SIGNORE, voi tutti i suoi santi! Il SIGNORE preserva i fedeli” (Sal.33:23).

Le tenebre sono diventate sempre più fitte e le genti non sanno più dove vanno, sono confuse, inciampano, cadono e non si rialzeranno più. Tutte le confessioni religiose, comprese le evangeliche, sono entrate a far parte della grande Babilonia, nell’ecumenismo, dove confusione e menzogne sono il loro ideale. Hanno innalzato un’insegna ben visibile, chiamata apostasia e tutti quelli che la vedono, ne sono attratti, quindi la seguono, perché incapaci di distinguere il vero dal falso e il bene dal male.

Tutti i figli di Dio, invece, esaltano il loro Padre, “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà” (Sal.46:1).

Dio proteggerà coloro, che non si sono contaminati con il mondo, quelli cioè che mettono in patica la verità e che sanno distinguere il falso dal vero, perché in essi abita lo Spirito di Cristo Gesù (Gal.4:6) e per questo sono chiamati figli di Dio.

Umiliamoci alla presenza di Dio, nostro Padre, come fece il profeta Daniele, pregando: “O mio Dio, inclina il tuo orecchio e ascolta! Apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni, guarda la città sulla quale è invocato il tuo nome; poiché non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia” (Dan.9:18).

I figli di Dio sono cittadini del cielo (Fil.3:20), quindi sono ambasciatori in terra straniera, al servizio del Signore. Il mondo, con tutto quello che è in esso, non ci appartiene e non dobbiamo neppure preoccuparci di quello che accade intorno a noi, perché siamo stati avvertiti e niente ci può toccare e spaventare, sapendo che: “Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù” (Fil.4:19).

Teniamo presente che tutto è stato determinato da Dio, ancor prima che fondasse il mondo: tutti gli ingiusti “…se ne andranno, al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna” (v.46).

Una cosa importante e richiesta è quella di vegliare e pregare per non farci sorprendere dalla venuta di Gesù, come un ladro di notte, non sapendo quando Egli verrà. Invece dobbiamo essere pronti, perché questo è il tempo del rapimento della sua Chiesa. Che sia tra un giorno, un mese o un anno, non importa! Noi dobbiamo vegliare e pregare nello Spirito continuamente.

Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, fortificatevi” (1Cor.16:13), tanto più, perché questi tempi sono difficili.

Presto ci ritroveremo tutti uniti con Gesù per stare con Lui in eterno.

Chi è ingiusto continui a essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui a santificarsi. Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo ciò che sarà l’opera sua” (Ap.22:11,12).