“Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci” (Mt.7:15).

È scritto che: “Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie di perdizione, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina” (2Ptr.2:1).

L’anticristo nega che Cristo Gesù sia venuto in carne (2Gv.7), come molte confessioni hanno confermato tale diniego, dichiarando invece che Dio sia venuto in carne e non Gesù Cristo, il Figlio di Dio, quando è specificato: “…quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge” (Gal.4:4).

Come ci fu allora tra gli israeliti molti falsi profeti, che ingannavano, lusingando il popolo dicendo: “Voi non vedrete la spada né soffrirete la fame, ma io vi darò una pace sicura in questo luogo- …Perciò così dice l’Eterno riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome senza che io li abbia mandati, e dicono: -Non ci sarà né spada né fame in questo paese-, quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame” (Ger.14:13,15).

Quante religioni si sono formate in questi ultimi tempi, dichiarando che Dio è amore e perciò non condanna nessuno, perché Gesù è venuto a perdonare tutti i peccati: passati, presenti e futuri. Inoltre sostengono che Dio guarda solamente il cuore, perciò potete vestirvi e truccarvi come più vi piace e fare le cose che fa il mondo, perché basta credere in Gesù senza bisogno di ravvedimento.

Quanti credono al falso e confidano nella loro menzogna, calpestando la verità? Sono purtroppo moltissimi, senza rendesi conto che Gesù è venuto a salvare coloro che si ravvedono da ogni peccato; infatti Egli disse: “Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!” (Mt.3:2) e l’apostolo Pietro:” Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore” (At.3:19). Solo nel nome di Gesù vengono perdonati non i peccati futuri, ma quelli commessi fino al momento del ravvedimento, perché dobbiamo riconoscere di aver violato la Legge di Dio e di averlo offeso con il nostro comportamento errato, di cui dobbiamo chiedere umilmente il perdono, pentendoci e impegnandoci a non ripeterlo, ovvero a santificarci. Infatti nota come “Gesù rispose loro: -In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato” (Gv.8:34).

Tutti coloro che sono nati da Dio, sono morti al peccato, separati dalle colpe e risorti a nuova vita, a nuova creatura in Cristo, come evidenziato “…Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso? …Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore” (Rom.6:2,11).

Satana usa lo stesso metodo per ingannare i deboli nella fede e gli ingenui attraverso le menzogne. Dio è giusto, non lascia mai impunito l’empio e, in conseguenza di ciò, mediante i suoi profeti, dichiara contro tutti i falsi: “Perciò dice il Signore degli eserciti contro i profeti: -Ecco farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate, perché dai profeti di Gerusalemme l’empietà si è sparsa su tutto il paese-. Così dice il Signore degli eserciti: -Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore. Essi dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: Voi avrete la pace! e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: Non vi coglierà la sventura. Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l’ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e vi ha obbedito? Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena, una tempesta travolgente si abbatte sul capo dei malvagi.  Non cesserà l’ira del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni comprenderete tutto! Io non ho inviato questi profeti ed essi corrono; non ho parlato a loro ed essi profetizzano. Se hanno assistito al mio consiglio, facciano udire le mie parole al mio popolo e li distolgano dalla loro condotta perversa e dalla malvagità delle loro azioni” (Ger.23:15-22).

Attenzione! Satana si traveste da angelo di luce (2Cor.11:14) ed usa i suoi ministri: “Tali falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo” (2Cor.11:13). Tutti i falsi servi annunciano la Parola di Dio distorta con mezze verità per coprire la loro menzogna, perciò occorre conoscere bene la Sacra Scrittura per non cadere nelle loro trappole e smascherare le loro intenzioni, attraverso le loro opere, perché li riconosceremo dai loro frutti (Mt.7:20). Guardate quindi il loro frutto, perché chi è da Dio, lo teme e fa frutti di giustizia, avendo tutte le qualità di chi dirige il gregge di Cristo, come: “…sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo” (1Tmt.3:2-7).

Allo stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto” (v.11).

Se chi vi annuncia la Parola, insieme con la sua famiglia, non ha tutti questi frutti, ritenetelo falso, perché è il primo a non mettere in pratica la verità e come può insegnarla ad altri? È scritto perciò: “…perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?” (v.5); “Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo Gesù” (1Tmt.3:13). Non trascuriamo mai ciò che è scritto per seguire il desiderio del nostro cuore, altrimenti moriremo nei nostri peccati (Gv.8:21).