Il capitolo 61 di Isaia annuncia la venuta del Messia, che Dio ha consacrato e ha Unto per redimere il suo popolo. E’ rivelato che: “Lo spirito del Signore Dio è su di me (su Gesù) perché il Signore (Dio) mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio” (Is.61:1).

Il primo verso di questo capitolo si avverò quando Gesù iniziò la sua missione, annunciando il lieto messaggio della salvezza. Infatti Egli “Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.  Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore” (Lc.4:16-19).

A quali poveri Gesù venne ad annunciare il messaggio di salvezza?

La risposta è: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt.5:3).I poveri sono quelli che cercano la ricchezza spirituale.

Gesù portò libertà a tutti quelli che erano tenuti prigionieri e schiavi dalla legge del peccato (Rom.7:6).

A molti ciechi Gesù diede la vista, ma la profezia di Isaia non si riferisce ai ciechi, privi della vista, ma a quelli che erano e sono ancora oggi, ciechi spiritualmente, che ignorano e non vogliono ammirare la bellezza, la grazia e la potenza del Signore (Rom.1:20), chiudendo gli occhi alle meraviglie divine e gli orecchi alla Parola di Dio, rendendo insensibile il cuore al ravvedimento e al perdono, come successe e succede ai giudei: “perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si  convertano, e io li guarisca” (Mt.13:15), “affinché: -Vedendo, vedano ma non intendano; udendo, odano ma non comprendano, che talora non si  convertano e i peccati non siano loro perdonati-” (Mrc.4:12).

Infatti: “Gesù disse: -Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi-“ (Gv.9:39).

Rivolto ai suoi discepoli proclamò: “…beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!” (Mt.13:16).

Gesù chiamò e chiama ancora oggi a sé, coloro che sono oppressi e affaticati alla ricerca della verità, della giustizia, della pace della libertà, affermando: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt.11:28).

Dio ha stabilito l’anno di Grazia o di misericordia, sappiamo che per Dio il tempo di un anno può essere più di un millennio: “Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch’è passato, come un turno di guardia di notte” (Sal.90:4).

È stato rivelato anche il giorno di vendetta del nostro Dio, che sarà alla fine degli ultimi sette anni (ultima settimana delle settanta, Dan.9:24). Quando la grazia per i popoli delle nazioni (i gentili) terminerà, inizierà l’ira di Dio contro tutti i suoi nemici, quelli che credendo alla menzogna del diavolo, hanno rifiutato la Grazia (Mich.5:14; Sal.79:10; Is.63:4): “Questo giorno, per il Signore, per il DIO degli eserciti, è giorno di vendetta, in cui si vendica dei suoi nemici…” (Ger.46:10). L’ira di Dio si concluderà con la guerra chiamata di Armagheddon (Ap.16:16) o Valle di Giosafat (Gioele 3:12) oppure Valle del Massacro (Ger.19:6).

Se credi forse che tutto questo non avverrà, allora ascolta l’affermazione di Gesù: “In verità vi dico che questa generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute” (Mrc.13:30).

Una parte di quello che è scritto nel primo verso del capitolo 61 di Isaia, si è già compiuta con la venuta del Messia per la salvezza dei molti, che hanno creduto e crederanno fino alla fine.

Così si compirà anche la seconda parte, quella della vendetta finale, dove terminerà la vita degli empi sulla terra.

Al compimento dell’ira di Dio, avverrà quello che fu profetizzato dal salmista Davide, rivelando che: “L’Eterno (Dio) ha detto al mio Signore (Gesù): –Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi” (Sal.110:1; Mt.22:44; At.2:34; Ebr.1:13). La vendetta di Dio sarà contro coloro che hanno rinnegato la Grazia, offerta tramite il sacrificio del suo unigenito Figlio, per dare a noi vita in abbondanza (eterna, Gv.10:10).

Non dimenticare che Gesù disse: “…finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto” (Mt.5:18; Dan.9:24). Gesù ci consola e ci avverte: “Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo” (Lc.21:36).