La Chiesa di Cristo è intesa come comunità di credenti, fedeli alla Parola di Dio, definita come Sposa, erede delle promesse con Gesù, il suo Capo.

Essa è colonna e sostegno della verità (1Tmt.3:15).

Essa è paragonata:

  • corpo di Cristo, “Or voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua” (Cor.12:27), “ma ora Dio ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto” (1Cor.12:18);
  • Casa o tempio di Dio, “Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1Cor.3:16);
  • Ad un campo di Dio, dove ciascuno, come il contadino, ara, pianta il seme e lo annaffia (1Cor.3:6-8), aspettando con fiducia il frutto “Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l’agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell’ultima stagione” (Gcm.5:7); dove il Signore fa crescere, “ Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto  crescere. Ora né chi pianta né chi annaffia è cosa alcuna, ma è Dio che fa crescere” (1Cor 3:6,7).
  • ad un edificio spirituale, il cui costruttore e architetto è Dio e Gesù è la pietra angolare, il fondamento e gli apostoli, insieme ai credenti, rappresentano le pietre viventi ”anche voi, come  pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo” (1Ptr.2:5), dove ognuno ha la responsabilità di costruire bene sopra (1Cor.3:10-15).

La chiesa è composta dai “chiamati, gli eletti e fedeli” (Ap.17:14), questi sono i veri cristiani, ossia seguaci di Cristo, perché ubbidiscono solo al Maestro, al loro Signore, Salvatore e Pastore delle loro anime.

Essi si distinguono da tutti gli altri falsi credenti, come carnali, tiepidi, infruttuosi e indecisi, proprio perché sono fedeli, come Gesù è fedele, facendo le opere per Cristo, ovvero camminano, come Egli camminò, “Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch’egli come camminò lui” (1Gv.2:6).

Chi invece cammina disordinatamente e non secondo l’evangelo, annunciato dagli apostoli, non facendo opera alcuna, ma occupandosi di cose vane, l’apostolo Paolo a riguardo dispone: “Ora, fratelli, noi vi ordiniamo, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammina disordinatamente, e non secondo l’insegnamento che ha ricevuto da noi” (2Tes.3:6-9).

Chi sono quelli che camminano disordinatamente?

Quelli che non seguono l’insegnamento ricevuto dagli apostoli; quelli che non hanno posto il fondamento su Cristo Gesù, Pietra angolare, come invece sta scritto: “Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare” (Ef.2:20).

In questi ultimi tempi sono sorti molti anticristi e falsi fratelli, da cui i veri servi e fedeli devono separarsi. Quelli che non sono da Dio, non possono conoscerlo, perciò essi subiranno la vendetta di Dio (2Tes.1:8).

Tutto questo deve avvenire e non dobbiamo perciò scandalizzarci, come Gesù, insieme ai suoi apostoli, ci hanno avvertiti: “Essi vi dicevano: -Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni-“ (Giuda 18).

Chi distorce la Parola di Dio, aggiungendo o togliendo parti, ne modifica il significato, subirà terribili conseguenze, perché non viene da Dio, ma dal diavolo. Infatti, essi sono diventati falsi ministri di luce, che cercano di adescare anime ingenue o deboli, per cui non seguirli, ma occorre allontanarsi da costoro, per non cadere nelle loro menzogne, riconoscibili solo conoscendo bene la Parola e con la guida dello Spirito Santo.

Molti maestri sono sorti, dichiarando menzogne e, se li avverti di ravvedersi alla verità, mostrandogliela, la respingono, anzi dichiarano eretici chi li riprende e si scagliano contro. Infatti, ci è stato indicato di non dare le perle ai porci, vale a dire di non presentare la verità della Parola a chi non vuole nemmeno ascoltarla, perché la insulterebbe: “Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con i piedi e poi si rivoltino per sbranarvi” (Mt.7:6).

Parlare quindi solo a chi vuole ascoltare, perché chi non ci ascolta, non è da Dio (Lc.10:16) e chi porta un’esposizione della Parola diversa da quella data dallo Spirito Santo, sia maledetto: “Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto” (Gal.1:9).

Già nella prima chiesa di Efeso si erano introdotti dei falsi apostoli, ma furono riconosciuti come bugiardi: “Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi; e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi” (Ap.2:2). Ai nostri tempi, invece, si sopportano volentieri, perché si presentano molto ben curati, dall’apparenza gioiosa, già preparati per la lezione, che viene esposta con gentilezza non comune, come agnelli, ma sono come lupi rapaci. Essi catturano l’attenzione e la curiosità degli sprovveduti, facendoli loro preda, per cadere nelle loro trappole. Con abilità ingannano soprattutto i deboli, gli ignoranti e gli ingenui, che si ritengono credenti, ma sono divenuti ciechi e sordi spiritualmente come tutti quelli che non hanno la verità.

I profeti, Gesù e tutti i suoi apostoli hanno proclamato la Verità e guai a chi lascia, rinuncia alla Parola o, peggio, la distorce a sua perdizione, perciò siamo avvertiti: “affinché vi ricordiate delle parole già dette dai santi profeti e del comandamento dello stesso Signore e Salvatore trasmessovi da noi apostoli” (2Ptr.3:2).

La chiesa di Cristo è composta da tutti i fedeli, che camminano secondo la verità, “…affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo” (Fil.1:10) e presentarsi quindi pronta “…Gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile” (Ef.5:27).

Gli eletti, ovvero coloro che camminano nello Spirito, sono pochi (Mt.22:14), mentre i carnali sono molti e, purtroppo, non appartengono a Dio.

Lo scopo del diavolo è di non farci arrivare alla verità, per cui presenta un vangelo falso, fatto di mezze verità, illudendo alcuni di essere salvati.

Noi desideriamo andare con il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, quindi bisogna tenere presente, che Egli è con noi e Lui ci insegnerà tutto quello, che dobbiamo sapere, perché il suo Spirito è in noi (Gal.4:6). Non saremo lasciati mai soli, fino alla fine dell’età presente, come ha promesso (Mt.28:20).

Un consiglio importante: “Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno” (Mt.18:8). In parabola, Gesù precisa che, qualunque cosa sia causa di peccato, dobbiamo allontanarla assolutamente dalla nostra vita spirituale. In similitudine, Gesù paragona il peccato a qualcosa di difficile e doloroso da eliminare, come tagliare una mano o un piede infettati, che ci procura sofferenza, male e reca un danno al resto del corpo, ma che dobbiamo assolutamente tagliare, perché chi ama la sua vita, la perderà (Mt.16:25).

Occorre perciò separarsi da qualsiasi contaminazione, che ci induce al peccato, anche se è dolorosa, dobbiamo staccarci, allontanarla da noi. Gesù disse: ”…chi non prende la sua croce e non vien dietro a me, non è degno di me” (Mt.10.30).

Per appartenere a Dio, è necessario prendere la nostra croce, ovvero morire a noi stessi, separandoci dal mondo completamente. Certamente non possiamo uscire dal mondo, ma allontanandoci da tutte le cose, che il mondo propone e ci offre, perché noi non dobbiamo conformarci ad esse, essendo stati comprati a caro prezzo, così “…Quindi non appartenete a voi stessi” (1Cor.6:19), ma a colui che ci ha amati e ci ha riscattati.

Chi ama il mondo, si rende nemico di Dio (Gcm.4:4); è necessario separarsi quindi da tutte le cose, di cui il mondo ne va pazzo, perché esse non sono affatto innocue, come possono sembrare, ma contaminano l’uomo. E’ indicato che non si possono servire due padroni (Mt.6:24): o segui il mondo o segui Cristo.

Il mondo e tutto ciò che è in esso, è tenebre e morte. Se vuoi essere luce, devi separarti da chi opera nelle tenebre. Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre (1Gv.1:5), perciò se rimani nelle tenebre, non appartieni a Dio. Chi si separa dal peccato, può tutto in Cristo Gesù, che ci fortifica (Fil.4:13) e ci darà tutto quello che ci occorre per fare la volontà di Dio. Infatti, Gesù ci assicura che: “…io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare” (Lc.10:19), “Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Fil.4:19)

Noi siamo gli operai dell’ultima ora (Mt.20:9-12), salvati per Grazia, a differenza d’Israele, che ha sopportato, in analogia, il peso e il caldo della giornata, ovvero il carico della Legge. Non lamentiamoci delle piccole cose mondane, che dobbiamo lasciare, per seguire Cristo Gesù, ricordandoci “…in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Ef.1:7).

Noi non siamo tuttora sottoposti ad alcun supplizio per Gesù, come invece altri hanno patito, ma ci ha solo chiesto di rinunciare al mondo e a tutte le cose, che gli appartengono.

Ubbidiamo, mettendo in pratica la Sua Parola, guardando avanti al futuro, come è scritto: “Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l’agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell’ultima stagione. Non lamentatevi gli uni gli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte” (Gcm.5:7,8).

Dio non ci lascia soli nel cammino verso la salvezza, ma ci ha donato il suo Spirito, che ci insegna a camminare nella Luce della sua Parola e, alla fine, noi avremo un premio nei cieli, ma “Correte in modo da conquistarlo” (1Cor.9:24). Occorre perciò mettere in pratica tutto quello che ci è stato comandato, l’apostolo ci consiglia: “…ricordatevi delle parole che gli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo hanno predetto” (Giuda 17).