L’apostolo Paolo afferma che: “Il Dio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, che è benedetto in eterno, sa che io non mento” (2Cor.11:31).

Molti sono quelli che affermano dichiarazioni basandosi su singoli versi senza confrontare e né indagare le Scritture in altre parti o versioni su quell’argomento, deducendo conclusioni errate.

Ad esempio, è riportato: “…dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che è sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen.“ (Rom.9:5). Possiamo attestare quindi con certezza che “il benedetto in eterno” non è riferito al Signor Gesù, bensì a Dio, suo Padre, altrimenti si creerebbe ambiguità nella Parola di Dio, unica, santa e perfetta. Inoltre Gesù lo conferma, su richiesta del sommo sacerdote nel sinedrio: “Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?” (Mrc.14:61,62), affermando: “Si, io lo sono…” .

Tali differenze sono essenzialmente dovute a traduzioni di termini originali non corrispondenti e, come in questo caso, alla diversa punteggiatura, come evidenziato in altre versioni (CEI, KJV), dal chiaro significato: “…il Cristo che è sopra tutte le cose, Dio benedetto in eterno”.

Da una superficiale lettura si potrebbe intendere che il Cristo, secondo la carne, fosse Dio e verrebbe dai padri, quando, riflettendo spiritualmente, è impossibile, perché l’Eterno, non ha principio, né fine e quindi non proviene dalla carne, ma Egli è Spirito. E’ il Creatore, che ci ha formato (corpo) dalla polvere della terra; inoltre non è mai nato o è stato mai formato da qualcuno, né divenuto mai una creatura e perciò mai morto.

Gli apostoli non si sono mai contraddetti, perché parlavano tutti per un medesimo Spirito, quello di Gesù ed hanno attestato che: ”Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù” (Ef.1:3; 1Ptr.1:3),   “Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e il Dio di ogni consolazione” (2Cor.1:3) e  “Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo” (Ef.3:14; Col.1:3), perciò “…grazia, misericordia e pace siano con voi da Dio Padre e dal Signor Gesù Cristo, il Figlio del Padre, in verità e amore” (2Gv.3).

Senza conoscenza vengono concepite eresie, per la condanna di chi le diffonde e di chi le segue (Giuda 4), “Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.” (Rom.1:25)

Concludo, esortandovi: “Affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui” (Ef.1:17) e “Or questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo, che tu hai mandato” (Gv.17:3).