È bene conoscere tutta la Sacra Scrittura, secondo Dio e non secondo le dottrine dell’uomo. Infatti, alcuni credenti fissano la loro attenzione su un determinato verso e su esso formano la loro religione.

In questo modo viene meno la fede dei credenti, perché non basata sulla verità, come riscontriamo in questi tempi difficili. Molti cristiani, senza fede, giustificano la loro adesione ai vaccini per immunizzarsi da contaminazioni, acconsentendo alle decisioni dei governanti, citando l’avvertimento dell’apostolo Paolo, quando affermò che: “Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna” (Rom.13:1,2).

Certamente, l’apostolo dichiarò che non bisogna opporsi all’autorità stabilite da Dio. Quali sono quelle stabilite da Dio, lo afferma poi con chiarezza. Infatti, se continuiamo a leggere: “I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, – poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male” (Rom.13:3,4).

E’ evidente il riferimento all’applicazione delle leggi sulla sicurezza e per l’incolumità personale, che le forze dell’ordine pubblico, (chi “porta la spada” o altra arma), sono tenute a garantire, assicurando alla giustizia chi opera il male.

Come disposto da Dio, tutte le autorità sono quindi preposte a condannare chi opera il male, per ristabilire l’ordine, attraverso leggi.

Per questo motivo esorta i credenti a fare il bene per averne lode e li invita a comportarsi in maniera degna della vocazione ricevuta, ubbidendo continuamente al Signore, convalidato da “…è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza.  Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto” (Rom.13:5-7).

Da tenere ben presente che un fedele non deve ubbidire a leggi inique, contro la fede, per l’ubbidienza dovuta a Dio, come l’apostolo invita, perché: “Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali” (1Cor.2:13).

L’apostolo è molto chiaro, ma l’uomo falsifica la Parola di Dio a suo proprio danno. Egli non parla di leggi inique, ma di quelle preposte da Dio, che sono i suoi comandamenti. Molti ignorano che i comandamenti di Dio, dati a Mosè, sono perenni fino a quando l’umanità esisterà sulla terra. Anche le leggi di questo mondo comprendono i precetti stabiliti da Dio, “Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore” (Rom.13:8,10). Tutto quello che è al di fuori dei comandamenti di Dio, è legge di uomini, perciò i figli di Dio ubbidiscono a Dio e non agli uomini, quando sono in contrasto, seguendo l’esempio di “…Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: -Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini-” (At.5:29; 4:19).

Cosa è più utile per un credente: ubbidire a Dio per conservare la vita eterna o sottostare alle disposizioni umane per vivere solo su questa terra per un breve periodo. Chi ama la sua vita terrena, perderà quella nel regno di Dio, come Gesù assicurò: “… chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà…  che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Mt.16:25-27). Cerchiamo di restaurare la nostra vita futura, senza riguardo a questa terrena, perché “… ogni carne è come l’erba ed ogni gloria d’uomo è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade” (1Ptr.1:24), “…ma la benignità dell’Eterno dura d’eternità in eternità per quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli, per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica” (Sal.103:17,18).