Avere la facoltà di operare e di giudicare secondo la propria ragione e la propria volontà, è illusorio, perché siamo condizionati e vincolati dall’ambiente, come meglio si esprime l’apostolo Paolo quando dichiara: “Poiché non capisco quel che faccio, perché non faccio ciò che voglio, ma faccio ciò che odio. Infatti io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene, perché ben si trova in me la volontà di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo” (Rom.7:15-18).

Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca” (Gv.12:40). Questo è ciò che successe ai Giudei e agli Israeliti, che non vollero riconoscere Gesù come il loro Messia e così i loro orecchi e occhi spirituali furono chiusi e resi sordi e ciechi.

La stessa cosa avviene in questi ultimi tempi a causa dell’incredulità, per cui Dio  ha indurito i loro cuori, diventando così insensibili alla verità.

Molti credenti adottano un nuovo evangelo, rendendolo moderno o meglio professano una nuova veduta biblica, diversa dalla Parola di Dio, abbracciando nuove idee difformi dalle Sacre Scritture. Questo atteggiamento è comune a tanti, perché, influenzati e condizionati dalla carnalità, sono diretti dai loro pensieri, che la loro mente elabora, indipendentemente dalla guida dello Spirito Santo.

Dio ha dato all’uomo il libero arbitrio?

Un cristiano deve seguire gli insegnamenti del suo Maestro Gesù e come Lui fu ubbidiente fino alla morte, così noi dobbiamo affidarci nelle mani del nostro Salvatore e compiere la sua volontà e non la nostra, come pregò il Signore nell’orto dei Getsemani, prima dell’arresto e della crocifissione: “…Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua-“ (Lc.22:42). Come può allora un credente scegliere e decidere autonomamente senza tenere conto della volontà di Dio e non seguire la guida dello Spirito Santo.

Chi sei tu che puoi dire al tuo creatore “Che fai”, perché “…egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno può fermare la sua mano e dirgli: -Che cosa fai-?” (Dan.4:35; Is.45:9) e sei tu più forte dell’Eterno che puoi opporti alle sue decisioni e al suo piano, se “Vogliamo provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui” (1Cor.10:22) e “Riconosco che tu puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito” (Gb.42:2), quando “il suo piano sussiste in eterno e Egli fa tutto ciò che gli piace” (Slm.115:3; Is.46:10). Egli è l’Eterno, l’Onnipotente, che è fedele alla sua Parola data e mantiene le sue promesse, che ha fatto i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che sono in essi con ogni precisione, regola e ponendo limiti, perché è un Dio di ordine. Tutto ciò che ha deciso, pianificato e rivelato,  ovviamente accadrà. Come è riportato “Non ha il vasaio autorità sull’argilla, per fare di una stessa pasta  un vaso ad onore e un altro a disonore? E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d’ira preparati per la perdizione?  E questo per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia, che lui ha già preparato per la gloria” (Rom.9:21-23). “L’Eterno ha fatto ogni cosa per se stesso, anche l’empio per il giorno della sventura” (Prv.16:4) e “il cuore dell’uomo programma la sua via, ma l’Eterno dirige i suoi passi” (Prv.16:9).

Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia “ (rom.9:16) e questo vale per ogni cosa, perché niente sfugge al controllo di Dio,

Tramite i profeti, fu rivelata l’avvenuta Diaspora, ovvero la dispersione degli Ebrei tra tutte le nazioni del mondo, quando Dio cacciò il residuo superstite della distruzione romana di Gerusalemme e di altre città, dalla terra promessa, perché rimase incredulo davanti all’opera missionaria di Gesù. Fu disperso e subì maltrattamenti per le conseguenze dell’ostinatezza; a tale proposito Geremia profetizza: “Se anche ti dicono: -Dove ce ne andremo?- tu risponderai loro: -Così dice il SIGNORE: Alla morte, i destinati alla morte; alla spada, i destinati alla spada; alla fame, i destinati alla fame; alla schiavitù, i destinati alla schiavitù” (Ger.15:2).

Dio ha fissato un tempo e un limite a tutto, stabilendo periodi e modi per ogni avvenimento (2Cor.10:13; Is.44:7). Chi rifiuta di conoscere e osservare la verità, sia esso ebreo, musulmano o cristiano, alla fine sarà condannato, perché berrà direttamente dalla coppa dell’ira di Dio (Ap.16:19) versata per i ribelli e per i disubbidienti, come annunciato “…egli pure berrà il vino dell’ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello” (Ap.14:10) e anche confermato dal profeta Geremia: “Infatti così parla il Signore: -Ecco, quelli che non erano destinati a bere la coppa la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente” (Ger.49:12).

Alcuni esempi della volontà divina adempiuta senza il contributo o consenso umano.

Prima ancora che Geremia nascesse, Dio lo aveva “consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni” (Ger.1:5). Mosè fu salvato dalla morte, perché era bello agli occhi di Dio (At.7:20) e lo aveva costituito sopra il Suo popolo (Ebr.3:2), per liberare Israele dalla schiavitù degli egiziani. Il Faraone stesso fu diretto dalla potenza di Dio per manifestare a tutti la grandezza di Dio “…e perché il mio nome sia proclamato su tutta la terra” (Es.9:16; Rom.9:17). Come pure fu Dio ad aver scelto Ezechiele “Figlio d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele” (Ez.3:17; 33:7).

Se l’uomo potesse scegliere quello che vuole come seguire Dio o di rifiutarlo, avendo il libero arbitrio, allora perché è scritto che fu Dio ad aver scelto Israele tra tutte le nazioni della terra, come dichiarato: “Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, il tuo DIO; l’Eterno, il tuo DIO, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra” (Deut.7:6) e come mai scelse Giacobbe, anziché Esaù, ancor prima che essi nascessero (Rom.9:11) e come conciliare le dichiarazioni “Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. Poiché quelli che egli ha preconosciuto, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, …e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati” (Rom.8:28-30) con il libero arbitrio, se ci ha predestinati.

Inoltre come possono avverarsi le profezie se l’uomo ha il libero arbitrio di fare quello che vuole, nel bene o nel male? Dio determina che: “Al tempo determinato verrà di nuovo contro il paese del mezzogiorno, ma quest’ultima impresa non riuscirà come la prima” (Dan.11:29-35).

La seguente profezia per il popolo Ebreo si è avverata: “Poiché io so che, dopo la mia morte, vi corromperete interamente e devierete dalla via che vi ho comandato, e negli ultimi giorni vi colpirà la sventura, perché farete ciò che è male agli occhi dell’Eterno, provocandolo a sdegno con l’opera delle vostre mani” (Deut.31:29). Il popolo di Dio cominciò a trasgredire la Legge, che Mosè ricevette e affidò, esattamente come fu predetto tramite lo Spirito di Dio.

Gesù venne per il suo popolo, ma essi lo rifiutarono (Gv.1:11) e Dio li cacciò dalla nazione che gli aveva dato per promessa; molti furono uccisi di spada e per la fame, proprio come fu predetto dai profeti. Questo avvenimento si concretizzò nel 70 d.C., perché non riconobbero il Messia e non credettero nel loro Salvatore Gesù Cristo, che compì opere prodigiose, così “…Nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; essi lo uccisero, appendendolo a un legno” (At.10:39) e per questo furono allontanati dalla terra promessa, come fu profetizzato circa 500 anni prima: “Un terzo dei tuoi morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l’altro terzo lo disperderò a tutti i venti e sguainerò la spada dietro di essi” (Ez.5:12).

Tutto viene quindi da Dio, nulla di quello che avviene nei cieli e sulla terra è per caso, come è riportato: “Il male e il bene non procedono forse dalla bocca dell’Altissimo?” (Lam.3:38).

Il re e profeta Salomone: “Pronunciò tremila massime e i suoi inni furono millecinque” (1Re4:32).

Tra tanti, eccone alcuni dove è indicato che:

Gli uomini provengono tutti dalla polvere e dalla terra fu creato Adamo. Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza, ha assegnato loro diversi destini.

Alcuni li ha benedetti ed esaltati, altri li ha santificati e avvicinati a sé, altri li ha maledetti e umiliati e li ha scacciati dalle loro posizioni. Come l’argilla nelle mani del vasaio che la forma a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati”.

L’apostolo Paolo conferma, in analogia, che Dio destina chi a vita eterna e chi a morte eterna (vasi nobili e ignobili), perché Egli legge e prova i cuori e li conosce fin dalla fondazione del mondo: “In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile” (2Tmt.2:20).

Anche questo procede dal SIGNORE degli eserciti; Meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza” (Is.28:29).

In definitiva, Dio non ha concesso libera e totale facoltà all’uomo di scegliere (libera decisione) autonomamente ogni aspetto della propria vita, perché non si trova alcun riferimento biblico, ma Dio ammonisce chi altera la sua Parola: “Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro” (Is.5:20), “Essi distorcono continuamente le mie parole; tutti i loro pensieri sono volti a farmi del male” (Slm.56:5).

In cosa sperano chi proclama menzogne, senza attenersi ad enunciare la Parola di Dio, perfetta e santa, perché “Il falso testimone non rimarrà impunito, chi spaccia menzogne non avrà scampo” (Prv.19:5).

La speranza sia quella che Dio possa avere misericordia, prima che Gesù chiuda il tempo della Grazia, che i peccatori si convertano alla verità, per entrare nel regno di Dio, mentre i bugiardi, gli empi e gli increduli saranno destinati al fuoco eterno (Ap.21:8; 1Tmt.1:10; 4:2). Stiamo perciò attenti e vigiliamo sulla nostra vita e confidiamo assolutamente in Dio, così il suo Spirito ci guiderà in santità verso la salvezza, allontanandoci e odiando ogni forma di male, “Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi” (Ap.2:2). Dio dia discernimento a tutti quelli che lo desiderano per distinguere lo spirituale da quello che è carnale per non essere mai confusi (At.26:18).

Come disse Giobbe, anche noi possiamo dichiarare: “Riconosco che tu puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito” (Gb.42:2) e “…egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno può fermare la sua mano e dirgli: -Che cosa fai-?” (Dan.4:35).