Viviamo nel ventunesimo secolo, dove l’informatizzazione ha raggiunto tutti i popoli, la scienza e la tecnologia hanno raggiunto un grande livello di efficienza in ogni disciplina, portando nuova conoscenza e l’uso di nuovi strumenti e mezzi, influenzando così i costumi per i continui cambiamenti nella civiltà. Rimane solo il quesito da chiedersi se questo progresso sia effettivamente utile e sia indirizzato veramente al bene dell’umanità o ad essere tutti condizionati e controllati dal potere, come indica la Bibbia.

A scuola, lo studente acquisisce gradualmente la tecnica o il metodo di studio, dalla semplice ripetizione a memoria di poesie, brani di storia o dati di geografia, che servono per esercitare la mente a ricordare, fino al ragionamento astratto, interagendo con cognizioni assimilate, secondo una logica o teoria. Così quando viene letto o studiato un qualsiasi altro testo, usiamo meccanicamente lo stesso processo di apprendimento.

Per la lettura della Bibbia è il contrario e, per comprenderla, va ascoltata e non solo letta, quindi occorre leggere e saper ascoltare, come consigliato: “Se uno ha orecchi, ascolti” (Ap.13:9; 1:3; Gv.5:24).

Se leggessimo la Parola di Dio, senza saper ascoltare, la leggeremmo purtroppo, con un concetto carnale, ricevendola in maniera differente da quello spirituale, a causa della nostra cultura o pensiero. Sicuramente non capirò alcuna cosa spirituale, ma semplicemente apprenderò ciò che è naturale, perché il senso non è spirituale, come evidenziato: “Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito” (Gv.3:6). Essendo la Sacra Scrittura riconosciuta come Parola di Dio, santa, giusta e perfetta, si può ricevere il contenuto solo attraverso lo Spirito Santo, come indicato: “Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente” (1Cor.2:14) e va intesa spiritualmente, perché non è possibile attraverso la mente umana, intendere le cose di Dio, come l’apostolo Paolo afferma: “Chi tra gli uomini, infatti, conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio” (1Cor.2:11).

Quando leggo la Parola di Dio, perciò non devo utilizzare la mia mente secondo il metodo tradizionale, come facevo quando andavo a scuola, ma devo leggere e ascoltare attraverso la potenza dello Spirito Santo, come se non sapessi né leggere e né scrivere, annullando ogni nostro intervento. L’apostolo Paolo rende noto: “Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della  carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito“ (Rom.8:5).

Facciamo un esempio, prendendo un verso della profezia, che si sta avverando ai nostri giorni, quando Gesù riprende l’angelo della chiesa di Laodicea, che è divenuto tiepido: “…sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: -Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla-, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo” (Ap.3:17).

Chi legge, volgendo la mente alle cose dello Spirito, sa che Gesù ammonisce spiritualmente l’angelo della chiesa di Laodicea, che rappresenta tutti gli amministratori dell’evangelo di questo ultimo periodo. Non parla certamente di beni materiali, ma si riferisce alle ricchezze spirituali della Sacra Scrittura, che i divulgatori, responsabili e collaboratori gestiscono, affermando di essere idonei, capaci, completi (ricchi) e pertanto di non aver bisogno di nulla, né di qualcuno che gli insegni, perché hanno fatto corsi biblici, seminari o frequentato scuole di teologia, superando gli esami previsti e ricevendo abilitazioni. Gesù afferma che purtroppo sono infelici, miserabili, poveri, ciechi e nudi spiritualmente, perché sono privi della verità, proveniente direttamente dal Signore, per cui consiglia di comprare da Lui (Gesù) oro purificato col fuoco (Parola di Dio).

Se altri, leggendo questo verso con una mente carnale, ragionassero pure materialmente, concluderebbero che Gesù tratta solo di ricchezze terrene e, siccome queste finiranno, perciò attesta che sono poveri, miserabili, ciechi e nudi.

Dal confronto notiamo chiaramente le differenze di interpretazione tra il modo carnale, normale e quello spirituale, che conducono a diverse deduzioni. Questo a dimostrazione che la Bibbia non è da considerarla come un qualsiasi altro libro, ma come effettivamente la Parola di Dio e come tale va trattata con assoluto riguardo e rispetto e nella dovuta maniera, per non comprenderla in maniera errata. La Parola di Dio va letta e ascoltata in atteggiamento di umiltà e preghiera, solo attraverso lo Spirito Santo si può ricevere rivelazione sul vero significato, come Gesù spesso termina i suoi messaggi con: “Chi ha orecchi da udire, oda!” (Mt.13:43; Mrc.4:9-23; 7:16; Ap.2:17), “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese…” (Ap.2:7,11,17,29; 3:6,13,22) e “Se uno ha orecchi, ascolti” (Ap.13:9).

Impariamo ad usare lo Spirito Santo, ossia ad ascoltare ciò che proviene dallo Spirito e, chi non lo ha ancora ricevuto, lo cerchi. Senza l’unzione divina, siamo orientati alle cose materiali e perciò molto vulnerabili agli inganni satanici (1Tmt.6:39), perché è scritto: “Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui” (Rom.8:9).

Lo Spirito Santo è quello che ci insegna ogni cosa, ”…ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi  ricorderà tutto ciò che vi ho detto” (Gv.14:26), ecco perché non abbiamo bisogno di alcun corso biblico o aiuto umano, perché è lo Spirito che ci fa riconoscere il vero dal falso. Se qualcuno quindi venisse a noi parlando di cose spirituali, sarà lo Spirito Santo che ci farà distinguere l’origine, se è falso oppure vero. Conosceremo attraverso lo Spirito ogni dichiarazione o pensiero conforme alle Sacre Scritture, rifiutando tutto ciò che non è verità. Per questa ragione occorre sempre essere ripieni dello Spirito Santo per distinguere il bene dal male e per non essere confusi e sedotti dagli inganni del nemico. Dobbiamo ricordare sempre che il nemico ha i suoi ministri per compiere le sue strategie bugiarde.

E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: -Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita-“ (Gv.8:12).  La luce di Gesù brilla e rischiara le tenebre, perché ha la Parola di Dio, oro puro raffinato col fuoco (Ap.3:18), mentre quella di Satana è un’imitazione, luce artificiale, offuscata dalle tenebre e, chi cammina in essa, rischia di cadere, perché non riesce a vedere bene i pericoli. Come molti inesperti possono essere truffati da oggetti ritenuti d’oro, perché non puri, così fanno i demoni per i cristiani ingenui o immaturi, “Chiunque infatti usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è un bambino; il cibo solido invece è per gli adulti, che per l’esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il bene dal male” (Ebr.5:13,14).

E’ necessario essere ripieni dello Spirito Santo, per fare la volontà di Dio ed essere pronti alla sua chiamata, perché siamo nell’ultima ora e lo Sposo sta per tornare e, se non si provvedesse in tempo a riempire la nostra lampada per rimanere nella luce, poi sarà troppo tardi e non ci sarà più rimedio, né un’altra possibilità.

Gesù verrà e prenderà solo chi è pronto e vigile, mentre gli impreparati non avranno altro tempo per trovare l’olio mancante (l’unzione dello Spirito), perché Gesù chiuderà la porta, cioè la Grazia e accadrà come nella parabola: “Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: -Signore, Signore, aprici!- Ma egli rispose: -In verità vi dico: -non vi conosco-. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora-” (Mt.25:11-13).

Consigliamo quanti non hanno ancora ricevuto lo Spirito Santo di chiederlo in preghiera con umiltà, abbassando se stessi e lasciando tutto nelle mani del nostro Signore. Quando lo avremmo ricevuto, dimorerà in noi e ci accompagnerà nel cammino di santità, allora saremo arricchiti dell’oro prezioso di Gesù (la Parola di Dio), perché è scritto: “Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma, come la sua unzione v’insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato” (1Gv.2:27).