In tutti i campi i demoni usano imporre le menzogne come verità, ma quando trovano ostacoli, allora mescolano la menzogna con delle piccole verità.

Molte religioni cristiane, ad esempio, hanno adottato come principi dottrinali ciò che il fondatore ha ricevuto in visione o per rivelazione, adattando la verità della Sacra Scrittura al proprio credo.

Stesso metodo è usato dalla politica, modificando in corso i programmi in relazione alla risposta degli elettori o al cambiamento delle situazioni per ottenere ulteriore consenso, consolidando così il potere.

Approfittando della pandemia mondiale, le case farmaceutiche hanno preparato in fretta e commercializzato degli antidoti, per bloccare la diffusione di malattie infettive e con l’opportunità di ingenti guadagni. Questi antidoti dovrebbero risolvere completamente le infezioni, perché nel passato è già successo ed ha funzionato.

A riguardo, voglio far notare che gli scienziati e i politici confidano nelle loro misure concordate, ignorando la decisione di Dio, come quando l’Eterno riprese il suo popolo, quando si sviò dalle sue leggi: “Dove sono i loro dèi, la roccia in cui cercavano rifugio… Sorgano ora e vi soccorrano, siano il riparo per voi!  Ora vedete che io, io lo sono e nessun altro è dio accanto a me. Sono io che dò la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano” (Deut.32:37-39).

Il mondo è divenuto peggio di Sodoma e di Gomorra di allora, perché i potenti e i capi fanno il bello e il cattivo tempo, senza preoccuparsi dell’esistenza e del giudizio di Dio. Inoltre chi crede in un dio, lo immagina e lo rappresenta con sembianze umane e come uno che accetta tutto e tutti, che perdona ogni iniquità anche a quelli che non si ravvedono, ma continuano ad adorare immagini, oppure credono nell’intelligenza dell’uomo.

Così lo scienziato è divenuto come un dio, che può creare, modificare geneticamente e così salvare tutta l’umanità oppure farla perire, per invenzioni di nuove armi o strategie subdole.

Si riscontra ovunque che nessuno ha più bisogno di Dio, perché tutti credono di poter fare quello che vogliono, in totale libertà e senza controlli. Il peccato e la malvagità stanno perciò raggiungendo il limite fissato da Dio (Dan.8) e chi si ritiene credente si rivolge ad un dio, che considera simile a lui, ma Dio rivela, tramite il salmista e profeta Asaf: “Tu hai fatto queste cose, e io ho taciuto; tu hai pensato che io fossi del tutto simile a te. Ma io ti risponderò, e ti metterò ogni cosa davanti agli occhi. Ora comprendete questo voi che dimenticate DIO, perché io non vi faccia a brandelli senza che alcuno vi liberi” (Sal.50:21,22).

Infatti il salmista profetizzò ciò che sarebbe avvenuto alla fine dei tempi, quando la fede non viene più posta in Dio, ma nell’uomo, nelle sue scoperte e nella scienza medica. Essi promettono benessere, progresso sociale e di salvare l’umanità dalle molteplici e nuove malattie (Lc.21:25), già profetizzate e che stanno avvenendo ai nostri giorni. Molte altre infermità sono già accadute nel mondo, ma altre verranno perché non sarà ancora la fine, ma solamente l’inizio dei dolori di parto (Mrc.13:8).

Oggi siamo alla fine della Grazia, mancano pochi anni, mesi o giorni e quindi le doglie si intensificheranno sempre di più fino a giungere alla grande tribolazione (del regno di satana). Chi confida nella scienza si può giustificare, sostenendo che Dio ha dato la conoscenza all’uomo per migliorare la vita e curare i nostri corpi, ma Dio aveva già anticamente predisposto ogni cosa, conoscendo i tempi, dal principio alla fine. L’Eterno sapeva già che l’uomo avrebbe confidato nell’uomo, perciò lo ha avvertì: “Così dice l’Eterno: -Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno!” (Ger.17:5).

Dio non ha dato all’uomo la scienza per il suo bene, ma per la sua rovina, perché chi non confida in Dio, è maledetto e non sarà benedetto. Dio avverte tutti quelli che desiderano salvare la loro anima, delle tragiche conseguenze se dovessero confidare nell’uomo e non nella potenza divina. Dio è fedele e non è un uomo (Num.23:19), che cambia la sua opinione in base alle circostanze e a suo vantaggio, anzi l’Eterno annunciò “…la fine fin dal principio, e molto tempo prima le cose non ancora avvenute, che dico: -Il mio piano sussisterà e farò tutto ciò che mi piace-” (Is.46:10).

Di che cosa dobbiamo preoccuparci, se è Dio che decide della nostra vita e noi non possiamo fare alcuna cosa, nemmeno di allungare la nostra esistenza di una sola ora, come Gesù confermò: “Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?”(Lc.12:25).

Siamo ammoniti tutti a preservarci da ogni peccato: “Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie, da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso all’improvviso” (Lc.21:34).

Non distraiamoci, ma continuiamo a praticare la fede e a tenere fissi gli occhi su Gesù, nostro Signore e Salvatore.