Molti parlano di apostasia mentre essi stessi sono apostati.

Apostasia è l’abbandono o l’allontanamento volontario dalla fede, è ripudiare la dottrina degli apostoli, il rifiuto di credere, è rinnegare.

Essa precede la venuta del figlio della perdizione (2Tes.2:3), che imporrà la sua propria dottrina.

È il tempo attuale, dove l’evangelo di Cristo viene modificato, sostituito e presentato con dottrine di demoni, “Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema” (Gal.1:9). Si passa facilmente ad un altro vangelo, moderno, tollerabile e accettabile, secondo principi liberi e carnali, abolendo quello dello Spirito (Gal.1:6), perché “verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2Tmt.4:3), perciò “…sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti” (Mt.24:11) “…e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole” (2Tmt.4:4).

Quante volte si cita la Parola di Dio, attestando il vero, ma poi molti l’annullano con il loro credo distorto, commentandola con propri pensieri o insegnandola in base al loro grado di comprensione, cultura e alle vincolate indicazioni e direttive della comunità di appartenenza.

Nel tempo dell’apostasia opera lo spirito dell’anticristo, ovvero di colui che nega il Cristo di Dio, infondendolo negli increduli, perciò “State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente” (Ebr.3:12).

Allontanarsi dalla verità, porta ad accettare una differente dottrina da quella che ci è stata tramandata da Gesù e dai suoi apostoli, negando che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, il Messia. Infatti, molti credono nella menzogna, sostenendo che Gesù è Dio: “Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre” (1Gv.2:22,23, N.R.).

Le Sacre Scritture ci rendono consapevoli che questa apostasia degli ultimi tempi implica cadere nell’inganno di dottrine false, con insensibilità morale e progressivo allontanamento dai criteri giusti e santi posti da Dio e riportati nella Bibbia.

Come ci è stato rivelato, così è avvenuto: “Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo” (2Gv.7). Quanti affermano che Dio si è fatto carne, invece di Cristo Gesù, il Figlio di Dio. Moltissimi, purtroppo!  Sono tutti quelli che preferiscono stare nella loro menzogna; essi seguono lo spirito di questo mondo, che non riconosce Gesù come Figlio di Dio. infatti chi  ha lo spirito di questo mondo, nega la verità e respinge che Gesù, il nostro sommo Sacerdote, siede alla destra del Padre: “Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo” (Ebr.4:14).

Affermando che Gesù è Dio e non il Figlio di Dio, si annulla la Parola scritta che, tramite lo Spirito di Dio, annuncia: “Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio” (Col.3:1) e si esclude la testimonianza di Dio: “Ed ecco una voce dai cieli che disse: -Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono  compiaciuto-“ (Mt.3:17) ed anche attesta che: “Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio” (1Gv.5:10,11).

Pochi sono coloro che rimangono fermi nella fede, nel tempo dell’apostasia, come l’apostolo Pietro avverte: “Voi dunque, carissimi, conoscendo già queste cose, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, portati via dall’errore degli empi” (2Ptr.3:17). Tutti quelli che non sono da Dio, credono alla menzogna. Essi si separeranno dai santi, perché lo Spirito di Dio non ha niente a che fare con le tenebre: “Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri” (1 Gv.2:19). Infatti è scritto: “…quale comunione c’è tra la luce e le tenebre?” (2Cor.6:14).

Gesù è stato mandato come Luce e se noi l’accettiamo, allora viviamo e camminiamo alla sua Luce (Gv.8:12). Tutti quelli che non riconoscono Gesù come il Cristo, mandato da Dio nel mondo, per redimere gli umili e gli oppressi che crederanno in Lui, saranno esclusi, come è accertato: “…ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell’anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo” (1Gv.4:3).

Oggi è il tempo dell’apostasia, dove opera lo spirito dell’errore, seducendo tutti quelli che hanno costruito la loro casa sulla sabbia e quando arriverà il seduttore, cadranno e ”…si tirano indietro” (Lc.8:13), “Infatti, se noi pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma soltanto una spaventosa attesa di giudizio e un ardore di fuoco che divorerà gli avversari. Chiunque trasgredisce la legge di Mosè muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni. Quale peggiore castigo pensate voi merita colui che ha calpestato il Figlio di Dio e ha considerato profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e ha oltraggiato lo Spirito della Grazia?” (Ebr.10:26-29).

Non facciamoci trovare impreparati, perché la sua apparizione è vicina; Gesù radunerà a sé tutti quelli che lo hanno accettato e sono stati purificati con il suo sangue: “Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte” (Ap.12:11).

Quelli che oggi seguono il falso evangelo saranno dati nelle mani di Satana e per loro non ci sarà scampo, perché hanno rifiutato la verità, esattamente come è scritto: “…e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole” (2 Tmt.4:4).

Quale è l’evangelo della verità da seguire?

Quello scritto da coloro che hanno ricevuto conoscenza dallo Spirito Santo e quelli che sono stati testimoni oculari delle grandi opere che Gesù faceva in mezzo a loro, che lo hanno annunciato e attestato: “Quel che era dal principio. Quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita… noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo” (1Gv.1:1,3).

Molti traduttori e revisori hanno cambiato il significato di alcuni versi, trasformando la verità in menzogna, proprio come avveniva anche ai tempi d’Israele, quando gli scribi e i farisei amavano, come avviene oggi, la menzogna più della verità. Per bocca del profeta, Dio li riprese: “Come potete voi dire: -Noi siam savi e la legge dell’Eterno è con noi!’ Sì certo, ma la penna bugiarda degli scribi ne ha falsato il senso-“ (Ger.8:8).

Perciò bisogna che ci atteniamo maggiormente alle cose udite, che talora non finiamo fuori strada” (Ebr.2:1) e ci viene ricordato che “Noi abbiamo anche la parola  profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori” (2Ptr.1:19).

Se mettiamo in pratica tutta la Parola di Dio, allora vivremo, come ad esempio: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (At.2:38).

Molte persecuzioni hanno subito i santi già trapassati come ne avremo noi viventi odierni, perciò è scritto: “Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l’un l’altro” (Mt.24:10), ma Gesù ci avverte: “…chiunque vorrà salvare la sua vita, la  perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà” (Mc.8:35).

Come fu per Israele è oggi per noi. Rimane facile prestare ascolto ad insegnamenti falsi ed ingannevoli: “E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti” (Mt.24:11).

Gesù avverte in parabola cosa avviene a coloro che, dopo aver creduto, cadono alle prime tentazioni e prove:  “Quelli sulla roccia sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la parola con gioia; costoro però non hanno radice, credono per un certo tempo, ma al momento della prova, si tirano indietro” (Lu.8:13). Facciamo attenzione perché: “Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti” (Gcm.2:10).

Avere una conoscenza carnale di Cristo corrisponde alla morte eterna (Rom.8:6), poiché: “…affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale” (Col.2:18). E’ indispensabile riconoscere gli spiriti per sapere chi sta camminando secondo la carne o secondo lo Spirito, perché: “…ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; e questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, deve venire; e ora è già nel mondo” (1Gv.4:3), “Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (1Gv.4:15). Le chiese si sono riempite di credenti tiepidi che, mentre si contaminano con il mondo, cercano Dio e credono di averlo trovato e di essere da Lui ascoltati, ma non sanno che sono vuoti di ogni spiritualità (Ap.3:16-18).

Il giorno del Signore sta per giungere e molti si sono (Ebr.12:25) allontanati dalla verità che, senza comprensione spirituale, sono finiti in molte opinioni errate. Le chiese apostate si sono moltiplicate; i veri fedeli di Cristo però sono rimasti, perché guidati da Cristo stesso che: “…insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” (Mt.28:20).

Rimaniamo fermi nella dottrina fondata su Cristo Gesù, Pietra angolare, che ha come buoni architetti i suoi apostoli, che ci incoraggiano dicendoci: “Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà.  Il mio giusto vivrà mediante la fede; ma se indietreggia, la mia anima non si compiace in lui

“Noi però non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione, bensì uomini di fede per la salvezza della nostra anima” (Ebr.12:37-39).

Amen!