“Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi?

E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: -Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!-. Ma non tutti hanno ubbidito all’evangelo, perché Isaia dice: -Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?-” (Rom.10:14-16).

Il primo ad annunciare la salvezza ai Giudei fu Gesù, essendo Egli stesso la Luce e salvezza per molti.

Tramite il profeta Isaia, Dio rivelò come Gesù sarebbe stato la salvezza per Israele e per le nazioni fino all’estremità della terra: “È troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d’Israele; voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra” (Is.49:6).

Avvenne esattamente come Dio aveva ordinato.

Gesù venne tra il suo popolo, ma solo un piccolo residuo lo riconobbe come il Figlio di Dio, dichiarando: “…questi è il Figlio di Dio” (Gv.1:34) “…il Figlio  di  Dio, Cristo Gesù…” (2Cor.1:19), mentre gli altri lo rinnegarono, mettendolo a morte, proprio perché Gesù dichiarò: “Sono  Figlio  di  Dio” (Gv.10:36).

Gesù venne quindi per offrire se stesso in sacrificio per giustificare i credenti: “…affinché crediate che Gesù è il Cristo, il  Figlio  di  Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome” (Gv.20:31).

Gesù ordinò ai suoi apostoli di rimanere uniti, finché “…riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’ estremità della terra” (At.1:8).

Tutti gli apostoli furono ubbidienti all’ordine ricevuto, come l’apostolo Paolo convalida: “Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto come luce per le genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra. Nell’udir ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna, abbracciarono la fede. La parola di Dio si diffondeva per tutta la regione” (At.13:47-49).

La Parola di Dio è stata diffusa in tutto il mondo, perché gli apostoli, ubbidienti al mandato ricevuto, divulgarono il vangelo non solo ai Giudei e agli Israeliti, ma anche al mondo intero, tramite le loro epistole.

Quale popolo o nazione al mondo non conosce la Bibbia?

Siamo negli ultimi anni della Grazia, l’evangelo deve essere predicato a tutte le genti, affinché venga la fine e si realizzerà quello che Gesù profetizzò: “E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine” (Mt.24:14).

Come è scritto, ogni parola di Dio si compirà (Mt.5:18).

Noi credenti, che viviamo il periodo della fine, con l’apostasia che avanza sempre di più, cerchiamo di essere utili nel divulgare il vangelo.

Questo è il tempo: “Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo” (Ap.14:6). Puoi anche tu essere quell’angelo, perché se taci: “Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno” (Lc.19:40).

Ognuno, secondo il talento o il dono che ha ricevuto, deve metterlo in azione per l’utilità comune, ovvero portare frutto secondo la volontà divina, essendo cosciente che, se lo occultasse, sarebbe condannato, come Gesù si rivolse al servo, che restituì quello ricevuto: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; …E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti” (Mt.25:26-30).

Come far fruttare il talento ricevuto?

Facendo conoscere alla gente: Cristo Gesù, il Signore dei Signori, Colui che ha dato la sua vita per tutti quelli che credono in Lui. Noi possiamo usare ogni mezzo lecito a nostra disposizione, essendo nell’era tecnologica.

Oggi è molto difficile parlare con la gente, che incontri per la strada, perché è sempre di fretta e, appena sente argomenti biblici, subito rifiuta di colloquiare o scambiare pensieri, motivando di conoscere già il tema o non vuole interessarsi di questioni religiose.

Sappi comunque che il dovere di un cristiano è quello di diffondere la verità e di avvertire delle conseguenze tragiche chi non vuole credere.

Ricorda che a Dio tutto è possibile e che può darti altre possibilità e molti modi di divulgare la verità, così nessuno può giustificarsi dal non aver fatto quanto richiesto a un cristiano: di testimoniare della salvezza in Gesù Cristo e delle benedizioni ricevute.  Se tu vivi per Cristo, sarà Lui stesso a mostrarti che cosa puoi fare ed essere utile. Devi soltanto ubbidire alla Sua voce, che lo affermo con assoluta certezza e forza, perché ne sono testimone.

Ricordati che la Parola di Dio è santa, vera e tutto quello che è scritto, avverrà. Quelli che sono da Dio, possono affermare come l’apostolo Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal.2:20). Con sicurezza lo posso confermare anche io, ma tu puoi dirlo? Certo che puoi, solo se confidi in Dio e non negli uomini.

Attraverso la fede che Dio ti darà, potrai dichiarare: “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica” (Fil.4:13).