Siate sempre allegri” (1Tes.5:16).

Tutto il mondo di tenebre era in grande angoscia, perché non sapeva come uscire fuori dalla grande pandemia.

Dio avvertì tutti delle conseguenze che avrebbero subito quelli che rifiutano di accettare la sua volontà.

Dio è fedele alla sua Parola e non cambia mai, perciò quello che ha promesso certamente avverrà. Notiamo come, tramite il salmista, avvertì: “Molti dolori subirà l’empio; ma chi confida nel Signore sarà circondato dalla sua grazia. Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Gioite, voi tutti che siete retti di cuore!” (Sal.32:10,11).

L’empio, che non confida in Dio, è paragonato al cavallo e al mulo, che non hanno intelletto e bisogna condurli, mentre tutti quelli che camminano in santità e che fanno di Dio il loro rifugio, saranno protetti. Infatti, il Signore dischiara: “Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te” (Sal.32:8,9).

L’apostolo Pietro confermò che: “…nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare” (1Ptr.4:13).

Puoi forse pensare a quando avverrà tutto questo.

Oggi, se ascolti e credi in Cristo, prendendo la propria croce ogni giorno, per poterlo seguire, la promessa presto si avvererà.

Troveremo allora pace nelle nostre anime, quando “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime” (Mt.11:29). Gesù ci ha dato l’esempio da seguire, ovvero i credenti devono camminare come Egli camminò (1Gv.2:5).

Non è difficile imparare da Gesù, che ci assicura: “Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!” (Mt.11:30). Se camminiamo alla sua Luce, Gesù dimorerà in noi, come lo ha promesso: ”…ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen” (Mt.28:20).

Gesù è la nostra forza per portare la nostra croce, ma occorre rinnegare, annullare noi stessi, ovvero rinunciare al mondo e alle sue concupiscenze. Ubbidiremo allora con gioia al comando: “Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mrc.8:34). Se questo ci sembra difficile è perché la nostra fede è poca, perciò chiediamo a Dio che ci dia una fede maggiore, come chiesero i suoi discepoli: “Aumenta la nostra fede!” (Lc.17:6).

Vedremo allora con i nostri occhi la sua gloria e, se la vita del tempo passato nel mondo la rinnegheremo, sapremo di sicuro che: “…l’occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame” (Sal.33;18,19).

Di chi dunque temerò se “…Il Signore è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?” (Sal.27:1).