La Chiesa di Cristo è stata lavata e purificata con il sangue prezioso e innocente di Gesù, che ha dato la Sua vita, come prezzo di riscatto per molti (Mt.20:28). È scritto che la Chiesa o sposa di Cristo non avrà la stessa sorte degli empi, perché è stata acquistata per Dio a caro prezzo, “Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui” (Rom.5:9).

Dio ha stabilito un tempo di vendetta su tutti quelli che hanno vissuto nella disubbidienza (Col.3:6), così come gli empi, che subiranno l’ira di Dio: “Essendo disubbidienti, essi inciampano nella Parola, e a questo sono altresì stati destinati” (1Ptr.2:8). Quelli, che inciampano oggi nella Parola, sono una moltitudine, iniziando dai Giudei fino ai pagani, aumenteranno fino alla fine.

Gesù è la Pietra angolare, rigettato da Israele e infine da tutti i popoli gentili, che non hanno creduto in Gesù, il Figlio di Dio. Essi inciamparono proprio nella testata d’angolo (At.4:11), che è Cristo Gesù, come è indicato “Ecco, io pongo in Sion una pietra d’inciampo e una roccia di scandalo, ma chiunque crede in lui non sarà svergognato” (Rom.1:18). Molti Giudei rinnegarono Gesù, il Messia (Mt.27:43) e non vollero riconoscerlo come Figlio di Dio, così caddero rovinosamente, proprio come era stato predetto: “Chiunque cadrà su questo sasso si sfracellerà, e colui sul quale esso cadrà sarà stritolato “(Lc.20:18).

Gesù propose una parabola, indicando il rifiuto dei Giudei di accettare Gesù, il Messia, come loro Salvatore e Re: “Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasciata, dicendo: -Non vogliamo che costui regni su di noi-” (Lc.19:14). Infatti, gli israeliti, per l’incredulità, sono stati rigettati e mandati in esilio tra le nazioni, loro nemiche. L’apostolo Paolo afferma “…Essi sono stati troncati per la loro incredulità e tu rimani stabile per la fede; non insuperbirti, ma temi” (Rom.11:20). Alla fine, nell’ ultima settimana delle 70, composta di sette anni, data per il popolo israelita, (vedi Dan.9:24-27), un residuo d’ Israele sarà di nuovo innestato sul loro proprio ceppo, ma solo coloro, che non persisteranno nell’incredulità (Rom.11:23; Is.6:13; Dan.9.24; 12:1).

Quelli che hanno rinnegato il Santo, il Figlio di Dio, sono inciampati e caduti rovinosamente, per non aver creduto ed ubbidito alla Parola di Dio, la quale conferma, che Gesù è stato mandato (Lc.10:16). Se Gesù fosse, per assurdo, Dio e non il Figlio di Dio, allora dovrebbe esserci scritto che è venuto, anziché mandato, perché se io vado, nessuno mi manda, ma se è un altro a mandarmi, vuol dire che sono inviato, come precisato da Gesù: “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua” (Gv.4:34).

Negli ultimi sette anni (ultima settimana), tutti quelli, appartenenti ai popoli gentili, non israeliti, saranno allontanati eternamente dalla presenza di Dio, perché saranno consegnati nelle mani di Satana, che li avrà sedotti, ingannandoli con le sue bugie.

Per tre anni e mezzo, Satana regnerà come sovrano assoluto su tutto il mondo. Solo quelli, tra il popolo di Dio, che sono scritti nel libro e che sono rimasti senza la Grazia, per tutto il tempo della loro deportazione, ritorneranno al loro Dio.

Il profeta Isaia rivela per Israele: “Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme” (Is.4:3). Un residuo d’Israele resterà in vita, per entrare nel millennio, quando Dio avrà fatto nuovi cieli e nuova terra, dopo la guerra di Armagheddon.

Come noterete, questa parola profetica non è diretta al popolo della Grazia, ma agli Israeliti, altrettanto afferma il profeta Daniele (12:1): “Nei suoi giorni Giuda sarà salvato

e Israele starà al sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: -SIGNORE nostra giustizia-“ (Ger.23:6; Gioe.2:32). Non dite perciò che Dio parla a noi, dei popoli gentili o pagani, perché modifichereste ciò che è scritto e sareste trovati bugiardi davanti a Dio (Prv.30:6).

Molti hanno creduto alle mezze verità, suggerite dallo spirito dell’anticristo, che rinnega Cristo Gesù, che ha dato la sua vita in sacrificio per tutti i credenti. Il diavolo sa, che se l’uomo non crede in Gesù, il Figlio di Dio, non ha vita eterna, perché solo: “Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui” (Gv.3:36).

Aspettando la venuta di Gesù.

Gesù consiglia di essere vigili, di non preoccuparsi delle cose di questa vita, affinché quel giorno non ci piombi addosso fulmineo, all’improvviso, “Perché verrà come un laccio su tuti quelli che abitano sulla faccia della terra”.

Gesù ci ama e ci invita a vegliare e a pregare in ogni tempo, “…affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo (Gesù)” (Lc.21:34-36). Se noi serviamo e seguiamo il nostro Maestro, di certo scamperemo a tutte le cose, che accadranno, per effetto dell’ira di Dio, contro tutti quelli, che hanno cambiato la verità in menzogna (Rom.1:25), contro i disubbidienti e gli empi.

In quel giorno, il Signor Gesù verrà come un ladro (1Tes.5:2) e sorprenderà coloro, che hanno dormito spiritualmente, perché essi non hanno vegliato, per custodire la propria anima. Così, per loro, sarà una trappola, senza scampo. Quei giorni “…saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia” (Lc.21:22).

Gesù apparirà dal cielo sopra un cavallo bianco (segno di vittoria), insieme al suo esercito, cioè la Sposa, anch’essa sopra cavalli bianchi. La sposa, che sarà con Gesù, sarà riconoscibile dai loro vestiti di lino puro e risplendente, che indosserà alle “…nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata. E le è stato dato di essere vestita di lino finissimo, puro e risplendente, poiché il lino finissimo sono le opere giuste dei santi” (Ap.19:7,8,14).

Nell’ultima lettera, data per la chiesa di Laodicea, Gesù si rivolge ai responsabili della chiesa. Notate che tutto è indirizzato a un angelo singolare, perché tutti gli amministratori del vangelo devono essere uniti nello Spirito di Gesù (Ap.3:18). Ogni angelo o stella comprende quindi tutti i collaboratori, ministri, servi e divulgatori dell’evangelo di quella chiesa o periodo.

I pastori, ministri e amministratori di Laodicea, cioè quelli che oggi dirigono chiese, divise in denominazioni, non sono uniti e non camminano uniti, come in un solo corpo, perciò non hanno un unico Capo, Gesù Cristo.

Noi stiamo vivendo quella profezia annunciata da Gesù, riguardo Laodicea, dove tutti i conduttori o amministratori dell’evangelo, si sono sviati, divenendo tiepidi e orgogliosi. Essi si credono ricchi spiritualmente, ma non sanno che sono diventati poveri e nudi della verità, perché ognuno prende luce dall’altro, escludendo Gesù, il loro vero Pastore.

Notate come Gesù rivolge la profezia della Chiesa del periodo di Sardi, dicendogli: “…Se tu non vegli, io verrò su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verrò su di te” (Ap.3:3).

Di lui (Gesù) attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome” (At.10:43). Per ricevere il perdono dei tuoi peccati, devi assolutamente credere in Gesù ed essere battezzato nel suo nome, in remissione dei tuoi peccati, perché solo il Signore Gesù ha versato il suo sangue, morendo al posto nostro.