Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dall’Eterno che ha fatto i cieli e la terra” (Slm.121:1,2).

Da Cristo, nostro Signore e Salvatore riceviamo coraggio, costanza, sapienza, forza, protezione, guida e tanto amore, che ci farà superare ogni difficoltà, perché Egli non ci abbandonerà, sarà sempre al nostro fianco.

È iniziato un altro anno, purtroppo con moltissime notizie nefaste: attentati terroristici, disordini, terremoti, maltempo con grandi nevicate, che hanno provocato  disastri con morti. Nonostante tali calamità e difficoltà, nessuno cerca Dio, il suo Creatore e la sua protezione. Forse, solo nei momenti tragici, qualcuno si ricorda del Signore, rivolgendo una preghiera o supplica di aiuto, nel modo sbagliato, secondo come uno ha imparato, rispettando la tradizione dei genitori.

Il mondo, ignaro della fine e della condanna imminente, continua nel peccato, senza rendersi conto che, chi ha il potere di far morire o vivere è Dio. Così sarà alla fine, quando l’ira di Dio si riverserà sugli abitanti della terra, attraverso le terribili piaghe dei sigilli per i popoli gentili, delle trombe con gli ultimi tre guai per Israele e delle coppe per tutti i malvagi sedotti, che prenderanno sicuramente il marchio o il numero del nome della bestia, ovvero dell’uomo, che riceverà il regno, potere e grande autorità dal dragone (Satana, Ap.13:2).

È infatti scritto che Dio manderà tutte le piaghe sugli uomini, ma: “…essi non si ravvidero dei loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti” (Ap.9:21). Continueranno così a peccare, perché hanno dimenticato il loro Creatore.

Il nostro compito, come di tutti i credenti obbedienti, è invece quello di vegliare e di pregare nello Spirito continuamente, intercedere soprattutto per i bisogni spirituali del nostro prossimo, che conosciamo e non conosciamo. Essi  si trovano nelle tenebre e, la nostra intercessione è che non rimangano nell’ignoranza, ma che si ravvedano e si convertano per non subire tutte le conseguenze riservate agi increduli, come indicate dai profeti di Dio.

Chiediamo a Dio guida, forza e la sapienza che viene dall’alto (Gcm.3:17) per non cadere anche noi nelle trappole del nemico che, in questi ultimi anni, è molto agguerrito contro i figli di Dio. Ricordiamoci sempre che Gesù ha vinto: “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Gv.16:33), “avendo quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro in lui” (Col.2:15) e ha dato a noi la vittoria in ogni tempo, “Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati” (Rom.8:37).

Al tempo della fine, manca molto poco, il peccato aumenta e l’iniquità cresce sempre di più “E perché l’iniquità sarà moltiplicata, l’amore di molti si raffredderà” (Mt.24:12) e come l’apostolo e profeta Giovanni designa: “Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo  continui ad essere immondo…” (Ap.22:11).

Il mondo è contaminato dal peccato, ma Dio ha fissato un giorno in cui: “…i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi” (2Ptr.3:7). Il giorno dell’ira di Dio verrà quando Gesù apparirà dal cielo per combattere, vincere e giudicare con giustizia le nazioni, proprio come Dio “…ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’uomo che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti” (At.17:31; Ap.19:11). Gesù è quindi l’esecutore potente della Parola di Dio in quel giorno terribile e spaventoso (Ger.23:19; Gioe 2:11) per tutti gli empi, provenienti da ogni parte del mondo, riuniti per combattere contro Gesù e la sua Chiesa, ma Gesù è e sarà il Vincitore. Dio stesso darà ordine per radunare tutti i popoli nella valle di Giosafat, come precisato: “Si destino e salgano le nazioni alla valle di Giosafat, perché là io siederò a giudicare tutte le nazioni d’intorno” (Gioe.2:12).

In quel giorno Gesù pulirà la sua aia (Israele) cancellando il nome degli empi dalla faccia della terra (vendemmia, Ap.14:19) nel gran giorno dell’ira di Dio (Ap.16:16), ma raccoglierà presso di Sé, nel suo regno (mietitura, Ap.14:16) tutti i santi martiri, che hanno dato la loro vita per custodire i comandamenti di Dio e la testimonianza di Gesù (Ap.12:17) durante gli ultimi sette anni.

La mietitura o raccolta del grano è quando il residuo dei santi del popolo Israele, quelli cioè che riconosceranno che Gesù è il Figlio di Dio, che i loro padri uccisero appendendolo (At.5:30) al legno, ”…cadranno per essere affinati, purificati, resi candidi fino al tempo della fine, perché questa non avverrà che al tempo stabilito” (Dan.11:35).

Gesù, profetizzando della fine, afferma che: “Egli ha in mano il suo ventilabro, per pulire interamente la sua aia (Israele) e raccogliere il grano nel suo granaio; ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile” (Lc.3:17). Questo avverrà nel giorno dell’ira di Dio, quando Gesù con la spada della Parola colpirà tutte le nazioni “Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; egli governerà con uno scettro di ferro ed egli stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente” (Ap.19:15). Inizierà quindi, il regno millenario con Gesù, che governerà tutte le nazioni del mondo con uno scettro di ferro, perché Egli è il RE dei RE e il SIGNORE dei SIGNORI (Ap.19:16).

Non guardiamo indietro, “Nessuno che ha messo la mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio” (Lc.9:62), ma dirigiamo il nostro sguardo verso il nostro Signore, Gesù Cristo “tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede…” (Ebr.12:2), l’unico che può salvarci dalle cose che stanno per accadere nel mondo: “Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ ira per mezzo di lui” (Rom.5:9). Molte saranno le tragedie che accadranno purtroppo in tutto il mondo, ma a partire da quest’anno esse aumenteranno, affinché si prepari la grande guerra, nord contro il sud, descritta dal profeta Daniele (11:13-19). Questa guerra precederà di poco la venuta e il dominio dell’uomo spregevole, empio e iniquo (Dan.11:21; 2Tes.2:8-9), che regnerà attraverso la potenza di Satana. L’anticristo sarà il suo aiutante, che sedurrà il mondo con segni e prodigi falsi, imitando Gesù, perché tutti adorino la prima bestia (l’uomo, che riceverà il regno e grande autorità da satana, Ap.13:2), autore della ricostituzione del vecchio Impero Romano caduto (ferito). Per questo faranno un’immagine, dandogli uno spirito per parlare, così tutti lo dovranno adorare, piccoli e grandi; chi non l’adorerà, sarà messo a morte (Ap.13:11-15). Inoltre imporrà a tutti anche un marchio, contenente il nome della bestia (l’uomo, che riceverà il regno) o il numero del suo nome. “Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d’uomo; e il suo numero è 666” (Ap.13:18), tre volte sei, ovvero tre volte uomo: il primo uomo è indicato in satana, che guiderà la mente umana; il secondo sarà l’uomo, che riceverà regno e autorità da satana e il terzo sarà l’anticristo, che imiterà il Messia, facendo miracoli e opere false.

Gesù vuole salvarti dall’ira di Dio, che presto si spanderà sul mondo intero e, tutti quelli che hanno preferito la menzogna alla verità, saranno dati nelle mani del dragone (Satana), che li sedurrà e perciò regnerà su di loro per 1260 giorni, uccidendo, devastando e distruggendo chi vuole. La legge che Satana adotterà durante il suo regno sarà: “Se uno conduce in cattività, andrà in cattività; se uno uccide con la spada, deve essere ucciso con la spada. Qui è la costanza e la fede dei santi” (Ap.13:10).

I santi del residuo del popolo di Dio avranno fede e costanza, perché riconosceranno la menzogna, non adoreranno la bestia, non prenderanno il suo marchio e saranno per questo uccisi: “Quelli che hanno sapienza fra il popolo ne istruiranno molti, ma per un po’ di tempo cadranno per la spada, il fuoco, l’esilio e il saccheggio” (Dan.11:33). Tutta la profezia di Daniele si riferisce esclusivamente al popolo ebreo e non ai gentili, appartenenti agli altri popoli. I regni dei gentili sono indicati attraverso le quattro bestie, che rappresentano quattro regni più significativi, dal Babilonese, alla Media-Persia, all’Impero Romano, alla cui caduta si formò il sistema religioso della quarta bestia (Dan.7:7).

A tutti i santi, appartenenti alla chiesa di Cristo, chiamata sposa, perché resterà in eterno con Gesù e lo seguirà ovunque Egli andrà, è rivolta un’esortazione: “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo” (Lc.21:36). Non facciamoci coinvolgere dal male, che accade intorno a noi, perciò rivestiamoci della sapienza, che viene dall’alto, preghiamo per gli infedeli e, secondo le possibilità che Dio ci offre, annunciamo gratuitamente la salvezza, che noi abbiamo ricevuto per Grazia, affinché Dio apra gli occhi dei ciechi spirituali e risplenda la Luce anche su di loro. I tempi della Grazia stanno per concludersi e la profezia annuncia che gli impuri si contamineranno di più e gli empi saranno più malvagi e ingiusti, perché dovranno colmare la misura del peccato. Essi allora saranno consegnati nelle mani del grande devastatore (Is.54:16), che è Satana e ogni profezia si adempierà (1Tes.2:16; Dan.8:23; 9:27).

Per il mondo, che oggi preferisce le tenebre alla luce, non ci sarà scampo, “Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie” (Gv.3:19).

Chi è ingiusto sia ingiusto ancora; chi è contaminato si contamini ancora; e chi è giusto pratichi ancora la giustizia e chi è santo si santifichi ancora” (Ap.22:11). Per tutti i santi che camminano in giustizia e verità, occorre maggior santificazione fino a quando Gesù tornerà nelle nuvole per accoglierci con Lui in eterno; allora dove il Signore sarà, noi saremo, perché le promesse di Gesù sono Vere, sicure, affidabili e certe: “E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Gv.14:3).

 I tempi odierni sono molto difficili per quelli che desiderano camminare in fedeltà a Dio, perché numerose sono le prove e gli ostacoli che cercheranno di distogliere il nostro sguardo da Cristo, ma noi sappiamo che non siamo soli, perché Gesù è con noi fino alla fine, come dichiarato agli apostoli, prima della sua ascensione: “…Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” (Mt.28:20). Sii fedele alla Parola di Dio, continua a credere e aver fiducia nel Signore e nelle sue promesse, perché “chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Mt.24:13).