Credere a Dio o alla scienza umana.

Molti credenti, che si definiscono cristiani, vogliono usare contemporaneamente entrambe le conoscenze umane e divine, ma questo è possibile? Assolutamente no! Perché sono opposte come principio, come evidenzia la seguente esortazione: “O Timoteo, custodisci il deposito che ti è stato affidato, evitando i discorsi vani e profani e le argomentazioni contrastanti di quella che è falsamente chiamata scienza” (1Tmt.6:20).

Il mondo e quindi la scienza si fonda su osservazioni della materia, sperimentazioni di laboratorio, analisi razionali e rifiuta ogni principio dottrinale derivante dalla fede, non comprensibile e non valutabile secondo i ragionamenti e le conoscenze umane, perché non ammettono l’esistenza di Dio e quindi non lo riconoscono come Creatore e Signore (Rom.1:21). Alla fine, questa scienza sarà annullata, come infatti sta scritto: “Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l’intelligenza degli intelligenti” (1Cor.1:19).

La dottrina vera di Dio è invece fondata su principi di fede cristiana, come Gesù ce l’ha rivelata e dimostrata come certa, sicura, affidabile ed eterna attraverso la sua vita con prodigi, miracoli e testimoniata anche dai suoi apostoli, fino ad oggi.

Da tener presente che tutto quello che la mente umana riconosce utile e conveniente porta invece alla morte eterna (distacco definitivo da Dio), perché: “…ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace” (Rom.8:6).

L’uomo cerca da sempre l’immortalità e, in ogni caso, come poter vivere di più su questa terra. Infatti, la scienza ogni giorno studia e sperimenta nuovi criteri scientifici, cure per guarire da malattie gravi e medicine per prolungare e migliorare l’esistenza su questa terra, senza preoccuparsi affatto dell’anima e della vita futura, che è eterna, quando allora: “Il suo fiato se ne va, ed egli ritorna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi progetti” (Sal.146:4).

L’uomo carnale non sa che non può “…aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita?” (Mt.6:27; Ecl.8:8), perché ha “…l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore” (Ef.4:18). Gli increduli si sottopongono a dei trapianti di organi, mettendo la loro fiducia nell’uomo e non in Dio, ma non sanno però di aver perso così la vita eterna (Mt.16:25).

La speranza dell’essere umano è solo quella di restare più tempo possibile su questa terra, credendo di vivere di più per compiere i propri progetti. Per questo, la scienza trova più sostenitori nelle sue ricerche per allungare e migliorare la qualità della vita, mentre invece la sta perdendo, perché crede che non arrivino mai tremende sofferenze o la morte improvvisa e che oltre l’esistenza terrena non ci sia più vita, ma “Questa non è la saggezza che scende dall’alto; ma è terrena, animale e diabolica” (Gcm.3:15).

A differenza, l’intelligenza spirituale riconosce che Dio ha il controllo di ogni cosa e ha in mano la vita di tutti gli esseri umani, perché Dio ha stabilito i giorni della nostra vita, quando ancora non esistevamo, come il salmista afferma che: “I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora” (Sal.139:16).

Tutto è già scritto nel libro di Dio. L’uomo non ha alcun potere sulla vita e sulla morte. Egli crede di modificare tutto, ma non conosce che Dio sta permettendo questo, affinché l’uomo giunga al colmo del peccato, perché “…quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall’aspetto feroce, ed esperto in intrighi” (Dan.8:23), che dirigerà il mondo. Questo re è il figlio della perdizione, “…colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando sé stesso come Dio” (2Tes.2:4). Alla fine del suo regno verrà annientato dal soffio di Gesù (dalla Parola). Allora tutta la scienza umana terminerà e sarà impotente per salvare le anime che saranno gettate nella geenna del fuoco, che arde con zolfo (Ap.10:15).

Cerca invece la sapienza spirituale con tutto il tuo spirito, anima e corpo. Concentrati su quello che ci hanno insegnato gli apostoli di Cristo e ”Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa” (2Tmt.2:7), perché: “…egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d’intelligenza” (Ef.1:8). Chi è fedele, ascolta la parola di Dio, la mette in pratica e non si rivolge alla scienza umana per conoscere e sopravvivere al suo domani. Egli crede e spera con fede solo nelle Sacre promesse, rivelate da Dio tramite i suoi profeti ed apostoli.

Riconosciamo quindi che Dio annullerà la sapienza umana, come afferma l’apostolo: “Dov’è il sapiente? Dov’è lo scriba? Dov’è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo?” (1Cor.1:20). A noi, santi e fedeli, non è stata riservata la sapienza umana, affinché potessimo confidare “…sulla potenza di Dio” (1Cor.2:5), perciò rafforziamo la nostra fede su Dio, fino alla fine, perché non  saremo delusi.