L’Angelo dell’Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera” (Slm.34:7).

Il dieci Aprile, approfittando che mio marito aveva dei giorni di riposo dal lavoro, decidemmo di fare una passeggiata sul lungomare. Salimmo in auto e chiesi a mio marito quale strada intendeva percorrere. Egli mi indicò il percorso più scorrevole, transitando dalla via statale. A quell’indicazione avvertii subito una forte sensazione di opposizione, come se qualcosa o qualcuno mi raccomandasse di non passare per quel tratto, perché era molto pericoloso. Nello stesso momento, come in una visione, percepii nei dettagli il luogo rischioso, a conferma dell’avvertimento. Era un viale alberato da ambo le parti dove, in prossimità di una doppia curva, intersecava a destra con un’altra strada sterrata, finendo poi in una rotatoria per l’inizio di una extraurbana primaria. Conoscevo quel posto per esserci passata molte volte, ma non ricordavo bene i particolari, per non averci mai fatto molta attenzione.

Le sensazioni piano, piano si facevano sempre più forti e chiesi a mio marito di non fare quella strada, ma lui non prese in considerazione la cosa e nel frattempo andammo a prendere un caffè. Uscimmo dal Bar, risalimmo in macchina e io ero molto preoccupata, per cui gli proposi l’alternativa di fare l’Autostrada, anziché la strada statale, ma lui mi confermò la sua stessa idea, perché più corta. Io iniziai così a stare veramente male, perché sentivo una forte opposizione da parte di mio marito e allora gli dissi: -bene, fai come vuoi, ma io sono certa che Dio vuole liberarci da un incidente, perché io sento una forte necessità di non passare per quella strada-, spiegandogli anche in che luogo io avvertivo il pericolo. A quella mia osservazione, lui cambiò subito parere, prendendo sul serio le mie indicazioni e così fu, arrivando a destinazione. Al ritorno, mi chiese quale strada preferissi, io gli risposi qualsiasi, perché l’impedimento lo avevo avvertito solo alla partenza, non al ritorno. Così imboccammo la statale e proprio nel punto esatto, dove mi era stato mostrato il pericolo, esisteva una curva col divieto di sorpasso, quando un’auto a tutta velocità ci affiancò sorpassandoci e rientrando bruscamente ci strinse, perché in senso contrario sopraggiungeva un’altra auto.

Mio marito evitò l’impatto, frenando e portandosi il più possibile vicino al margine destro della strada. A quella manovra, ringraziai Dio e mi resi conto che, se ritornando e non avendo avvertito alcuna sensazione, avevamo evitato un rischio, cosa potevamo subire all’andata proprio in quel punto pericoloso. Della mia riflessione, ne feci presente a mio marito, ammonendolo di non aver creduto alle mie indicazioni e Dio gli mostrò che quello da me sentito, era la verità e non una mia sensazione da dubitarne.

Sono certa che non sarebbe andata così bene la passeggiata, se io non avessi detto alcuna cosa a mio marito e avessi tenuto per me quella sensazione, credendo che era veramente una mia impressione e niente di più. Avrei creduto ad essa solo quando sarebbe accaduta, quando era ormai troppo tardi. Ammetto che molte volte, non ho dato ascolto a forti sensazioni, che indicavano cose molto precise e, quando si sono avverate, solo allora ho capito e creduto.

Noi sappiamo che Dio ci ama grandemente e che il suo angelo è accampato intorno a coloro che lo temono, perciò dobbiamo ascoltare la sua voce e ubbidire, perché Dio non ci parla attraverso la mente, ma al cuore, ovvero tramite il nostro spirito, dove Egli comunica con noi. Sappiamo anche che il dubbio procede da Satana, a cui dobbiamo rinunciare, opponendoci con la fede. E’ indispensabile saper discernere da chi procedono e da dove provengono i sentimenti o sensazioni se da noi stessi o da Dio.

Siamo stati salvati da un grave incidente, ma non per merito nostro, ma perché viviamo in Cristo e per la sua immensa misericordia, noi siamo protetti. Dio non permetterà che i suoi figli subiscano gli attacchi di Satana, ma li libera con la sua potente mano. Solo confidiamo in Lui, avendo timore, perché: “Nel timore dell’Eterno c’è una grande sicurezza, e i suoi figli avranno un luogo di rifugio” (Prv.14:26).