Titolo derivato dal Salmo 91: ”Chi dimora al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente”.

Il significato del salmo novantuno è profetico ed è riferito all’evento dell’ultima settimana (sette anni) delle settanta rivelate a Daniele (Dan.9:24-27), prima del millennio di pace.

Dio ha sempre parole di grande esortazione per tutti quelli che credono in Lui, amandolo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente (Mt.22:37). Quando avverrà la fine dell’era presente, il credente godrà per l’eternità della pace nella comunione col Signore: “… chi entra nel riposo di Lui si riposa anch’egli dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue” (Ebr.4:10).

Dio mi rivelò l’origine del titolo circa un decennio fa, quando una notte mi svegliai e mi misi a pregare, come spesso facevo, perché desideravo avere una comunione intima e sentire forte la presenza del Signore. Mentre pregavo, all´improvviso sentii una voce dentro me molto chiara, che mi rivolse le seguenti: “Chi dimora al riparo dell´Altissimo, riposa all´ombra dell´Onnipotente“. Subito non capii la motivazione, ma continuando a pregare, di nuovo la stessa voce mi disse chiaramente che esso doveva essere il titolo del sito.

Questa rivelazione fu la conferma che qualche anno prima era nato in me e in mio marito, il desiderio di realizzare un sito comprendente studi, messaggi, testimonianze e altro con lo scopo principale di far conoscere e diffondere la verità della Parola di Dio, per chiunque voglia apprendere, approfondire e far proprie le eterne promesse di salvezza. Riflettendoci, comprendemmo che quel desiderio non proveniva dal nostro interesse, ma Dio aveva messo in noi la Sua volontà.

Motivazione.

È necessario che tutte le genti siano evangelizzate, che conoscano tutte la verità e siano salvate (1Tmt.2:4), perché dovrà arrivare la fine, come Gesù afferma: ”E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine” (Mt.24:14;Ap.16:15). L’attuale periodo della Grazia terminerà; infatti, questa epoca rappresenta e rispecchia le stesse condizioni dell’ultima lettera alla chiesa di Laodicea, descritta in Apocalisse. Oggi è tempo di ravvedersi e di accettare Gesù come Salvatore, “… Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori” (Ebr.4:7) e “In nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini per mezzo del quale dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12). Presto Egli verrà sulle nuvole per raccogliere i suoi eletti e quindi rapirà la sua Chiesa santa e fedele, perché Dio: “… ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13).

Dopo molte preghiere e un desiderio profondo di conoscere il significato di tutte le profezie nella Sacra Scrittura, Dio me le rivelò, mettendo in me la voglia di scrivere quello che sentivo. Questo mi sembrava strano fino a quel giorno quando presi la Bibbia per leggerla e aprendola a caso mi si presentò la parabola dell’amministratore infedele in Lc.16. A quel punto sentii una voce chiara, che sollecitava più volte a scrivere, insieme alla sensazione di spiegare quel passo. Sul tavolo, posi davanti a me la Bibbia, presi dei fogli di carta e, avendo in mano la penna, ero pronta e quindi pregai e poi iniziai a leggere i versi, ma non li riuscivo a comprendere. Tutto mi appariva misterioso come sempre, allora pregando ancora, piansi e gridai forte con tutto il mio cuore a Dio, chiedendo cosa scrivere, se io non riuscivo a capire. La voce sommessa nuovamente mi ordinò: scrivi! Ubbidii subito e fu così che, quando cominciai a scrivere, con le lacrime agli occhi, la gioia fu infinita, perché iniziai a intendere. I miei occhi, come se fossero prima velati, furono aperti e capii il messaggio contenuto nel brano.

Stessa procedura per tutte le profezie. Questa meravigliosa conoscenza la voglio mettere a disposizione di chiunque crede, perché possa riconoscere la grandezza del nostro Dio ed essere utile ad aumentare la propria fede e il timore di Dio, perché è Scritto che ogni dono sia per l’edificazione dei figli di Dio (1Cor.14:12).

Riflessione.

Gesù tornerà a prendere la sua sposa, i suoi fedeli, prima che il mondo sia dato nelle mani di Satana, l’empio (2Tes.2:8), il devastatore (Isaia 54:16) e l’uomo spregevole (Dan.11:21) e prima che l´ira di Dio si riversi sulla terra per punire l´empio. Il periodo della Grazia sarà chiuso con il periodo della chiesa di Laodicea, indicato dal libro e dai sette sigilli, che solo Gesù può aprire (Ap.5:5).

Siamo vicini alla fine dei tempi, la fede di molti si sta raffreddando, gli amministratori della Parola si sono inorgogliti, perché dichiarano: “Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla…” (Ap.3:17).

Satana è all´opera, perché sa che presto i credenti, appartenenti alla Chiesa di Cristo, la Sposa, saranno tolti dalla terra e perciò si affatica molto per cercare di divorarne più che può (1Pt.5:8). Dio perciò ci fornisce un utile e prezioso consiglio: quello di comprare dell´oro raffinato col fuoco per arricchirci (la Parola di Dio), di indossare delle vesti bianche per coprirci (conoscere e mettere in pratica la Verità facendo opere di giustizia Ap.19:8) e di essere ripieni dello Spirito Santo, che è il buon collirio che toglie il velo dai nostri occhi. Satana s’ingegna a sporcare gli occhi di quei creduloni, che non sanno distinguere la verità dalla menzogna, perché offuscati dall’orgoglio e non vedano bene. Se mettessimo la nostra vita sotto la guida dello Spirito Santo, potremmo accorgerci dell´eventuale nostro misero stato e quindi ravvederci, chiedendo perdono e aiuto.

Proclamiamo perciò all´Eterno: “Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido“. Certo Egli ci libererà dal laccio dell´uccellatore e dalla peste mortifera, ossia da ogni preoccupazione, insidia e male.

Tutti quelli che hanno accettato Gesù come proprio Salvatore, mettendo in pratica la sua Parola e i suoi insegnamenti e che conpongono la Sposa di Cristo, saranno rapiti e preservati nei cieli, mentre l’ira di Dio si abbatterà sulla terra su tutti i sedotti dalla menzogna, cioè gli empi. Essi prenderanno il marchio della bestia, durante la grande tribolazione, che è il regno satanico. Gesù afferma, in analogia, che chiunque gli apre la porta del cuore: “… entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Ap.3:20), vale a dire che Gesù sarà con noi fino alla fine (Mt.28:20). Infatti, la cena è l’ultimo pasto della giornata, che la famiglia fa insieme, prima che giunga la notte. Gesù quindi cenerà con noi, aiutandoci a sopportare tutte le malvagità e la corruzione, che è intorno a noi, prima che vengano le tenebre, quando non ci sarà più salvezza per i gentili, perché il periodo della Grazia sarà terminato.

Dio ci esorta a proseguire il cammino di santità con perseveranza nella fede, verso la gloria del suo regno e di riporre pienamente nel Signore il nostro amore, perché Egli è degno della lode, della gloria e dell’onore.

In Gesù siamo vincitori e saremo ritenuti degni di sedere sul suo trono, come egli ha vinto e si è seduto sul trono del Padre suo (Ap.3:21).

Il premio è riservato solo per chi vince, quindi coraggio, facciamo dell´Altissimo il nostro riparo in ogni occasione.

Dio ha posto questo messaggio nel mio cuore e credo fermamente che può essere utile a molti, che sono diventati tiepidi in questi ultimi giorni. Per questo motivo vi sollecito con tutto l´amore, del quale Dio ci ama, a cercare la guida dello Spirito Santo per essere ripieni e non mostrare la nudità nel camminare per la carnalità, ma riacquistando quel caldo fervore dell´entusiasmo nel servire Dio, che è chiamato “primo amore” (Ap.2:4), colmi di ricchezze spirituali, indossando una veste bianca, pura e con occhi limpidi, senza veli, guardarci dentro e guardare il bisogno dell´amore altrui, fissando sempre lo sguardo sul nostro Signore Gesù, Cristo.

Perciò “Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, fortificatevi” (1Cor.16:13) ed ancora ripeto: “Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà” (Mt.24:42), per essere pronti alla sua chiamata.