Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: -Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini “(Atti 5:29).

Se una donna si trucca, lo fa forse per apparire più bella e attraente e per chi? Molte giustificano che si truccano per il marito, ma mentono. Sono certa che i mariti le amerebbero ugualmente, perché al mattino quando la moglie si alza o alla sera quando va a letto, la vede al naturale ed è senza dubbio desiderabile.

Per quale motivo, allora, si maschera e vuole sembrare diversa da ciò che è.         E’ per nascondere difetti o, peggio, perché non gli piace il corpo che Dio gli ha dato?

Il dizionario indica il significato di trucco come: -espediente, artificio, inganno che altera l’aspetto delle cose e fa vedere quello che non c’è-. Tutte le astuzie, gli stratagemmi e gli inganni provengono da Satana, perché è lui che mostra sempre quello che non c’è, con inganno, o nasconde abilmente la realtà.

La Parola di Dio esclude e smaschera invece ogni imbroglio, trappola e inganno del peccato (2Tes.2:10), rivelando e insegnando la pura e semplice verità.

Qualcuno potrebbe affermare che se una si trucca non commette peccato, ma mostrarsi come tu non sei, è inganno sia a te stessa che agli altri. Bisogna sempre riflettere sempre sul motivo delle nostre azioni, perché sicuramente influenza chi ci è vicino ed inoltre chiedersi se il nostro comportamento è gradito al Signore o degno della nostra vocazione in testimonianza agli altri, ma soprattutto se a Lui diamo gloria.

Ricorda che il nemico sta sempre in agguato, lui sa e vede ciò che tu desideri dal nostro atteggiamento e te lo presenta su di un piatto d’argento, piacevole e seducente, affinché noi ingenuamente lo prendiamo, come se derivasse da una propria voglia. Le credenti non devono assolutamente assomigliare o imitare quelle donne  infedeli, che usano trucco e anche abbigliamento indecente o provocante da attirare l’attenzione ed essere corteggiate o sentirsi belle, interessanti e desiderabili.

La donna deve invece essere santa, adornarsi sobriamente, avere un contegno giusto, equilibrato in ogni situazione, mostrando semplicità di cuore e saggezza. Essere una brava moglie, sottomessa al marito, madre attenta all’educazione dei figli, essere di esempio e istruire quelle giovani. “Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d’oro o indossare belle vesti, ma l’essere nascosto nel cuore con un’incorrotta purezza di uno spirito mansueto e pacifico, che è di gran valore davanti a Dio. Così si adornavano una volta le sante donne che speravano in Dio…” (1Ptr.3:3-5), sapendo che tutto è vano: “La grazia è fallace e la bellezza è vana, ma la donna che teme l’Eterno, quella sarà lodata” (Prv.31:30). Vestirsi e ornarsi quindi di opere degne di ravvedimento, in castità e purezza di animo, avendo timore di Dio per piacerGli.

Le donne sono convinte che mascherandosi piacciono agli uomini, ma si sono chieste se piacciono e sono gradite da Dio? Adorniamoci perciò di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà (1Tmt.2:10)

Dio ci conosce perfettamente e non possiamo nasconderci dietro una maschera o addirittura ingannarlo: “Non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina, quello pure raccoglierà” (Gal.6:7), i nostri atteggiamenti sono ben conosciuti da Dio, a differenza dell’uomo.

Voi, che vi dichiarate credenti, non sottovalutate la Grazia che vi è stata concessa e non barattatela per un trucco ingannevole, perché se mi trucco per apparire più bella agli occhi degli uomini, mi rendo certamente deforme agli occhi di Dio “…perché ciò che è eccelso tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio” (Lc.16:15). Se non ci ravvediamo: “…avverrà che invece di profumo vi sarà marciume, invece della cintura una corda, invece di riccioli calvizie, invece di una veste costosa un sacco stretto, un marchio di fuoco invece di bellezza” (Is.3:24).

Vale molto di più tenere il nostro corpo puro, in santità, con una condotta casta e con decoro, anziché apparire come non siamo e “il vostro ornamento non sia quello esteriore; intrecciare i capelli, portare gioielli d’oro o indossare belle vesti” (1Ptr.3:3), perché “Non sapete voi che il vostro corpo è il tempo dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio” (1Cor.6:19,20) “anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in schiavitù” (1Cor.9:27).

Non soddisfare i desideri della nostra carne, ma renderla sottomessa al nostro spirito, affinché lo Spirito Santo operi in noi. Dio precisa: “Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola” (Is.66:2). Lascia il mondo e tutto quello che ti offre e acquista dell’oro raffinato col fuoco (la Parola di Dio, Sal.12:6) per diventare ricca (Ap.3:18). Togli perciò dalla tua faccia ogni specie di pittura e indossa vesti bianche e pure: ”…affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo“ (Fil.1:10), “…e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo” (1Tes.5:23).

Dio ci ha dato un corpo perfetto, non abbiamo bisogno di modificarlo, né abbellirlo, ma vivendo in esso, provvediamo ai suoi bisogni per mantenerlo pulito, sano, forte, sapendo che: “Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Fil.4:19).

Molti pensano che Dio guarda solo il cuore e non l’esterno, ma non è così, perché quello che è dentro, viene inevitabilmente messo fuori. Infatti, i nostri pensieri, desideri e sentimenti vengono poi espressi, attraverso le parole e le nostre azioni, perché “L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l’uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall’abbondanza del cuore” (Lc.6:45).

Per le figlie di Dio non deve esistere il trucco, perché è un artificio ingannevole. E’ come rivestire e adornarsi con qualcosa che è già bello e naturale. Dio ci vuole semplici, dignitose, pulite e senza macchia alcuna di iniquità e nemmeno nel nostro corpo, senza tatuaggi, piercing e né ornamenti come collane, anelli, orecchini, fermagli anche nei capelli intrecciati, braccialetti alle cavigliere come usavano le donne ebraiche per farli tintinnare, mentre camminavano, attirando l’attenzione e apparire seducenti. Da osservare che il loro abbigliamento singolare fu contestato da Dio: “L’Eterno dice ancora: -Poiché le figlie di Sion sono altezzose e procedono con il collo teso e con sguardi provocanti, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli ai loro piedi, il Signore colpirà con la scabbia la sommità del capo delle figlie di Sion, e l’Eterno metterà a nudo le loro vergogne-. In quel giorno il Signore toglierà l’ornamento degli anelli alle caviglie, i cappellini e le lunette, gli orecchini, ii braccialetti e i veli, ii turbanti le catenine ai piedi, le cinture, i vasetti di profumo e gli amuleti, gli anelli, i gioielli al naso, gli abiti da festa, le mantelline, gli scialli e le borsette, gli specchi, le camicette, i cappucci e le vestaglie” (Is.3:16-23).

Se allora il Signore riprese il loro vano modo di fare, anche adesso sarà disgustato delle stesse cose di quel tempo. Niente è cambiato, è soltanto mutata la forma, non il contenuto: “Quello che è stato è quel che sarà; quello che è stato fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole. C’è qualcosa di cui si possa dire: -Guarda, questo è nuovo? Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto” (Ecl.1:9,10), come il Signore è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebr.13:8), perciò riflettete e riconsiderate il vostro atteggiamento, se volete piacere al Signore con tutto il vostro essere.

Non esiste quindi motivo alcuno di mascherare difetti o imperfezioni o far evidenziare parti migliori con artifici, per essere belle. La bellezza cambia con l’età e per questo i parametri che la definiscono come tale sono altri, non fisici, ma molto più pregiati, quali le virtù come la bontà, sincerità, timore, moralità, amore.

Un modello di semplicità, genuinità e di umiltà lo troviamo nelle nostre nonne, che della fedeltà a Dio, naturalezza, spontaneità, originalità e franchezza hanno fatto il loro stile di vita, insegnandolo con il loro esempio alle generazioni future, che purtroppo hanno progressivamente abbandonato, sostituendolo con altri valori moderni e inutili.

Non sporchiamo perciò il nostro corpo con ciò che altera la sua bellezza esteriore e interiore, ma manteniamolo efficiente, puro, sano e perfetto come il Signore ce lo ha dato, senza metterci in mostra, altrimenti ne subiremo le conseguenze.

Testimonio che:

Anche io mi sono truccata quando il mio cuore era vuoto, senza la conoscenza di Dio, ma quando il Signore ha aperto i miei occhi sulla verità della sua Parola, la mia vita è cambiata, perché Gesù e venuto a dimorare in me e io vivo per Cristo, dimorando in Lui.

Non sento alcun bisogno di piacere a nessuno, neanche a mio marito, perché se Dio ci ha uniti, allora dobbiamo piacere al Signore. Abbiamo accettato la sua Grazia ed è entrato nella nostra vita totalmente; Egli dunque è la ragione della mia vita.

La mia faccia, in particolare, deve rispecchiare quello che ho nel cuore, perciò non la dipingo, perché la bellezza interiore (anima) vale più di quella esteriore, che finisce nella polvere, ma quella interiore è eterna sia nel bene che nel male.

Ho quindi preferito tendere il mio orecchio alla sapienza, inclinare il mio cuore alla prudenza, chiedere l’intelligenza e chiamare la saggezza, ricercarla come l’argento e scavare per trovare i tesori, allora ho compreso il timore del Signore e ho trovato la scienza di Dio, ”…perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza. Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine” (Prv.2:1-7).