Tutti gli esseri umani di questo mondo corrono verso una meta, prefiggendosi uno scopo materiale. Infatti, chi cerca gloria, fama, potere, ricchezze, benessere o divertimento, ma pochi sono invece quelli che hanno sapienza e cercano solo le promesse divine future.

Gesù avvertì che molti camminano in una strada larga e spaziosa, facile da percorrere, ma: “…che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa” (Mt.7:13). L’uomo desidera avere il libero arbitrio, ovvero di essere libero di agire secondo i suoi desideri e molti sono convinti della loro indipendenza nelle decisioni, quando invece sono manipolati.

Notiamo come l’apostolo Paolo, in similitudine, differenzia gli empi destinati alla perdizione dai giusti a vita eterna, come due specie di vasi, “In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile” (2Tmt.2:20). La casa rappresenta questo mondo, dove vivono sia i figli di Dio, destinati alla salvezza eterna (Mt.5:9; Gv.1:12) e sia i figli del diavolo, così definiti da Gesù “Voi siete figli del diavolo …” (Gv.8:44; Mt.13:38).

La generazione perversa (Mt.17:17, At.2:4) è destinata alla perdizione e sono indicati nella parabola da Gesù anche come zizzania, che cresce insieme al grano fino alla mietitura, ovvero fino alla fine di questa generazione perversa. Lo scopo di Satana è quello di imbrogliare e quale miglior inganno è convincere l’uomo della sua indipendenza.

Nella sua grande sapienza, Salomone affermò che: “Infatti, per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell’uomo ricade gravemente su chi lo fa. Questi ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà? Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua morte, né c’è scampo dalla lotta; l’iniquità non salva colui che la compie” (Ecl.8:6,8).

L’epidemia ci ha insegnato e nessuno ha imparato dagli eventi che l’uomo è impotente e vano è il soccorso dello scienziato, perché incapace e confuso nel prendere opportuni provvedimenti per limitare o bloccare le conseguenze. Abbiamo assistito anche alla corsa per preparare un vaccino e alla sua generale somministrazione imposta come unico rimedio di salvezza dalla possibile morte.

Non è così per i veri credenti, perché sanno che la loro vita dipende solo dal loro Creatore e che la loro morte è preziosa per Dio. Il tranello del maligno è quello di far confidare solo nell’uomo, escludendo Dio, che ha dichiarato: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore!” (Ger.17:36). Chi confida nell’uomo, si allontana da Dio, perdendo così ogni speranza di vita eterna. Il diavolo compie il suo lavoro con soddisfazione, sapendo che il suo piano non fallirà con coloro che camminano per la strada larga, ignari di quello che accadrà.

Chi può fare ciò che vuole è Dio, “Ma egli non ha uguali, e chi mai può farlo cambiare? Ciò che egli vuole, lo fa” (Giob.23:13), “L’Eterno fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli abissi” (Sal.135:6; 115:3), “Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: -Che fai?-. Chi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio” (Ecl.8:4-5).

Il giusto e il saggio, avendo lo Spirito di Dio, sanno dove vanno, come l’apostolo dichiara: “…so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno” (2Tmt.1:12).

Chi osserva i comandamenti di Dio, conosce anche la sua volontà, perciò non gli è occulto il tempo, né il giudizio e conosce pure come “Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c’è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: -Che fai?-“ (Dan.4:35).

Nessun uomo, che s’innalza e non riconosce che tutto proviene da Dio, resterà impunito, come accadde al re Nabucodonosor, che s’innalzò dicendo: “Non è questa la grande Babilonia che io ho costruito come reggia per la gloria della mia maestà, con la forza della mia potenza?” (Dan.4:27). Le parole erano sempre nella sua bocca, quando una voce dal cielo gli comunicò quello che il profeta Daniele gli aveva predetto “…regno ti è tolto!  Sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d’erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu riconosca che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole” (Dan.4:28,29).

Alla fine dei sette tempi, egli riconobbe che: “Tutti gli abitanti della terra sono, davanti a lui, come un nulla; egli dispone come gli piace delle schiere del cielo e degli abitanti della terra. Nessuno può fermargli la mano e dirgli: Che cosa fai?  (Dan.4:32).

Dio comanda ogni cosa e nulla avviene senza il suo volere, come nessuno può fermare il suo disegno, sia in bene che in male. Infatti, Egli conferma: “Sono io che dò la morte e faccio vivere; io percuoto e io guarisco e nessuno può liberare dalla mia mano” (Deut.32:39), “…Dalla bocca dell’Altissimo non procedono forse le sventure e il bene?“ (Lam.3:38).

Ravvediamoci e torniamo all’Altissimo, che è sovrano su ogni nostro pensiero, perché ancor prima che noi lo meditiamo o lo invochiamo, Egli già lo conosce. Non facciamo come il mondo, che corre dietro agli eventi e alle scoperte della scienza, solo per arricchirsi.

Dio offre gratuitamente la soluzione, perciò: “Non confidate nei principi né in alcun figlio d’uomo, che non può salvare. Quando il suo spirito se ne va, egli ritorna alla terra, e in quello stesso giorno i suoi progetti periscono. Beato colui che ha il Dio di Giacobbe per suo aiuto, la cui speranza è nell’Eterno, il suo DIO, che ha fatto i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, che serba la fedeltà in eterno, che rende giustizia agli oppressi e dà il cibo agli affamati. L’Eterno libera i prigionieri.  L’Eterno apre gli occhi ai ciechi, l’Eterno rialza quelli che sono abbattuti, l’Eterno ama i giusti. L’Eterno protegge i forestieri, soccorre l’orfano e la vedova, ma sovverte la via degli empi. L’Eterno regna per sempre, il tuo DIO, o Sion, per ogni età. Alleluia” (Sal.146:3-10).

Il nostro Dio è quello che sostiene il debole, è con gli umili e innalza colui che Lo teme, perciò confida in Dio e allora non temerai alcun male.