Impariamo ad essere guidati dallo Spirito, affinché tutte le Scritture ci verranno rivelate. Questo studio è molto importante per coloro che, non comprendendo le profezie, ne falsificano il significato.

È scritto e preciso che Gesù venne per il suo popolo, in primo luogo per i Giudei. Infatti, Egli comandò ai suoi discepoli: “Non andate tra i gentili e non entrate in alcuna città dei Samaritani” (Mt.10:5), proibendo di rivolgersi anche ai Samaritani (Israele), perché “Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto” (Gv.1:11).

Gesù predicò per prima ai Giudei, perciò “Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l’ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta dalle sue iniquità” (At.3:10-26). Gli apostoli annunciarono la salvezza anche ad Israele, ma avvenne che, quando terminò il numero del residuo, che doveva essere salvato, “Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: -Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili-“ (At.13:46).

La venuta del Messia (il Cristo) è stata rivelata da tutti i profeti e dai salmisti, che “…si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosè, nei profeti e nei salmi” (Lc.24:44).

Egli venne in casa sua, cioè nella Giudea, perché Gesù discendeva dalla tribù di Giuda, come è indicato: “…il Leone della tribù di Giuda, la Radice di Davide…” (Ap.5.5).

Gesù si rivolse ai Giudei, anche quando profetizzò degli ultimi tempi, annunciando come il suo popolo doveva prepararsi. Infatti, negli ultimi sette anni, oppure nell’ultima settimana delle settanta per Israele (Dan.9:24), ci saranno in quel tempo due residui salvati, sempre appartenenti a tutte le 12 tribù. Un residuo entrerà nel nuovo millennio (Ap.12:6,14-16) e sarà protetto in un luogo sicuro, dove il dragone, che è Satana, non potrà arrivarci, mentre l’altro residuo sarà martire (Ap.13:7; 11:32-35). I martiri saranno tutti i santi del popolo di Dio, che sono anche indicati come stelle del cielo (Dan.8.10; Ap.12:4).

Vediamo come l’angelo avvertì Daniele degli avvenimenti, che avverranno al suo popolo, cioè Israele, durante la grande tribolazione: “…in quel tempo sarà salvato il tuo popolo (Israele), chiunque si troverà scritto nel libro” (Dan.12:1; Is.4:3), ovvero tutti i santi, il residuo di coloro che saranno salvati.

Isaia profetizzò come il residuo santo, che dovrà entrare nel millennio di pace, di giustizia e di santità, si salverà “Il mio popolo (Israele) abiterà in una dimora di pace, in abitazioni sicure e in quieti luoghi di riposo” (Is.32:18), “…Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura” (Zac.14:11).

L’ultima settimana delle settanta è dedicata alla salvezza del popolo di Dio, però per salvare la loro vita dovranno fuggire e correre verso il monte degli Ulivi. Gesù li aspetterà, aprendo per loro un passaggio tra il monte, come il profeta Zaccaria rivelò:  “In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l’altra metà verso il meridione. Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal” (Zac.14:4,5).

Fu profetizzato anche da Gesù, il quale rivelò ai suoi discepoli: “…chi legge comprenda, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato” (Mt.24:15-20). Tutto questo dovrà fare il residuo, che sarà portato al sicuro. Nessuno dovrà preoccuparsi di quello che lascerà, come tra loro ci saranno sicuramente delle donne incinte o che allatteranno bambini piccolissimi, perché dovranno scappare in fretta per poter salvare la loro vita, correndo verso la salvezza (il monte degli Ulivi), “E la donna (il residuo israelita) fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, perché vi sia nutrita durante mille duecentosessanta giorni” (Ap.12:6). Durante tutto il tempo della grande tribolazione, essi saranno nutriti direttamente da Dio, che manderà i suoi angeli a servirli.

Appena inizierà il suo regno, l’uomo indicato come bestia, per la sua grande ferocia con cui dominerà, armerà il suo esercito, proprio come fece il Faraone, quando Israele uscì dall’Egitto alla guida di Mosè, ma in quel tempo ci sarà Gesù alla loro guida.

Egli dividerà il monte, come Mosè aprì il mare e, quando il residuo sarà passato, allora il monte crollerà sopra tutto l’esercito dell’uomo bestia, seppellendolo, allo stesso modo di quando annegarono gli egiziani.

Tutto questo è rivelato, in analogia, dall’apostolo e profeta Giovanni (Ap.12:6, e 14-18). Il residuo che sarà salvato, in similitudine, è indicato come donna, mentre l’esercito guidato dall’uomo è indicato come fiume: “Ma la terra (il monte degli Ulivi) venne in soccorso alla donna (il residuo), aprendo una voragine e inghiottendo il fiume (l’esercito) che il drago (Satana) aveva vomitato (ordinato) dalla propria bocca” (Ap.12:16).

Ancora più chiara è la rivelazione di Mosè, quando egli profetizzò questi due avvenimenti simili “I carri del faraone e il suo esercito ha gettato nel mare e i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mare Rosso. Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra”.

Daniele rivelò pure ciò che Dio farà, durante la metà dell’ultima settimana (Dan.9.24). All’inizio del regno satanico, l’uomo guidato da Satana si adirerà molto contro il residuo che costudisce i comandamenti di Dio e la testimonianza di Gesù (Ap 12:18).  Essi saranno però salvati dalla destra di Dio, ovvero da Cristo Gesù, come fu già rivelato dal profeta Zaccaria (14:4) e dal profeta Giovanni (Ap.12:6-14,18).

Ancora Mosè, nel suo canto rivelò che: “Stendesti la destra: la terra li inghiottì. Guidasti con il tuo favore questo popolo che hai riscattato, lo conducesti con forza alla tua santa dimora (Sion)” (Es.15:4,5-12,13).

Tutto avverrà simile a quando Israele uscì dall’Egitto. Molti prodigi avverranno “E farò prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo” (At.2:19). Infatti, è rivelato che: “Vi sarà una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele il giorno che uscì dal paese d’Egitto” (Is.11:16). Dio mostrerà la sua potenza, come la dimostrò al Faraone dell’Egitto. Per Israele giungerà la vera liberazione, quando il residuo scelto entrerà nel millennio (Is.1:9) e diventerà una grande nazione, come il profeta Isaia rivelò: “Il più piccolo diventerà un migliaio, il minimo una nazione potente. Io, l’Eterno, affretterò le cose a suo tempo” (Is.60:22).