Contestare la Parola di Dio è peccato?

Già il significato di contestare rivela un rifiuto, un ribellarsi all’autore (Dio), negare l’autenticità, ovvero criticare, disapprovare e contrastare.

Questa parola è sicura e degna di essere accettata in ogni maniera” (1Tmt.4:9).

Dio disse ad Israele e parla ancora oggi a tutti noi, tramite la bocca del profeta Isaia: “Avete completamente capovolto le cose. È forse il vasaio considerato pari all’argilla? Può l’opera dire a chi l’ha fatta: -Non mi ha fatto lui-? O la cosa formata dire a chi l’ha formata: -Non ha intelligenza-?” (Is.29:16). Noi siamo l’argilla e Dio è il nostro formatore, possiamo noi contestare colui che ci ha creati? Assolutamente no! “Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?” (1Cor.10:22), “Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: -Perché mi hai fatto così?-“ (Rom.9:20).

Nessuno riconosce di essere solamente polvere, come fece “Allora Abrahamo riprese e disse: -Ecco, prendo l’ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere-“ (Gen.18:27).

I credenti sanno quale sia l’origine dell’uomo: “Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente” (Gen.2:7).

Dio non creò l’uomo con la sua Parola o Verbo, come invece fece per “I cieli furono fatti dalla parola del SIGNORE, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca” (Sal.33:6), così fece tutta la creazione, compreso gli animali.

L’Eterno formò l’uomo dalla polvere della terra, soffiandogli un alito di vita, così egli divenne un’anima vivente, vale a dire un’anima immortale. L’uomo fu quindi fatto dalle mani di Dio, che ne formò un corpo, il salmista riporta: “Le tue mani mi hanno fatto e formato; Dammi intelligenza e imparerò i tuoi comandamenti” (Sal.119:73).

Dio formò un corpo senza vita, ma col soffio del suo alito (lo spirito) nell’uomo, si formò l’anima: “Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell’Onnipotente mi dà la vita” (Giob.33:4).

Ogni persona, che viene al mondo è dotata di uno spirito, che serve per comunicare con il suo Creatore: “Lo spirito dell’uomo è la lampada dell’Eterno, che scruta tutti i più reconditi recessi del cuore” (Prv.20:27), “…Così dice l’Eterno che ha disteso i cieli, posto le fondamenta della terra e formato lo spirito dell’uomo dentro di lui” (Zac.12:1).

Al soffio dell’Onnipotente, si formò nell’uomo un anima, che è eterna. Le scritture profetiche paragonano l’anima, in similitudine, ad un verme che non muore “…vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di me; poiché il loro verme non morirà e il loro fuoco non si estinguerà, e saranno in orrore ad ogni carne” (Is.66:24; Mrc.9:44,46,48).

Il corpo, che Dio formò dalla polvere, tornerà alla polvere (Gen.3:19), come confermato: “Tu fai ritornare l’uomo in polvere e dici: -Ritornate, o figli degli uomini-“ (Sal.90:3). Alla fine del percorso terreno, il corpo dell’uomo ritornerà quello che era prima, cioè polvere, mentre lo spirito, che è il soffio di Dio, torna a Dio e l’anima darà conto di tutte le opere compiute, quando era nel corpo sia in bene che in male.

Come possiamo contestare il nostro Creatore, che ci ha formato dalla terra, come il vasaio modella il suo vaso, secondo come gli sembra meglio? “Ma il vaso che stava facendo con l’argilla si guastò nelle mani del vasaio. Così, cominciando da capo, egli fece con essa un altro vaso, come parve bene agli occhi del vasaio” (Ger.18:4) “-O casa d’Israele, non posso io fare con voi come ha fatto questo vasaio?-, dice l’Eterno. -Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così siete voi nelle mie mani, o casa d’Israele!-“ (Ger.18:6).

Non ha il vasaio autorità sull’argilla, per fare di una stessa pasta un vaso ad onore e un altro a disonore?” (Rom.9:21).

L’apostolo Paolo attesta che: “…per noi c’è un solo Dio, il Padre dal quale sono tutte le cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e noi esistiamo per mezzo di lui” (1Cor.8:6).

Dio è l’unico Creatore di tutte le cose, da Lui procede la vita, compreso noi, che crediamo in Lui, come afferma anche l’apostolo Giovanni “E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo…” (1Gv.5:20).

Esiste anche un solo Signore (1Cor.8:6), Gesù Cristo, per mezzo del quale, Dio ha fatto il mondo (Ebr.1:2) e noi siamo e viviamo tramite Gesù Cristo, che ha dato la sua vita in sacrificio per i nostri peccati, ma Dio lo ha innalzato alla Sua destra (Ef.1:20): “Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome” (Fil.2:9). Ancora il salmista rivela di Gesù, quando Dio afferma: “Lo costituirò pure mio primogenito, il più eccelso dei re della terra” (Sal.89:27; Col.1:15,18; Ebr.1:6; Ap.1:5; Rom.8:29).

Credi alla Parola di Dio e non andare oltre, perché “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio” (2Gv.9), allora potremmo insieme cantare: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra” (Ap.5:9,10).

Molte dottrine apostate si sono moltiplicate nel periodo della chiesa di Laodicea, perché tutti sono divenuti tiepidi (Ap.3:16,17), senza lo Spirito Santo. In parabola, Gesù li identifica come delle vergini disavvedute, che non hanno preso con sé dell’olio (Spirito Santo) per tenere le loro lampade accese.

Controlla bene, se la tua lampada è accesa o spenta, se stai seguendo la verità o la menzogna: “Poiché il comandamento è una lampada, l’insegnamento una luce, e le correzioni dell’ammaestramento sono la via della vita” (Prv.6:23). Se tutto questo è in te, tu vivrai in eterno, alla gloria del Signore e Salvatore, nostro Gesù Cristo.

Lascia chi crede orgogliosamente di conoscere la Parola di Dio, però la contesta e afferma il falso, modificandola. Questi predicatori sono apostati e si considerano ricchi spiritualmente, ma Gesù gli dice: “…ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo” (Ap.3:17).

Quanti ministri oggi predicano dottrine diverse da quella di Cristo Gesù, pietra vivente e dei suoi apostoli che, come bravi architetti, hanno posto il fondamento della fede, su cui noi dobbiamo costruire con oro, argento e pietre preziose (1Cor.3:10), perciò: “Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina secondo la pietà, costui è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ed è preso dalla febbre di cavilli e di questioni oziose” (1Tmt.6:3,4).

L’apostolo Paolo ci consiglia: “…da costoro separati” (1Tmt.6:5).

Dio ti condurrà alla verità, se tu lo chiedi e lo desideri con tutto il cuore, poiché lo Spirito Santo è Verità, che procede dal Padre (Gv.15:26).

Sii vigilante, se vuoi salvare la tua vita!