Il timore dell’Eterno è un ammaestramento di sapienza, e prima della gloria c’è l’umiltà” (Prv.15:33).

La conoscenza carnale della Parola conduce alla morte spirituale, “Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace” (Rom.8:6).

La mente carnale non è sottoposta allo Spirito, perciò agisce autonomamente, portando irrimediabilmente ad errori dottrinali che, se non chiariti, diventano come certezze, portando ad insuperbirsi, vantarsi o gloriarsi della sapienza acquisita.

Come Paolo avverte “senza di noi già siete diventati re”, perché essi si sentivano ricchi e sazi di spiritualità, come ovviamente avvenne per gli appartenenti alla chiesa di Laodicea, che Gesù riprende, enunciando: “Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista”  (Ap.3:18).

Oggi, in tutto il mondo si insegna una Bibbia carnale, persino i traduttori delle nuove edizioni bibliche, hanno trascritto quello che secondo loro era giusto, modificandone il senso, ma Dio li riprende duramente (Ger.8:8).

Tutti quelli che amministrano la Parola di Dio, in analogia, sono descritti nell’Apocalisse come angelo o stella, un rappresentante per ogni chiesa o periodo, perché tutti devono camminare in uno stesso Spirito (Ap.1:20). Nell’ultimo periodo della chiesa di Laodicea, essi sono purtroppo divenuti carnali, perché tiepidi. Infatti, è scritto: “Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap.3:16).

Chi sono i cristiani carnali, se non quelli che credono e predicano ciò che hanno imparato con la loro intelligenza, che l’apostolo li definisce come orgogliosi e privi di verità  “…se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia, litigi, maldicenze, cattivi sospetti, varie dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati” (1Tmt.6:3-5).

Se le molteplici religioni, esistenti nel mondo, avessero la verità, non sarebbero carnali, ma sarebbero tutti uniti e concordi in un solo Spirito, il rivelatore di tutto quello che procede da Dio. Purtroppo, “…L’uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito” (1Cor.2:14).

 L’apostolo ci esorta ad essere suoi imitatori, come lui lo è stato di Cristo (2Cor.4:16). Come si può essere imitatori dell’apostolo Paolo, se si prende gloria dagli uomini e non da Dio?

Chi non ha la verità, è bugiardo, perché lo Spirito Santo non abita in Lui, sapendo che lo Spirito è verità (Gv.15:26). Chi cammina quindi, secondo le menzogne, ha un altro spirito, quello del mondo, “…Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato” (1Cor 2:12). Gli apostoli operavano tramite lo Spirito e perciò conoscevano tutto quello che avveniva in mezzo alla chiesa primitiva, così anche noi, fedeli ed eletti, abbiamo lo stesso Spirito, che opera nella stessa maniera.

Pensate forse, che l’apostolo Paolo sia stato prima in un collegio biblico ed abbia pagato una quota per poter studiare la parola di Dio e poi predicarla?  Niente affatto, perché in seguito all’apparizione di Gesù sulla via di Damasco, successe che, dopo aver pregato, digiunato e prese cibo: “… subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli è il Figlio di Dio” (At.9:19,20) e come testimoniò: “Ora, fratelli, vi faccio sapere che l’evangelo, che è stato da me annunziato, non è secondo l’uomo, perché io non l’ho ricevuto né imparato da nessun uomo, ma l’ho ricevuto per una rivelazione di Gesù Cristo” (Gal.1:11,12).

Chiunque non riceve la Parola di Dio, come rivelazione data dallo Spirito, rimane carnale e di conseguenza subirà solo morte (distacco definitivo da Dio), ma per tutti i figli di Dio, rigenerati dallo Spirito “Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali” (1Cor.2:13).

Concludiamo con il consiglio di seguire Gesù “Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt.16:24), poi “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (Mt.7:7), perché se ti manca lo Spirito Santo, non perdere tempo, chiedilo in umiltà, rinnegando te stesso e allora lo riceverai.