Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l’avete mai udita; il suo volto, non l’avete mai visto” (Gv.5:37).

È scritto che Dio testimoniò di Gesù come Figlio Suo (Mt.3:17; 12:18; 17:5; Mrc.1:11; 9:7; Lc.3:12; 1Ptr.1:17; 1Gv.5:9-11), “Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: -Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto” (2Ptr.1:17).

Nessun uomo, dopo il peccato di Adamo, ha mai visto Dio, nella sua interezza, ma solo una sua manifestazione, la sua gloria attraverso i suoi angeli, perché il peccato portò immediatamente alla morte spirituale, cioè al distacco da Dio.

Gesù rivelò che Egli è il solo ad aver visto Dio: “Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è quello che l’ha fatto conoscere” (Gv.1:18) ed ancora attesta: “…Nessuno ha visto il Padre, se non colui che è da Dio (Gesù); egli ha visto il Padre” (Gv.6:46).

Ancora Gesù, con autorità afferma che: “Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro (Satana)-“ (Gv.8:38). Gesù dice a tutti i presenti: “Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l’avete visto” (Gv.14:7).

Qui si avvera la profezia di Isaia 9:5, “Dio potente” in tutte le opere, che Gesù compiva: “Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me” (Gv.10:25), “…Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse” (Gv.14:10,11). Molto eloquente!

Anche quando nel sinedrio gli domandarono: “-Sei tu dunque il Figlio di Dio? Egli rispose: -Voi dite giustamente che io sono– (Lc.22:70) o quando incontrò di nuovo il nato cieco, che Gesù guarì gli domandò: “Credi tu nel Figlio di Dio? – egli rispose: -E chi è, Signore, perché io creda in lui? – Gesù gli disse: -Tu l’hai visto, ed è proprio colui che ti sta parlando-, Allora egli disse:-Io credo, Signore-; e l’adorò” (Gv.9:35-38).

Molti credono che Gesù sia Dio, ma Dio ordinò che: “…Quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: -E lo adorino tutti gli angeli di Dio-“ (Ebr.1:6). Con questo Dio non si riferiva agli angeli di origine celeste, ma umana. Come leggiamo in molti versi, Dio chiama angeli o stella i suoi eletti (angelo vuol dire messaggero, Ebr.1:7, Ap.2 e 3:1-14; 1Tmt.5:21; Ap.1:20).

Inoltre Gesù confermò: “Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Lc.10:22).

Gesù non dichiarò mai di essere il Padre, ma di essere nel Padre e il Padre in Lui, in unione spirituale, per fare le opere sue. Gesù è in Dio, Dio in Gesù e Gesù in noi. Confermato da Gesù stesso, che pregando il Padre, chiese “…per quelli che crederanno in me affinché io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me” (Gv.17:23).

Gesù disse anche: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: -Mostraci il Padre?-” (Gv.14:9). Gesù non intendeva certamente che Lui fosse il Padre, ma: “-Sono da tanto tempo con voi e tu dici ancora “Mostraci il Padre”. Gesù venne proprio per far conoscere il Padre (Gv.1:18) e i suoi discepoli erano con Gesù da tanto tempo ed avevano visto tutti i miracoli e prodigi, che Gesù faceva nella potenza del Padre e loro dicevano che non lo conoscevano. Infatti, Gesù sostiene: “…perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio” (Gv.15:15). Gesù, pregando il Padre, dice: “…io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro” (Gv.17:26).

Gesù quindi non è il Padre, ma il Figlio, che ha fatto conoscere il Padre. Se nessuno ha mai visto Dio, come potevano vederlo se Gesù era Dio? Certamente Gesù operava nella potenza di Dio, come Egli stesso spiegò ai discepoli. Alla stessa maniera, che Dio operò in Gesù, ancora oggi Gesù opera tramite i figli di Dio, come Gesù rivela: “In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre” (Gv.14:12), “Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi” (1Gv.4:12).

Alcuni esempi: l’apostolo Paolo vide Gesù (At.9:23; 1Cor.15:8); Stefano vide solo la gloria di Dio, ma vide Gesù seduto alla destra di Dio (At.7:55). Mosè chiese a Dio: “Deh, fammi vedere la tua gloria! -… l’Eterno… disse ancora: -Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere … poi ritirerò la mano e mi vedrai di spalle; ma la mia faccia non si può vedere” (Eso.33:18,20,23). Così Mosè non vide Dio, ma la Sua gloria solamente. L’angelo dell’Eterno si mostrò a Manoah per annunciargli la nascita di un figlio (Sansone), così: “Manoah disse quindi a sua moglie: -Noi moriremo certamente, perché abbiamo visto DIO-” (Gdc.13:22).

Gesù non è Dio, ma il Figlio (Sal.2:7; At.13:33; Ebr.5:5), generato tramite lo Spirito Santo con il Verbo o la Parola pronunciata da Dio (Gv.1:2,3).

Ora, se nessuno può vedere Dio e vivere, l’apostolo e profeta Giovanni certamente non vide Dio, ma il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, cioè Cristo Gesù. Egli rivela: “…mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parla, vidi sette candelabri d’oro e in mezzo ai candelabri c’era uno simile a figlio di uomo (Gesù è il Figlio dell’uomo), con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque. Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza” (Ap.1:12-16).

Inoltre “…quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo” (1Gv.1:3).

Non esiste salvezza, se non in Gesù Cristo, perciò chi accetta e riconosce il Figlio, ha comunione anche con il Padre. Gesù disse che: “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv.6:44) e l’apostolo conferma “…chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre” (1Gv.2:23) e “Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita” (1Gv.5:12).

In tutta la profezia dell’Apocalisse, Dio è indicato come colui che siede sul trono e Gesù come l’Agnello, perché Gesù è stato immolato (Ap.5:12) e con il suo sangue: “…ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen” (Ap.1:6).

Dio e Gesù non sono la stessa cosa, ma le Scritture li separa come due entità distinte, con diverse funzioni.

Degli esempi di ciò che è Scritto: “…colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello” (Ap.6:16; Ap.7:9), “…La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello” (Ap.7:10-17), “…ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni” (Ap.20:6).

Poi guardai e vidi l’Agnello che stava in piedi sul monte Sion e con lui erano 144.000 persone che avevano il suo nome (di Gesù) e il nome di suo Padre (Dio) scritto sulla fronte” (Ap.14:1-4; Ap.21:23; 22:1-3).

Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Lc.10:22);

Avete udito che vi ho detto: -Io me ne vado e tornerò a voi-. Se voi mi amaste, vi rallegrereste perché ho detto: – Io vado al Padre-; poiché il Padre mio è più grande di me” (Gv.14:28);

Gesù le disse: -Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va’ di miei fratelli e di’ loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, e al mio Dio e Dio vostro” (Gv.20:17).