Le dichiarazioni e le promesse dell’uomo, soprattutto dei politici e, in particolare, in campagna elettorale, sono fallaci. Pochi dicono la verità, per paura di ritorsioni od esclusioni, perché non coincidenti con il programma del partito di appartenenza. Tutti i popoli di qualunque nazione ascoltano molto volentieri la menzogna, rigettando la verità, perché è più semplice e facile seguirla. Il falso predica che tutto va bene, affermando che se confidiamo nell’elisir miracoloso delle medicine o nelle nuove cure mediche o delle invenzioni o scoperte scientifiche, ci salveremo dai pericoli imminenti.

Per bocca del profeta, Dio dichiara: “Anche se un uomo camminasse in uno spirito di falsità e spacciasse menzogne, dicendo: -Io predirò per te vino e bevanda inebriante-, egli sarebbe un profeta per questo popolo-” (Mich.2:11). Infatti, molti credenti, definiti cristiani, confidano purtroppo nelle menzogne degli uomini, dei politici e dei dottori senza scrupolo, anziché nelle promesse divine.

Le moderne leggi e le scoperte scientifiche, senza rispetto dell’etica e né morale, sono create per il progresso civile e per il benessere umano, anche se sono in contrasto con le leggi divine. Come l’aborto, eutanasia, trapianti, unioni civili e divorzio.

Tutto questo, come altre disposizioni, accade, perché non esiste più il timore di Dio.

In alcuni campi, l’uomo, sostituendosi all’autorità divina, determina condizioni peccaminose, perfino favorendo l’eutanasia o trapiantando organi per salvare la vita di pazienti, ricevendo così onori, quando invece tutto è sotto il controllo e la podestà esclusiva dell’Eterno, di Dio Onnipotente.

Gesù disse che: “Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio” (Lc.16:15).

Tutti quelli che credono alla menzogna non entreranno nel regno di Dio (Ap.21:8). Dio dichiara: “Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l’alterigia dei superbi e abbatterò l’arroganza dei tiranni” (Is.13:11. Inoltre è scritto che: “Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l’intelligenza degli intelligenti” (1Cor.1:19). Davanti a Dio l’intelligenza umana è solo abominevole (Lc.16:15), anche l’apostolo Giacomo dichiara che: “Questa non è la sapienza che discende dall’alto: è terrena, carnale, diabolica” (Gcm.3:15). Guai a coloro che confidano nell’intelligenza e sapienza umana, perché, tramite il profeta Geremia, Dio dichiara: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo” (Ger.17:5).

Chi non conosce Dio è una facile preda per il diavolo, che non smetterà fino alla fine di sedurli. Per i servitori di Dio, con cuore puro, è giusto non conformarsi “…a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” (Rom.12:2). Chi è da Dio, lo ascolta e mette in pratica l’evangelo della Grazia; infatti, Gesù lo attestò: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio” (Gv.8:47).

Oggi siamo ancora in tempo di Grazia, anche se è operante l’apostasia, che rende difficile la vita dei santi (1Ptr.1:16),  ma Gesù promise che non ci lascerà mai, perché fino alla fine sarà con noi (Mt.28:20).  Per tutti gli ingiusti “…-Ecco, i giorni vengono-, dice il Signore, -in cui punirò tutti i circoncisi, come gli incirconcisi” (Ger.9:25).

Dio non fa distinzione tra Israele (circoncisi) e le nazioni (incirconcisi), perché tutti quelli che hanno confidato nel mondo e negli uomini “Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza” (2Tes.1:9). Gesù ci dice: “In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia” (Gv.16:20). Il mondo ci odia e quando ci fa del male, si rallegra, pensando di aver fatto un bene. Per i credenti, è una prova che porta alla fine una grande gioia: “È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa” (Ebr.12:11).

Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv.15:11).