Non respingere la parola di Dio, ma accettala e mettila in pratica.

Siamo invitati tutti a mantenere “…ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse” (Ebr.10:23). Tutte le promesse di Dio non scadono, ma hanno il si, in Lui (2Cor.1:20), così per ricevere la salvezza, “purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio” (2Cor.7:1).

I religiosi ignorano che “…questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue” (Mrc.16:17). Se questi sono i segni, che guideranno quelli che credono in Gesù, dove sono coloro che li compiono? I demoni sono presenti nelle comunità e liberi di agire come vogliono, perché i conduttori (pastori), non avendo il dono di discernimento degli spiriti (1Cor.12:9), non possono riconoscerli e quindi cacciarli.

Inoltre amministratori che diffondono e insegnano la loro propria dottrina, sostenendo addirittura che quando uno crede, è salvato per sempre e anche riceve all’istante lo Spirito Santo, senza la manifestazione del parlare in nuove lingue.

Tutti quelli che hanno creduto in Cristo Gesù sono accompagnati da evidenti segni, come Gesù, Santo e Verace (Ap.3:7), lo ha confermato.

Chi invece non crede in Gesù, non crede neppure in Dio, perché solo “Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio” (1Gv.5:10; Gv.3:16). Dio ha testimoniato, tramite i suoi servi, i profeti e gli apostoli, del suo Figlio Gesù, che doveva venire nel mondo “…perché la Scrittura dice: -Chiunque crede in lui non sarà svergognato” (Rom.10:11; 1Ptr.1:12).

Gesù gridò e disse: -Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato” (Gv.12:44; 1Ptr.2:6). Gesù fu mandato da Dio nel mondo non per giudicare alcuno, ma per compiere un unico sacrificio per il peccato di molti (Gv.12:47; 1Gv.4:10) e salvarli.

Proprio come Gesù confermò: “Anche se giudico, il mio giudizio è verace, perché io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato” (Gv.8:16). Chi riceve Gesù, accetta la misericordiosa Grazia di Dio, tramite il suo amato Figlio (Mt.10.40), stabilito da Dio prima che fondasse il mondo, “…preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi” (1Ptr.1:20; Gv.17:24; Ef.1:4).

L’incredulità di molti non annulla affatto l’opera di Dio stabilita in se stesso, prima che fondasse il mondo “…il mistero che fu tenuto nascosto per le passate età e generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi” (Col.1:26; 1Cor.2:7; Ef.1:9).

Nessun mistero sarà mai rivelato agli increduli, ai religiosi carnali e a tutto il mondo di peccato, come testimoniato da Gesù, che solo “A voi (ai santi) è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a coloro che sono di fuori tutte queste cose si propongono in parabole” (Mrc.4:11).

Chi sono i santi?

Tutti quelli che credono e seguono Gesù e ai suoi apostoli e profeti, i quali hanno testimoniato ciò che hanno visto ed udito.

Dio, l’Eterno, disse a Mosè: “Ascoltate ora le mie parole! Se vi è tra di voi un profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno” (Num.12:6). Così è stato testimoniato da colui che visse insieme a Gesù: “Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Egli (Gesù) ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: -Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto-” (2Ptr.1:16,17).