Gesù, il Signore dei signori e il Re dei re, è costituito come il Capo della Chiesa, infatti, Dio: “…ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa” (Ef.1:22).

Per bocca del profeta Nathan, Dio dichiarò a Davide la venuta del Messia, il Cristo, che regnerà sul trono di Davide “Inoltre l’Eterno ti dichiara che egli ti costruirà una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò dopo di te la tua discendenza che uscirà dalle tue viscere e stabilirò il tuo regno. Egli edificherà una casa al mio Nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno” (2Sam.7:11-13). Davide desiderava costruire un tempio, dove mettere l’arca dell’Iddio d’Israele, ma Dio gli rispose che non sarebbe stato Lui, perché aveva sparso molto sangue nei combattimenti, bensì un suo discendente, riferendosi non a suo figlio Salomone, ma a Gesù, il fondatore di un tempio non fatto da mani di uomini (Zac.6:12), il cui trono è eterno: ”Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine” (Lc.1:32,33; Dan.7:14).

Il salmista attesta: “L’Eterno ha giurato a Davide in verità e non cambierà: -Io metterò sul tuo trono un frutto delle tue viscere” (Slm.132:11). L’Unigenito Figlio, proceduto dal Padre (Gv.1:14; 16:28), “…nato dal seme di Davide secondo la carne, e dichiarato Figlio di Dio in potenza secondo lo Spirito di santità mediante la resurrezione dei morti: Gesù Cristo nostro Signore” (Rom.1:3-4). È stabilito che Gesù è il costruttore della casa di Dio e siederà sul trono di Davide in eterno (Ebr.3:6; 10:21; Lc.1:32).

È specificato che Dio sarà per sempre Padre del nostro Signor Gesù Cristo com’è stato profetizzato per bocca di Davide: “Io sarò per lui un padre ed egli sarà per me un figlio; e non ritirerò da lui il mio favore come l’ho ritirato da colui che ti ha preceduto” (1Cron.17:13), “Egli costruirà una casa al mio nome; egli sarà per me un figlio e io sarò per lui un padre; e renderò stabile il trono del suo regno su Israele per sempre” (1Cron.22:10; cfr. Lc.2:32,33). Gesù è e sarà in eterno il Re d’Israele e dei Giudei, come fu riconosciuto da tutti quelli che dovevano ricevere salvezza: “Natanaele, rispondendogli, disse: -Maestro, tu sei il Figlio di Dio; tu sei il re dIsraele. (Gv.1:49; 12:13; Mt.27:11).

Perciò Dio ha costituito Suo Figlio, erede di tutto ciò che ha creato: “in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che Egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l’universo” (Ebr.1:2),Poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui” (Col.1:16).

Seguiamo Gesù, perché è ricco in misericordia, ha donato se stesso per riconciliarci a Dio, mentre eravamo ancora nel peccato.  Con il Suo sacrificio ci ha resi liberi dalla schiavitù del peccato. Occorre però ripudiare ogni cosa mondana, qualunque essa sia, per vivere nel mondo come stranieri. Gesù ci insegna a non mettere il nostro cuore nelle ricchezze di questo mondo (Slm.62:10), dando l’esempio, perché Egli rinunciò a possedere delle ricchezze terrene, dichiarando che “Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha neppure dove posare il capo” (Mt.8:20) e rivolgendosi ad un giovane ricco disse: ”…vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi” (Lc.18:22) e, vista la tristezza del giovane, aggiunse: “Quanto è difficile per coloro che hanno delle ricchezze entrare nel regno di Dio! Perché è più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio” (Lc.18:24,25). Nessuno degli apostoli del Signor Gesù Cristo ha posseduto ricchezze terrene, ma si sono fatti tesori nel cielo, perché la loro ricchezza è Gesù (Mt.6:18; Col.2:3; Gcm.5:3) e Paolo riteneva che: “…tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo” (Fil.3:8).

Tu, che valori dai alle cose o meglio quali sono le tue priorità nei confronti di Gesù?

A cosa rinuncerai per guadagnare Cristo?

Con questo non voglio dimostrare che è bene essere poveri, ma se le ricchezze o i beni devono essere il motivo principale della nostra esistenza o la nostra primaria preoccupazione della vita, vivendo solo in funzione e per esse, è meglio non averne e possedere quanto basta per vivere, come addirittura dichiarato per le cose comuni: “Non siate dunque in ansietà, dicendo – Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo? – poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte” (Mt.6:31-33) o come le due richieste del profeta Agur all’Eterno “…non darmi né povertà né ricchezza, cibami del pane che mi è necessario, perché, una volta sazio, non ti rinneghi… oppure, divenuto povero, non rubi e profani il nome del mio Dio” (Prv.30:8,9).