Poi guardai ed ecco l’Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattro mila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo” (Ap.14:1).

Chi sono i 144.000 salvati dalle piaghe che Dio manderà con il suono delle trombe?

I Testimoni di Geova affermano che sono dei loro adepti, ma la profezia cosa dichiara: “Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi”. L’ordine sarà dato dall’angelo con il sigillo di Dio, cioè Gesù, “… perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo” (Gv.6:27) e interesserà tutti i 144.000, che dovranno avere sulla loro fronte un segno da parte di Dio.  “Poi udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattro mila, segnati da ogni tribù dei figli d’Israele”, dodicimila per ogni tribù d’Israele: di Giuda, Ruben, Gad, Aser, Neftali, Manasse, Simeone, Levi, Issacar, Zabulon, Giuseppe, Beniamino” (Ap.7:4-8).

A quale di queste tribù appartengono i Testimoni di Geova?

Credo a nessuna delle dodici tribù d’Israele, ma allora perché affermano che tra loro ci sono i 144.000 riscattati, mentre i veri, sono vergini, non hanno conosciuto donne e perciò sono di sesso maschile, sono le primizie, che seguiranno Gesù ovunque.

I Testimoni di Geova affermano che tutti gli altri, non redenti, si ritroveranno sulla nuova terra, la abiteranno e lavoreranno in eterno con le loro famiglie: due gruppi di salvati; uno che rimane sulla terra e l’altro nel cielo. Nessun riscontro biblico.

Crediamo in ciò che è scritto, che la Chiesa, salvata per Grazia, sarà rapita da Gesù nel cielo (1Tes.4:17), quando aprirà il primo sigillo (Ap.6:1-3). Dopo la guerra (Ap.16:16) e la morte di tutti gli empi, Dio farà nuovi cieli e nuova terra; inizierà il millennio di pace e di giustizia per Israele (Is.32:17) e Gerusalemme sarà la città, che regnerà su tutti i regni della terra. Tutti i popoli e nazioni dovranno andare in Gerusalemme ad adorare Dio e, se qualche nazione della terra, “…non andrà a Gerusalemme per adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. Se la stirpe d’Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle genti che non sono salite a celebrare la festa delle capanne.  Questo sarà il castigo per l’Egitto e per tutte le genti che non saliranno a celebrare la festa delle capanne” (Zac.14:17-19). I popoli non Ebrei saranno quindi sottoposti ad Israele, come tutte le profezie rivelano: “Poiché la nazione e il regno che non ti  serviranno periranno, e quelle nazioni saranno interamente distrutte” (Is.60:12).

Dio dice a Israele “Io farò uscire da Giacobbe una progenie e da Giuda un erede (Gesù) dei miei monti; i miei eletti possederanno il paese e i miei  servi vi abiteranno” (Is.65:9).

Il nemico è bugiardo e un abile ingannatore professionista, che seduce e svia dalla verità, perché credano e seguano la menzogna.

Da notare che quando la profezia indica la terra, essa è riferita alla terra promessa, ossia a Israele e quando vuole specificare le nazioni dei gentili, usa il temine mare.

I 144.000 sono quindi le primizie d’Israele per Dio e per Gesù (l’Agnello), perché entreranno nel regno di Dio, prima di tutti i riscattati appartenenti a Israele, infatti, essi seguiranno Gesù (l’Agnello) ovunque vada. Sono santi, senza macchia, sulla loro bocca non si troverà menzogna, sono uomini non contaminati con donne, vergini e irreprensibili.

Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i centoquarantaquattro mila, i redenti della terra. Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l’Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello.

Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia” (Ap.14:3-5).

Molte sono le menzogne che Satana ha messo nella bocca di uomini, che ignorano la Verità e la Potenza di Dio.

Questa falsità è molto evidente anche per chi non ha alcuna conoscenza profetica, perché è sufficiente leggerla come è scritta e anche un bambino riuscirà a capirla, senza alcun aiuto da quanto è chiara.

I 144.000 appartengono a Israele. Anche il profeta Ezechiele accenna a loro quando rivela l’avvenimento della punizione, che inizia da Gerusalemme, ovvero dalla casa di Dio (1Ptr.4:17). Poi gridò ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: –Fate avvicinare quelli che devono punire la città, ognuno con la sua arma di distruzione in mano- … l’Eterno disse: –Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa’ un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono nel suo mezzo” (Ez.9:1-4).

I 144.000 vivono in Israele, appartengono alle dodici tribù e saranno segnati con un sigillo di Dio sulla fronte, per essere riconoscibili, quando Dio inizierà a punire la sua casa (Gerusalemme), perché essi saranno risparmiati, essendo senza peccato, irreprensibili.

Non credete alle menzogne degli uomini, perché sono discorsi fatti dalla mente umana, senza lo Spirito di Dio. Affidiamoci solamente al discernimento spirituale, se vogliamo essere salvati, rinnegando ogni falsità, perché tutte le menzogne piccole o grandi procedano dal maligno che: “Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna” (Gv.8:44). Non lasciarti ingannare da nessuno, perché Satana ha i suoi messaggeri, che infondono menzogne credibili, perché essi appaiono come angeli di luce, ma la loro luce è falsa, artificiale, bella a vedersi, ma abbagliante da far cadere nel tranello, nelle tenebre, che conducono alla condanna eterna. La sola luce che fa brillare la mente, la tua anima e il tuo cuore è la Parola di Dio, infallibile, pura, santa e potente da farti camminare nella giustizia e in verità. Ascoltala e seguila sempre, perché ti condurrà alla salvezza in Gesù Cristo, nostro Signore e unico Salvatore, a cui puoi credere. Bisogna credere in Gesù se vuoi ottenere la salvezza eterna.

“…E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?” (Gv.11:26), “…poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Rom.10:9).