Testimonianze della divinità.
di Giovanni: “Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio” (Gv.1:34);
delle opere di Cristo e del Padre: “Ma la testimonianza che io ho è maggiore di quella di Giovanni; poiché le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere che io faccio, testimoniano di me, che il Padre mi ha mandato. E il Padre, che mi ha mandato, ha egli stesso testimoniato di me; voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto” (Gv.5:36,37);
delle Scritture: “Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me” (Gv.5:39);
di Gesù stesso: “Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza è verace, perché so da dove son venuto e dove vado; voi, invece, non sapete né da dove vengo, né dove vado” (Gv.8:14);
dello Spirito Santo e dei redenti: “Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me. E anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio” (Gv.15:26,27)
La bugia di Satana e la fede in Gesù.
Uomini con la mente carnale hanno proposto verità secondo la propria conoscenza, insegnando dottrine, non conformi alla Bibbia, attirando moltitudini di persone ignare nella menzogna. Noi sappiamo che il nemico della nostra anima è all’opera fin dalla fondazione del mondo per trarre in inganno gli uomini instabili (“Tess.2:10; 2Pt.2:14; 3:16). Quando tentò Eva, la imbrogliò e la convinse, assicurandole che loro non morivano affatto, presentandole astutamente solo l’aspetto immediato, materiale e carnale della conseguenza alla disubbidienza divina. Il serpente nascose abilmente la morte spirituale, come indicata da Dio ed intesa come distacco dalla sua comunione, che avvenne immediatamente al compimento del peccato.
La profezia dichiara che Satana è più sapiente di Daniele (Dan.5:14) a cui Dio diede la rivelazione di tutti gli avvenimenti dei regni della terra: ”Ecco, tu sei più savio di Daniele e nessun segreto è nascosto a te” (Ez.28:3). Quando peccò la sua intelligenza e sapienza divenne corrotta e, per questo motivo, sfrutta abilmente queste sue doti per ingannare l’uomo, facendogli credere le menzogne per cose giuste. Egli mette davanti agli occhi degli uomini un velo parziale, offuscando la verità e nascondendo la salvezza, che si ha solo in Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Togli il velo che Satana ha posto davanti ai tuoi occhi, per ricevere la Grazia di Dio, per mezzo del sacrificio di Gesù.
Solo in Gesù si ha la vittoria, perché Egli è il vincitore; ha sconfitto colui che aveva il potere sulla morte“…affinché, mediante la morte, distruggesse colui che aveva l’impero della morte, cioè il diavolo(Ebr.2:14)..
Il nemico ha portato l’uomo a distogliere lo sguardo da Gesù, il Salvatore, questi sono i tempi dell’apostasia che precede la venuta del figlio della perdizione o del peccato (II Tes.2:3) che è Satana con un corpo d’uomo (Dan.2:33,43).
Non è sufficiente predicare, né tanto meno credere in un solo Dio, perché anche Satana ci crede e trema (Gc.2:19), ma è necessario che tu ed io crediamo in Cristo Gesù, perché solo attraverso Lui, avremo vita (Gv.11:25,26; 14:6).
Gesù è la via, la verità e la vita per entrare nel regno dei cieli e, se volessimo entrarci, dovremmo passare attraverso Lui, riconoscendo che Egli è il Figlio di Dio, promesso prima della creazione del mondo e non è un Dio trino, né Dio.
Gesù ha il primato in tutto: “Egli stesso è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa” (Col.1:18), Dio suo Padre gli ha sottoposto ogni cosa, sia il mondo angelico primitivo che quello attuale umano.
Oggi, nulla è cambiato, perché al nemico della nostra anima, che è Satana, non interessa particolarmente se uno si battezza nel nome di Gesù o nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Per lui è importante che il credente non accetti il Figlio di Dio. Satana, sa bene che bisogna credere in Gesù Cristo e confessare che Egli è il Figlio di Dio, come l’apostolo Giovanni sostiene: “Chi crede in Lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome delll’unigenito Figlio di Dio” (Gv.3:18).
Satana ed i suoi demoni conoscono molto bene il Figlio di Dio (Mt.4:6; 8:29) e, per questo, hanno ingannato gli uomini orgogliosi, coloro che si sentono ricchi spiritualmente, ma in realtà non lo sono (Apoc.3:7), perché Gesù li definisce tiepidi. Il nemico ha chiuso i loro occhi sulla verità, mostrando una menzogna (Gesù è Dio e non il Figlio oppure il Figlio è una persona della trinità, termine inesistente biblicamente). La trinità definisce Dio unica natura in tre persone uguali e distinte, ossia un Dio trino caratterizzato in tre persone unite non comprendendo che l’unione non può essere fisica perché Dio non ha un corpo umano e lo Spirito Santo non ha corpo (dove sono le tre persone? L’unione è solo spirituale. L’astuzia di Satana è quella di manipolare finemente la verità e presentarla come vera, affinché sia credibile e sia accettata, altrimenti l’inganno non riuscirebbe, se egli mostrasse completamente l’intera bugia. Certamente Dio è uno e fuori di Lui non ve ne sono altri, per cui Satana ha dovuto esporre chiaramente il concetto di Dio unico, per poter nascondere l’esistenza del Figlio di Dio.
Non ci illudiamo, perché se non ci ravvedessimo, di certo non faremmo parte degli eletti da Dio, prima che creasse il mondo, allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore”(Ef.1:4).
Gesù disse: “…Io sono il Figlio di Dio” (Gv.10:36; Lc.22:70) e i Giudei lo accusarono di bestemmia, siamo forse anche noi come i Giudei di allora? Gesù replicò: “La Scrittura non può essere annullata” (v.35), ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome” (Gv.20:31).
Credere solo in Dio, anche Israele crede in Dio ma sono stati abbandonati perché non hanno creduto nel Figlio, autore della vita (Atti 3:15) senza Gesù non c’e salvezza (Eb.2:10), occorre che noi crediamo nel suo Figlio, perché solo per mezzo di Lui, siamo riconciliati a Dio: “Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita” (Rom.5:10).
La vitasi ha solo per mezzo di Gesù, “Chi crede nel Figlio ha vita eterna; ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui” (Gv.3:36).
“… e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete incolui che Egli ha mandato” (Gv.5:38).
“… che per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, affinché la vostra fede e speranza fossero in Dio” (1Ptr.1:21).
Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché continuiate a credere nel nome del Figlio di Dio” (1Gv.5:13).
“…che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Gv.3:16).
Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv.6:40).
Gesù le disse: Io sono la resurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà” (Gv.11:25);
Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me, non resti nelle tenebre” (Gv.12:46).
A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome” (Atti 10:43).
Nella Scrittura si legge infatti: -Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa; e chicrede in essa non sarà affatto svergognato”. (1Ptr.2:6)
Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che lo ha generato, ama anche chi è stato da lui generato” (1Gv. 5:1).
Come potremmo avere vittoria, se non credessimo nel Figlio di Dio?
Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?” (1Gv.5:5) “Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio” (1Gv.5:10).
L’apostolo Paolo, predicò Cristo, Figlio di Dio, “E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli è il Figlio di Dio” (Atti 9:20).
E noi abbiamo visto e testimoniato che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesú è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (1Gv.4:14,15).
Gesù fu mandato qui, sulla terra, affinché noi tutti conoscessimo il Vero Dio e lo conosciamo, solo perché Gesù ce lo ha fatto conoscere,“…sappiamo che il Figliuol di Dio è venuto e ci ha dato intendimento per conoscere Colui che è il Vero; e noi siamo in Colui che è il Vero Dio, nel suo Figliuolo Gesú Cristo. Quello è il vero Dio e la vita eterna” (1Gv.5:20, vers.Riv.).
Gesù, pregando il Padre, conferma che Egli ci ha fatto conoscere il Vero, cioè il Padre e noi siamo nel Padre (il Vero) e in Gesù Cristo, suo Figlio: “e io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l’amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro” (Gv.17:26; 15:15).
Gesù ha fatto conoscere al mondo intero la Parola di Dio, Gesù è la Parola fatta carne; infatti il suo nome è:<<La Parola di Dio>> (Apoc.19:13). Ora se noi volessimo chiudere gli occhi sulla verità od oscurarli perché non vedano chiaramente, risponderemmo a Dio per il conseguente indurimento dei nostri cuori, come lo fecero gli ebrei ai tempi di Gesù quando, rivolgendosi ai suoi, chiarì “…Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato” (Mt.13:11). Gli occhi dei suoi apostoli edi tutti coloro che furono scelti erano aperti, ma per gli altri, la Parola che Gesù annunciava era velata ed esposta in parabole, perché a loro non era dato di capire. Aprire gli occhi è indispensabile, non certo quelli carnali, ma quelli spirituali, che attingono sapienza dallo Spirito Santo. La misericordia è per i figli di Dio, coloro che camminano per la giustizia e secondo verità, per tutti gli altri, Dio ha riservato l’ira, come Dio disse a Mosè: ”Io avrò misericordia di chi avrò misericordia, e avrò compassione di chi avrò compassione” (Rom.9:15; Es.33:19) e che ripete “Così egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole” (Rom.9:18).
Sii tra quelli che Dio usa misericordia, ascolta la sua Parola e non indurire il tuo cuore, rimanendo nel tuo orgoglio, ma riconosci che Gesù è il Figlio di Dio, come le Scritture lo affermano dalla Genesiall’Apocalisse. Egli è unito a Dio nello Spirito o uguale a Dio, ma è separato, Gesù ebbe un’anima un corpo e uno spirito come qualsiasi uomo nato da donna, morì e fu risuscitato da Dio e, trasformato, Dio lo ha innalzato alla sua destra, “Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d’ogni nome” (Fil.2:9) e “…autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio” (Ebr.12:2; Apoc.3:21).
Figlio dell’uomo.
“… il Figlio dell’uomo sia risuscitato dai morti”(Mt. 17:9).
E Gesù disse loro: -In verità vi dico che nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sederà sul trono della sua gloria, anche voi che mi avete seguito sederete su dodici troni, per giudicare le dodici tribù d’Israele” (Mt.19:28).
“Infatti, come il lampo esce dal levante e sfolgora fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo” (Mt.24:27).
Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria” (Mt.25:31; Mt.12:8,40; 13:37; 16:13,27,28; Gv.3:13 ecc.).
ma qualcuno ha testimoniato in un certo luogo o il figlio dell’uomo perché lo consideri?” Dio lo ha “fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli” (Ebr.2:6,7,9). Gesù, che proviene dallo Spirito di Dio, prese forma umana, si è fatto servo (Is.52:13) ed è stato crocifisso per i peccati di tutti quelli che credono in Lui, creandosi così un seme, ovvero un popolo salvato per grazia, essendo lavato per suo sangue. A tal proposito Egli proclama: ”Ecco me e i figli che Dio mi ha dato. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo” (Ebr.2:13,14).
Gesù è chiamato Figlio dell’uomo, perché Gesù ha un’anima, come tutti gli uomini. Non come molti sostengono che Gesù abbia avuto solo un corpo e uno Spirito, senza un’anima, la Scrittura afferma che Egli era un uomo, come qualsiasi altro uomo, nato da donna e sottoposto alla legge come tutti i Giudei, ebbe desideri e sentimenti, come chi abbia fame e chi pianga.“… ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge” (Gal.4:4).
Dopo la sua ascensione al cielo, Dio lo ha esaltato ala sua destra e lo ha fatto Principe e Salvatore (Atti 5:31), l’aspetto glorioso di Gesù è descritto dall’apostolo Giovanni: ”…simile a un Figlio d’uomo, vestito d’una veste lunga fino ai piedi e cinto d’una cintura d’oro al petto. Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco. I suoi piedi erano simili a bronzo lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la sua voce era come il fragore di molte acque” (Apoc.1:13-15). Gesù è salito in cielo come sostiene: “…io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” (Gv.20:17), è stato “innalzato alla destra di Dio” (Atti2:33) e perciò glorificato. Infatti Gesù pronunciò: “…in avvenire voi vedrete il Figlio dell’uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo” (Mt.26:64; Mrc.14:62; Lc.22:69). Quindi quel corpo risorto che i discepoli hanno visto salire in cielo è stato glorificato, si è assiso alla destra di Dio (Mrc.16:19) e “…ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo” (Atti 1:11).
Figlio di Davide.
Dalla domanda di Gesù ai farisei: ”Che ve ne pare del Cristo? Di chi è figlio?” Essi risposero “Di Davide”. Egli replicò di nuovo: “Come mai dunque Davide, per lo Spirito, lo chiama Signore, …come può essere suo figlio?” (Mt.22:41-46). Davide profetizzò per lo Spirito di Dio della venuta del Cristo che doveva nascere dalla sua stirpe, come “L’Eterno ha giurato a Davide in verità e non cambierà: -Io metterò sul tuo trono un frutto delle tue viscere” (Slm.132:11), confermato dall’evangelista “…e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno…” (Lc.1:32). “ e “…Così dice l’Eterno degli eserciti: Ecco l’uomo, il cui nome è il Germoglio; germoglierà nel suo luogo e costruirà il tempio dell’Eterno” (Zac. 6:12).
Per questo Davide lo chiama Signore e non figlio, dato che Gesù è il Signore di tutti gli uomini che credono in LUI, nato da Dio e dalla stirpe di Davide.
Come invocazione dei due ciechi (Mt.9:27; 20:30,31; Mrc.10:47,48; Lc.18:38)
della folla (Mt.12:23; 21:9)
della donna Cananea (Mt.15:22)
dei bambini (Mt.21:15)
Il sigillo di Dio
Adopratevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell’uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo” (Gv. 6:27).
La profezia che riguarda Gesù riporta: “Lo Spirito dell’Eterno riposerà su di lui: spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell’Eterno” (Is.11:2). Gesù è vissuto sulla terra, un uomo ripieno di Spirito, ha espletato pienamente la sua missione, testimoniando: “E’ compiuto” (Gv.19:30) e sempre in osservanza al Padre con: “…sia fatta la tua volontà” (Mt.26:42).
I sette Spiriti di Dio.
Su Gesù Dio pose i suoi sette Spiriti,
E all’angelo della chiesa in Sardi scrivi: queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle. Io conosco le tue opere; tu hai la reputazione di vivere, ma sei morto” (Apoc.3:1), Poi vidi ritto, in mezzo al trono e ai quattro esseri viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello come ucciso, il quale aveva sette corna e sette occhi, che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la terra” (Apoc.5:6).
La profezia conferma: “Ecco la pietra che ho posto davanti a Giosuè; su quest’unica pietra ci sono sette occhi; ecco, io inciderò la sua iscrizione-, dice l’Eterno degli eserciti, -e rimuoverò l’iniquità di questo paese in un sol giorno” (Zac.3:9; 4:10).
Profeta.
Gesù oltre ad essere il Messia, l’Unto, è stato profeta (Mt.21:11; Gv.4:19; 1Cor.3:8).
Il Salvatore.
Solo Gesù è il Salvatore designato fin dalla fondazione del mondo: “Conveniva infatti a colui, per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l’autore della salvezza” (Ebr.2:10) ed esposto chiaramente nel versetto fondamentale: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Gv.3:16).
La vita eterna.
“…Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv.14:6) e “…Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se fosse morto, vivrà. E chiunque vive e crede in me, non morirà mai in eterno. Credi tu questo?” (Gv.11:25,26). “… (e la vita è stata manifestata e noi l’abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi)” (1Gv.1:2).
Adesso concentriamo la nostra attenzione sul nostro unico salvatore Gesù Cristo, perché tramite la fede in Lui, otteniamo vita eterna “E questa è la testimonianza: che Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel Figlio. Chi ha il Figlio ha la vita e chi non ha il Figlio non ha la vita” (1Gv.5:11,12). Inoltre in nessun altro nome esiste la salvezza (Atti 4:12): ”Dio lo ha esaltato con la sua destra, e lo ha fatto Principe e Salvatore, per dare a Israele ravvedimento e perdono dei peccati” (Atti 5:31). Gesù, come lo è stato per le prime chiese fondate dagli apostoli in Israele e in seguito fra i gentili o pagani, è il nostro Signore solo se noi facciamo la sua volontà. Ovviamente, riconoscerlo come tale comporta completa e totale sottomissione alla sua volontà, se desiderassimo restare per sempre con Lui, entrando nel Regno dei cieli.Gesù affermò:
“ Ora, perché mi chiamate, “Signore, Signore”, e non fate quello che dico?” (Lc.6:46)
Gesù è il costruttore, il capo della chiesa (Col.1:18) epietra vivente: “Accostandovi a lui, come a pietra vivente, rigettata dagli uomini ma eletta e preziosa davanti a Dio, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale…” (1Ptr.2:4). Noi siamo il tempio di Dio, “edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Ef.2:20)
RE d’Israele. RE dei re e Signore dei signori.
Alla richiesta di Pilato “Sei tu il re dei Giudei?” Gesù rispose “Tu lo dici!” (Mt.27:11; Mrc.15:2; Lc.23:3) ma ancor più significativo è il breve colloquio “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero affinché io non fossi dato in mano dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui” e Pilato: “Dunque sei re?” ed egli aggiunse: “Tu dici giustamente che io sono re; per questo sono nato e per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità; chiunque è dalla verità ascolta la mia voce” (Gv.18:37);
La stessa motivazione di condanna alla crocifissione, riportata nell’iscrizione sulla croce;
come tale fu riconosciuto da Natanaele: “Maestro, tu sei il Figlio di Dio; tu sei il re d’Israele” (Gv.1:49);
L’angelo Gabriele, annunciando la nascita del Messia, riferì a Maria: “Egli sarà grande, e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine” (Lc.1:32,33).
Notate bene che Gesù, RE d’Israele, regnerà in eterno sul trono di Davide suo padre.
Per tutti coloro che dichiarano in modo inesatto che Gesù e Dio siano la stessa entità, questi sostengono che Dio è Figlio di Davide non comprendendo che: lo Spirito è lo stesso del Padre, che generò il Figlio; unico Spirito come noi siamo tutti uno in Cristo (Gv.127:22; Rom.12:5; 1Cor.12:13).
Dio lo ha stabilito come il più eccelso dei re della terra, Egli è il RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI (Apoc.19:16). Il salmista dichiara: “Io costituirò pure mio primogenito, il più eccelso dei re della terra”(Slm.89:27).ed il profeta Isaia conferma: “Ecco, il mio servo prospererà e sarà innalzato, elevato e grandemente esaltato” (Is.52:13).
L’origine di Gesù è anche umana, proveniente dalla discendenza di Davide.
Nella resurrezione, il suo corpo fu trasformato e la sua anima risorse, come lo sarà anche per noi, al momento del rapimento della Chiesa, che presto avverrà, incontrando il Signore nelle nuvole. Gesù regnerà in eterno su ogni regno, nazione e lingua, quando sarà annientato, legato e gettato nell’abisso il principe di questo mondo, cioè Satana, il dragone (Apoc.20:2,3). Dio ha sottoposto ogni cosa a Gesù, perché: “ …ed ecco sulle nubi del cielo venire uno simile al Figlio dell’uomo; egli giunse fino all’Antico di giorni e fu fatto avvicinare a lui. A lui fu dato dominio, gloria eregno, perché tutti i popoli, nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà mai distrutto” (Dan.7:13,14)
La discendenza di Gesù.
Gesù nacque da una vergine di nome Maria della tribù di Giuda, dal popolo d’Israele. Giuda era il quarto figlio di Giacobbe che Lea, sua moglie, gli partorì; Giacobbe radunò i suoi figli per annunciarli ciò che doveva accadere, profetizzando la venuta del Messia dalla discendenza di suo figlio Giuda: “Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né il bastone del comando di fra i suoi piedi, finché venga Sciloh; e a lui ubbidiranno i popoli. Egli lega il suo asinello alla vite e il puledro della sua asina alla vite migliore; lava la sua veste nel vino e il suo manto nel sangue dell’uva” (Gen.49:10,11; Mt.28:28; Gv.6:54). Sciloh è il nome analogicamente collegato a Gesù, lo scettro, citato, ossia il regno non sarà rimosso finché non sia venuto colui a cui appartiene, Gesù dalla tribù di Giuda è la radice di Davide (Is.11:1) o di Iesse padre di Davide. A Gesù Dio suo Padre aveva predestinato tutti i regni della terraprima ancora che fosse fondata.
Gesù il destinatariodello scettro di giustizia (Ez.21:15; Slm.45:6; Ebr.1:8) sterminerà la bestia e l’anticristo con tutti popoli e nazioni radunati nella valle di Giosafat (Gioele 3) per combattere, ma: “Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d’argilla” (Slm2:9) così che “…una pietra si staccò, ma non per mano d’uomo, e colpì l’immagine sui suoi piedi di ferro e d’argilla e li frantumò. Allora il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro furono frantumati insieme e diventarono come la pula sulle aie d’estate…” (Dan.2:34,35; Apoc.19:11,21).
Il Germoglio.
Ecco, i giorni vengono, -dice l’Eterno, – nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da re, prospererà, ed eserciterà il giudizio e la giustizia nel paese” (Ger.23:5) come “… Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio”. (Zac.3:8), “Ed ancora Isaia dice: – Spunterà un germoglio dalla radice di Iesse, e colui che sorgerà per reggere le genti; le nazioni spereranno in lui -” (Rom.15:12). Noi gentili siamo fatti partecipi della radice, che è Israele (Rom.11:18), siamo stati innestati come rami collaterali (Is.22:24), perché loro sono caduti.
Noi apparteniamo a Gesù, facciamo parte di Lui, perché riscattati con il suo sangue. Dio ha donato all’umanità il suo unigenito Figlio, “…affinché chiunque crede in lui, non perisca, ma abbia vita eterna” (Gv.3:16). Riscontriamo che a Gesù, Dio “gli ha anche dato l’autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo” (Gv.5:27).
Fu ubbidiente fino alla morte (Fil.2:6,8) ma “ svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenuto simile agli uomini” (v.7). “Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio della creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee” (v.9,10).Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa. E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti” (1Cor.15:27,28).Questi passi confermano che Dio ha sottoposto ogni dominio a Gesù, come rilevato da: ”Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi” (Slm.110:1; Ebr.1:13) o dalle sue stesse parole: “…Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra” (Mt.28:18).
Il mondo attuale è diviso tra due semi antagonisti e separati tra loro: il seme del serpente, che è Satana, e il seme della donna, che è Gesù. Abbiamo un’altra distinzione, quella fra il popolo del primo patto, la Legge (Israele) e quello del secondo patto, la Grazia per i gentili, innestati al loro posto e fatti partecipi della radice (Israele) (Rom.11:17,24). Dio ha scelto il suo popolo tra tutte le nazioni (Deut.7:6) dal quale doveva nascere il Messia, il Cristo di Dio (Lc.9:20) come pure ha scelto noi, riscattati con il sangue di Gesù fin dalla fondazione del mondo (Apoc.13:8; 17:8), “Allora il Re dirà a quelli della sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo” (Mt.25:34).
Trinità o unicità.
Alla chiesa cattolica da più di due anni e mezzo si sono associate molte chiese evangeliche di diverse denominazioni, accettando il dogma della trinità, concetto che afferma, ad esempio, l’esistenza di un Dio unico ma trino o in tre persone distinte.
Il termine trinità, non biblico, si trovò per la prima volta nell’opera dell’apologista Teofilo di Antiochia, progressivamente fu delineata dai papi nei concili di Nicea e di Costantinopoli, è per questo un dogma della chiesa cattolica, del tutto estraneo alla verità scritturale. Tutto ciò che non è tratto dalla Parola di Dio, deriva da un concetto umano e pertanto non è considerato di valore e contenuto spirituale, ma di provenienza carnale, perciò privo di autenticità. Una credenza basata sulla sapienza umana, non appartiene a Dio, come Paolo sostiene: “La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio” (1Cor.2:4,5).
Quindi questa opinione non trova riferimenti canonici documentabili e provanti l’esistenza di un Dio trino, ma solo di un Dio unico, che dal principio, secondo quanto profetizzato, realizzò il mondo spirituale, composto da creature celestiali, quali angeli, arcangeli, serafini o cherubini, gerarchicamente subordinati ad un essere superiore e protettore, un cherubino unto, chiamato Lucifero, dal significato figlio dell’aurora (Is.14).
Da notare che le profezie parlano di un solo Dio e non di un Dio trino; se ciò fosse vero, che Dio fosse in tre persone, allora potremmo chiederci perché Dio, avendo un’altra persona, ovvero il figlio, abbia sottoposto il mondo spirituale esistente, prima della creazione odierna, ad un angelo cherubino?
Inoltre è Dio una persona?E’ dichiarato che “Egli infatti non è un uomo come me… “ (Gb.9:32) e “…perché sono Dio e non un uomo, il Santo in mezzo a te,…” (Osea 11:9).
Molte religioni sono fondate sull’opinione cattolica della trinità, che indica, secondo il dizionario: esistenza delle tre persone divine distinte in Dio Padre, Dio Figliuolo e Dio Spirito Santo, formanti un Dio solo. Forse costoro non si sono resi conto dell’eresia derivante dalla parola trinità, mai riportata in alcuna Bibbia, che ammetterebbe la presenza di tre persone uguali, ossia esseri umani, individui, soggetti, entità fisiche o come si voglia denominarli nel senso letterale. L’unico e il solo Dio non può essere una persona umana, perché Dio è Spirito e soltanto la Parola si è fatta carne, Gesù è venuto al mondo, così pure per mezzo della stessa Parola, il mondo è stato creato, vedi il primo capitolo del libro della Genesi, come quando “Dio disse sia la luce e la luce fu” e “… perché il Dio che disse: -Splenda la luce fra le tenebre- , è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo” (2Cor 4:6).
Gesù è nato per volontà di Dio, attraverso il suo Spirito che si è manifestato in Gesù: “e la vita è stata manifestata e noi l’abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi” (1Gv.1:2). Il solo ad essere una persona è stato Gesù, fattosi uomo, per dare la sua vita in riscatto dei nostri peccati.
Lo Spirito Santo, il Consolatore, non può essere una persona, perché Dio lo concede a coloro che lo chiedono, rivelandosi nel credente col parlare in nuove lingue. Spirito Santo è un dono, una promessa divina e “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio…” (1Cor.6:19). Secondo teoria trinitaria e all’affermazione di questo verso, può abitare una persona dentro un’altra? La parola stessa Spirito Santo definisce inequivocabilmente la natura di spirito e non persona. Allora dove sono le tre persone della trinità? La trinità è un dogma umano è stato tramandato dai papi, imposto ed accettato dal popolo come verità.
Attenzione, invitiamo tutti coloro che hanno fatto proprio tale pensiero di riflettere ed investigare le Scritture, chiedendo a Dio rivelazione, il solo che può far aprire gli occhi a quelli che desiderano conoscere la verità, mettendo non l’intelligenza umana ma attraverso lo Spirito Santo. Gesù a tal riguardo dichiara: “Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà” (Gv.16.13,14). Non dubitare, Egli ti farà conoscere la verità, Dio non è trino, ovvero unico ma in tre persone, ma è Spirito unico, manifestatosi nel Figlio e in tutti noi, mediante lo Spirito Santo, che procede dal Padre ed operava in Gesù. Questo Spirito, oggi, è quello che opera nei figli di Dio (Gal.4:6).
Dio è Spirito, alcuni riferimenti lo provano: “E lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Gen.1:2); dava agli uomini intelligenza e sapienza (Gen.41:38; Es.35:31), altri profetizzavano (1Sam.10:10; 19:20) e dava visioni (Ez.11:24). In tutto l’Antico Testamento, Dio operava per mezzo del suo Spirito, attraverso la colonna di fuoco di notte e la colonna di nuvola di giorno, per guidare il popolo Israelita alla terra promessa (Es.13:21); a Mosè si svelò, attraverso il suo Angelo, nel roveto ardente sul monte Sinai (Es.3:4; Atti 7:30).
Gesù, uomo di preghiera.
Spesso si ritirava in disparte dalle folle e dai discepoli, in luoghi solitari come nei deserti o sul monte, per pregare, anche per tutta la notte (Lc.6:12).
Insegnò ai discepoli, su loro richiesta, una traccia di preghiera.
Egli, come modello esemplare di uomo di preghiera, invocando il Padre, prima del suo arresto, che precede il suo sacrificio, implorò: ”Padre, l’ora è venuta; glorifica il Figlio tuo, affinché anche il Figlio glorifichi te, poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l’opera che tu mi hai dato da fare. Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse” (Gv.17:1-5). Gesù, dopo la sua resurrezione, salì al Padre e fu glorificato della stessa gloria, che gli fu assegnata prima della fondazione del mondo.
E’ confermato che Gesù era la Parola, fattasi carne (Gv.1:14), Egli era presso Dio (Gv.1:1; 1Gv.1:2; Apoc19:13). Dio lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra: “…anzi io vi dico che in avvenire voi vedrete il Figlio dell’uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo” (Mt.26:64) e “che egli ha messo in atto in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti” (Ef.1:20).
Ricordiamo che Dio ha posto su Gesù il suo sigillo, i suoi sette Spiriti (Apoc.3:1), “Poi vidi ritto, in mezzo al trono e ai quattro esseri viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello come ucciso, che aveva sette corna e sette occhi, che sono i sette Spiriti di Dio mandati per tutta la terra” (Apoc.5:6). Gesù operava nello Spirito di Dio quando era qui sulla terra, tutti isette Spiriti di Dio erano in Gesù. Una volta salito al Padre (Gv.20:17), i sette Spiriti di Dio furano mandati per tutta la terra (Apoc.5:6). Egli mandò il Consolatore, lo Spirito della verità, prima agli apostoli e poi per tutta la terra, in tutti coloro che accettano Gesù, come promesso: “Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada; perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò” (Gv.16:7), Ma quando verrà il Consolatore che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me” (Gv.15:26).
Intercessore.
Gesù intercede non solo per quelli che hanno accettato la sua parola, al presente, ma anche per tutti coloro che lo accetteranno in seguito dichiarando: “Affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te; siano anch’essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno, come noi siamo uno. Io sono in loro e tu in me, affinché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato e li hai amati, come hai amato me” (Gv.17:21-23).
Quanti, leggendo questi versi, hanno meditato sul loro effettivo significato.
Quanti invece, senza riflettere, leggano e rileggano questi passi interessanti, ma senza capire che Gesù, pregando, dichiara la sua missione terrena, affidatagli dal Padre e chiede di essere onorato della gloria che aveva presso Dio, prima della creazione. Di quale gloria doveva essere celebrato, che aveva presso il Padre?
“Il Dio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo Figlio Gesù, che voi consegnaste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, nonostante egli avesse deciso di liberarlo” (Atti 3:13).
La gloria che Gesù chiedeva al Padre era quella della sua resurrezione, (Gv.13;32; Atti3:13; 1Ptr.1:21). Gesù è risuscitato dai morti con un corpo, tanto che Maria Maddalena lo scambiò per l’ortolano, ma quando Gesù la chiamò per nome, lei lo riconobbe come il Maestro (Gv.20:15,16). Nel corpo di Gesù erano evidenti i segni dei chiodi e la ferita nel costato che invitò Tommaso, incredulo, a toccare.
Gesù, che era disceso dal cielo, nascendo uomo con un corpo corruttibile, ora saliva in cielo, risuscitato con un corpo incorruttibile (1Cor.15:42). Gesù è il primogenito dei morti, è il Principe dei re della terra (Apoc.1:5), Gesù è il PRIMO uomo che procede dal cielo e dà vita.
Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi” (Rom.8:34; Ebr.7:25).
Il Pane di vita (Gv.6:35); La luce del mondo (Gv.9:5); Il buon Pastore (Gv.10:11-14); Maestro e Signore (Gv.13:13);
Altre descrizioni, che racchiudono tutte le qualità di Gesù, sono indicate da Egli stesso nelle presentazioni, ad ogni inizio, delle lettere indirizzate alle sette chiese dell’Asia, in Apocalisse:
“… queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e che cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro” (Apoc.2:1);
“…queste cose dice il primo e l’ultimo, che morì e tornò in vita” (Apoc.2:8);
“…queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli” (Apoc.2:12);
“…queste cose dice il Figlio di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco e i cui piedi sono simili a bronzo lucente” (Apoc.2:18);
“…queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle” (Apoc.3:1);
“…queste cose dice il Santo, il Verace, colui che ha la chiave di Davide, che apre e nessuno chiude, colui che chiude e nessuno apre” (Apoc.3:7);
“…queste cose dice l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio” (Apoc.3:14).
Gesù come egli stesso conferma è il Principio della creazione di Dio, ma è anche la fine, l’ultimo e il compimento di tutto il piano della creazione umana. Tutto si compirà nel giudizio universale, dove i due semi, quello di Satana e quello di coloro che appartengono a Dio, saranno separati per l’eternità. I santi, a vita eterna, regneranno per sempre con Cristo, quando “…il settimo angelo suonò la tromba e si fecero grandi voci nel cielo, che dicevano: -I regni del mondo sono divenuti il regno del Signor nostro e del suo Cristo; ed egli regnerà nei secoli dei secoli-” (Apoc.11:15).
Il principio e la fine(Apoc.1:8); Il primo e l’ultimo, il vivente.
Gesù, compiuto il suo mandato terrestre, “… fu rapito presso Dio e il suo trono” (Apoc.12:5)sedendo alla destra di Dio, aspettando il tempo in cui tutti i suoi nemici siano annientati per sempre, nella guerra di Armagheddon (Apoc.16:16). Gesù è vivente, non è un simbolo come alcuni credono; siede alla destra di Dio aspettando:“…soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi” (Ebr.10:13).
Gesù non è più la Parola nascosta in Dio, né il