“Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (1Gv.4:15),

“…Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio” (Lc.12:8) e “…davanti al Padre mio che è nei cieli” (Mt.10:32).

Introduzione.
Quello che Dio fece fin dal principio è per tanti rimasto un mistero, ancora oggi; enigma che Dio formò in se stesso, prima di iniziare la creazione del mondo attuale. Dal giorno che Gesù si manifestò al mondo fu svelato ed è alla portata ancora oggi di noi tutti, se lasciassimo i pensieri ed i ragionamenti di una mente carnale e ci sottomettessimo alla guida dello Spirito Santo, (che è lo Spirito che Dio mise nel suo Figlio Gesù) che fu mandato dal giorno della Pentecoste in tutti coloro che si convertano a Dio credendo in Cristo Gesù, Gal.4:6). Lo Spirito è colui che ci insegna ogni cosa, ed è stato mandato per noi, affinché conoscessimo la verità spirituale, racchiusa nelle Scritture. Infatti l’apostolo Paolo conferma “facendoci conoscere il mistero della sua volontà secondo il suo beneplacito, che Egli aveva determinato in se stesso” (Ef.1:9) e inoltre dichiara “…Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio” (1Cor.2:11).
Quindi prima ai giudei e poi a noi, gentili, è stata rivelata la conoscenza del mistero di Dio, presentato dai profeti, da Gesù e dai suoi apostoli, attraverso lo Spirito di Dio.

Gesù è il solo Maestro, l’autore della salvezza, che si ha per la fede nella sua opera di redenzione e, credendo in Lui, abbiamo il diritto di diventare figli di Dio (Gv.1:12) e lo saremmo se fossimo condotti dallo Spirito (Rom.8:14). L’Eterno ha mandato a noi lo stesso Spirito di Cristo Gesù (Gal.4:6; Fil.1:19), il Consolatore, che ci assiste, ci trasforma e ci porta alla conoscenza della Parola.
Lo Spirito Santo ci annuncerà e ci guiderà nella verità, ci farà ricordare tutti gli insegnamenti di Gesù “…lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. Tutte le cose che il Padre ha sono mie: per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve l’annunzierà” (Gv.16:13 -15)
Sforziamoci ed abbandoniamo ogni pregiudizio carnale o concetto umano, prima di affrontare la lettura delle Sacre Scritture, chiedendo in preghiera l’ausilio dello Spirito. La Parola di Dio è l’unica fonte autorevole e certa della verità, ma molti la sostituiscono o la integrano con libri, articoli o studi di autori vari. Tutte le promesse divine e le ricchezze della conoscenza sono racchiuse solo nella Bibbia, che producono fede e timor di Dio oltre a saggezza spirituale, come l’apostolo Paolo esorta Timoteo “persevera nelle cose che hai imparato… e che fin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile da insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni opera buona” (2Tmt..3:14-17).
Gesù avverte l’angelo della chiesa di Laodicea, ultima lettera, a non inorgoglirsi ritenendosi “…io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla” (Apoc.3.17), riferendosi alla raggiunta esperienza e maturità spirituale, ma Gesù consiglia di comprare dell’oro affinato col fuoco per arricchirsi. Certamente non riguarda il metallo prezioso, ma arricchirsi della Parola di Dio, perché “…la parola dell’Eterno è purificata col fuoco…” (Slm.18:30) e “Ogni parola di Dio è raffinata col fuoco…Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo” (Prv.30:5).
L’uomo ha lasciato la verità della parola di Dio e si è rivolto a precetti di uomini e dogmi vari, non conformi a quanto lo Spirito insegna nelle Sacre scritture.
Quindi se ci lasciassimo condurre dallo Spirito Santo, potremmo ottenere “…tutte le ricchezze della piena certezza d’intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, in cui sono nascosti tutti tesori della sapienza e della conoscenza” (Col.2:2,3).
Per la mancanza di conoscenza molti credono che Dio prima creò l’uomo e solo dopo che questi peccò di disubbidienza, pensò di mandare Gesù per redimerlo ed essere nuovamente riconciliato a Lui. Non si legge, ascoltando lo Spirito Santo. Per questo Gesù esclamavapiù volte: “Chi ha orecchi da udire, oda!” (Mrc.7:16), che significa “…ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” (Apoc.2:7,11,17,29; 3:6,13,22).

Tutti i profeti, gli apostoli e Gesù stesso esposero apertamente e largamente quello che Dio stabilì ancor prima della fondazione del mondo e che racchiuse in se stesso il mistero della nascita di suo Figlio fino al momento della rivelazione (nascita di Gesù).

Gesù il servo di Dio (Is.42:1 e 19; 43:10; 44:26; 49:3,6; 52:13; Agg.2:23; Zac.3:8; ecc.), proceduto da Dio (Gv.8:42; 16:27,28,30; 17:8), generato da Dio (Slm.2:7; Atti 13:33; Ebr.1:5; 5:5; 1Gv.5:1). Gesù confermò ai suoi discepoli:“A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a coloro che sono di fuori tutte queste cose si propongono in parabole” (Mrc.4:11). Non rimaniamo anche noi ciechi e sordi come i giudei che non vollero riconoscere Gesù come Figlio di Dio, il Messia promesso, e rimasero fuori della Grazia. La Parola che Gesù annunciava fu per loro una parabola incompresa, come evidenziò: “Vedendo, vedano ma non intendano; udendo, odano ma non comprendano…” (Mrc.4:12).
I nostri occhi si apriranno e i nostri orecchi udranno solo leggendo ed investigando le Scritture, attraverso lo Spirito Santo, acquisendo in questo modo la conoscenza della verità.
Proprio Gesù, quando ancora era sulla terra, promise lo Spirito Santo, che ci avrebbe guidato ed insegnato ogni cosa (Gv.14:26). La promessa di Gesù si avverò per la prima volta nel giorno della Pentecoste in Gerusalemme (Atti 2:4). Lo Spirito Santo scese sui discepoli e su tutti coloro che erano lì, riuniti in preghiera. Quello Spirito, che riempì gli apostoli, è lo stesso che oggi è in noi, con la stessa potenza, sapienza e conoscenza, quindi esaminando le Sacre scritture, non con la nostra mente carnale, ma affidandoci esclusivamente alla sua guida ed ascoltando ciò che lo Spirito ci rivela, noi comprenderemo correttamente il meraviglioso piano di Dio per il mondo, che Lui creò, per mezzo di Gesù Cristo ed in vista di Lui (Col.1:16).
Dall’inizio della Grazia le cose non furono più misteriose o nascoste perché “Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio… Così pure nessun uomo conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. Ora noi abbiamo ricevuto…lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali” (1Cor.2:10-13)
Usare lo Spirito Santo è come ungere i nostriocchi con del buoncollirio, affinché il velo di una mente carnale, che si interpone allo spirito, venga tolto in modo che si esalti lo Spirito, così chi confida in Dio, non sarà confuso, dato che “Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rom.5:5; 1Ptr.2:6; Slm.31:1; 71;1; 119:31,80,116).
Il nostro Dio non desidera che alcuno si perda, ma “…che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità”, come “Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini; Gesù Cristo uomo” (1Tmt.2:4,5), perché “per noi c’è un solo Dio, il Padre dal quale sono tutte le cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e noi esistiamo per mezzo di lui” (1Cor.8:6).

Bisogna necessariamente conoscere chi è Dio, sapere che Egli è tutto in tutti (1Cor.15:20), è Spirito (Gv.4:24), è il Creatore “Ma io ho fatto la terra e ho creato l’uomo su di essa; con le mie mani ho spiegato i cieli, e comando a tutto il loro esercito” (Is.45:12).
Dio conosce ogni cosa ed ai suoi occhi nulla può essere occultato.
Da comprendere che Dio ha la sua completezza e onnipotenza nei sette Spiriti, o sette occhi e che essi sono stati posti su Gesù, pietra vivente (1Ptr.2:4), insieme al suo sigillo (Gv.6:27).
Nella profezia seguente, Gesù è indicato sotto il nome di Giosuè, per attinenza al sacerdozio (Ebr.7:21), Zorobabele costruì il tempio di Dio, materiale, mentre Gesù, il Germoglio, è il costruttore del tempio di Dio, spirituale: “…Così dice l’Eterno degli eserciti: Ecco, l’uomo, il cui nome è il Germoglio; germoglierà nel suo luogo e costruirà il tempio dell’Eterno” (Zac.6:12). “Ecco la pietra che ho posto davanti a Giosuè: su quest’unica pietra ci sono sette occhi; ecco io inciderò la sua iscrizione…” (Zac.3:9) e “Chi ha potuto disprezzare il giorno delle piccole cose? Ma quei sette si rallegrano a vedere il filo a piombo nelle mani di Zorobabel. Questi sette sono gli occhi dell’Eterno che percorrono tutta la terra” (Zac.4:10).
La conferma della profezia di Zaccaria la troviamo in Apocalisse, dove Gesù dichiara di avere i sette Spiriti di Dio, che stanno davanti al suo trono (Apoc.1:4; 4:5),“…queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle…” (Apoc.3:1) ……”Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che pareva essere stato immolato, ed avea sette corna e sette occhi che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la terra” (Apoc.5:6). Quindi Gesù, dall’aspetto come di colui che era stato ucciso (Agnello di Dio), l’unico trovato degno di aprire i sette libri scritti e sigillati perché egli aveva offerto la sua vita in sacrificio per riscattarci e lavarci on il suo sangue ci ha comprati a Dio da ogni tribù, popolo, nazione e lingua (Apoc.5:9).

Sette occhi o sette Spiriti di Dio, la perfezione della pienezza della sua potenza che Dio pose in Gesù; Egli operava per lo Spirito e la potenza di Dio e dichiarò: “Io non posso fare nulla da me stesso ….. perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato” (Giov.5:30). I sette Spiriti di Dio sono oggi su tutta la terra, come promessa per tutti coloro che si umiliano alla sua presenza e che ubbidiscono alle leggi divine. Gesù salì al Padre e si pose a sedere alla sua destra, come pronuncia l’apostolo Pietro: “Egli dunque essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite” (Atti 2:33).
Attenzione alle Scritture; la promessa dello Spirito Santo, Gesù l’ha ricevuto dal Padre ed è stato sparso sui fedeli.
Al rapimento della chiesa, lo Spirito Santo sarà tolto e subito dopo sarà tolta anche la pace dalla terra, Satana sarà gettato giù (Apoc.12:9) e a suo tempo sarà manifestato l’avversario come disposto “il mistero dell’empietà infatti è già all’opera, aspettando:soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo” (2Tes.2:7).

Tutta la creazione angelica primitiva, Dio la sottopose ad un angelo cherubino, creato splendido. Egli era il sigillo della perfezione in sapienza e in bellezza: “Eri nell’Eden il giardino di Dio; eri coperto d’ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi e oro; la lavorazione dei tuoi tamburelli e dei tuoi flauti fu preparata per te nel giorno in cui fosti creato” Tu eri un cherubino unto, un protettore. Io ti avevo posto sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco” (Ez.28:12-14).
Lo chiamò Lucifero, che vuol dire “figlio dell’aurora” (Is.14:12), ma egli peccò di orgoglio e, per questo, Dio distrusse tutto ciò che Egli aveva creato e lo rinchiuse nelle tenebre, insieme a tutti gli angeli che lo seguirono (Ez.31:15)..
In seguito l’Eterno fece una nuova creazione, l’attuale (umana) e la sottopose al suo Unigenito Figlio che doveva essere rivelato a suo tempo (Ebr.2:8; Ef.3:5).

Dio si è compiaciuto nel suo Figlio Gesù (Mt.3:17; 2Ptr.1:17), ponendo su di lui il suo sigillo e innalzandolo alla sua destra, sottoponendo tutta la creazione, non più ad un angelo ma a suo Figlio, generato da Dio (Slm.2:7; Ebr.1:5). Tutte le profezie sono per noi, Dio non ci ha nascosto alcuna cosa, neppure l’esistenza di un mondo precedente, dove vivevano creature celesti o angeli, in ordine gerarchico.
Le Scritture ci dichiarano che Dio prima che iniziasse la creazione, compiuta in sei giorni, la sottopose a suo Figlio Gesù e fece ogni cosa in vista di Lui e per mezzo di Lui (Gv.1:10), “… e di mostrare a tutti, quale è la dispensazione del mistero, il quale da secoli è stato occulto in Dio, che ha creato tutte le cose per Gesù Cristo” (Ef.3:9).

Gesù è “…la vita eterna che era presso il Padre e che è stata manifestata a noi” (1Gv.1:2). Gesù è stato manifestato negli ultimi tempi per noi (Col. 1:26). Gesù è il compimento di tutto il piano di Dio.
Gesù, generato dallo Spirito di Dio e per questo dichiarato Figlio di Dio, “…come anche è scritto nel secondo salmo: Tu sei mio Figlio, oggi Io ti ho generato” (Atti13:33; Slm.2:7; Ebr.1:5: 5:5; Slm.89:26,27), “Egli m’invocherà, dicendo: “Tu sei mio Padre, il mio Dio e la rocca della mia salvezza”. Lo costituirò pure mio primogenito, il più eccelso dei re della terra”. (leggere anche Gv.20:17; Rom.8:29; Col.1:15,16; Ebr.1:6; Apoc.1:5).
“Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama Colui che lo ha generato, ama anche chi è stato da lui generato” (1Gv.5:1).
Figlio dell’uomo, nato da una vergine di Israele. Egli possiede perciò un’anima, è la primizia di tutti gli uomini: “… Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge” (Gal.4:4).
Gesù morì sulla croce soffrendo come qualsiasi uomo, Dio lo risuscitò, lo rivestì di un corpo immortale, dandogli gloria e magnificenza elevandolo alla sua destra (Ef.1:20)
Figlio di Davide, per la discendenza, secondo la carne (Rom.1:3).
Gesù non è Dio, né parte di un Dio trino. Dio è il Padre del nostro Signore Gesù. “Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo…” (2Cor.1:3) “Il Dio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, che è benedetto in eterno, sa che io non mento” (2Cor.11:31). (Ef.1:3,17; Col.1:9; 1Ptr.1:3) “Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo…” “…ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell’uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo” (Gv.6:27)

A volte basterebbero pochi versi per farci aprire gli occhi, ma noi vogliamo approfondire tutte le Scritture sulla reale identità di Gesù, il Figlio dell’Iddio Altissimo (Mrc.5:7; Lc.1:32).

Sommario:
“Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso” (Gv.5:26). Gesù ha vita in sé, come il Padre. La vita è l’elemento principale che contraddistingue ogni essere vivente, per cui tutti possiamo proclamare che Dio è vivente, ma anche che Gesù è vivente, perché Dio lo ha risorto dai morti alla vita e lo ha fatto sedere alla sua destra, fino a quando i suoi nemici saranno posti per sgabello dei suoi piedi (Mrc.12:36; Lc.20:43; Atti 2:35; Ebr.1:13).

Chi è il Signore?
A questa semplice domanda, molti rispondono in modo errato.
La soluzione è chiara per chi riesce a comprendere il significato dell’affermazione di Davide: “…Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi” (Mrc.12:36).
Riflettiamo. Davide conosceva perfettamente il senso delle parole, perché sospinto dallo Spirito di Dio. Confrontando la sua dichiarazione con quella di Gesù: “…Come mai dicono che il Cristo è Figlio di Davide? …Davide dunque lo chiama Signore …” (Lc.20:44; Atti2:36; Ebr.10:13), possiamo confermare che il Signore è Dio, e il mio Signore si riferisce a Gesù. Il Signore, cioè Dio, domina su tutto quello che ha creato ed è per questo riconosciuto come Signore della creazione. Il nostro Signore, com’è ben evidenziata la distinzione all’inizio ed alla fine delle epistole paoline, riguarda Gesù, il Figlio di Dio, che Davide ed anche tutti quelli che sono salvati possono invocare. Gesù Cristo quindi è il Signore di tutti quelli che lo accettano, non certo degli empi che lo hanno rifiutato. La differenza è che Dio è il Signore anche degli ingiusti, perché sono sue creature ed ha l’autorità ed il potere di farne ciò che vuole. La profezia riferisce che il Signore Dio metterà sotto i piedi di Gesù, il suo erede e l’Unigenito Figlio, tutti i suoi nemici che non l’hanno ricevuto (Gv.1:11; Slm.68:21; 1Gv.2:23) come tale, ossia tutti quelli che negano che Gesù è il Cristo di Dio, venuto in carne. Essi non appartengono a Dio, ma al diavolo e per questo sono suoi nemici, “E questo è il comandamento, che crediamo nel nome del suo Figlio Gesù Cristo…” (1Gv.3:23). Se lo crediamo allora Gesù è il nostro Signore, perché Dio ci ha sottoposto a Lui: “ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Ef.4:15) e “Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio” (1Cor.11:3).

Gesù, unigenito Figlio di Dio.
“..In questo si è manifestato l’amore di Dio verso di noi,: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di lui” (1Gv. 4:9).
Unigenito Figlio, perché Gesù è l’unico che è stato da Dio generato, ma è anche il primogenito di ogni creatura (Col.1:15,18), indiscutibilmente il primo della creazione di Dio, dato che tutta la creazione fu fatta in vista di Lui, cioè del Figlio di Dio, (Gv.1:10; Col.1:16); la versione Diodati conferma che tutte le cose sono state create per Gesù (Ef.3:9).
A tutti quelli che ricevono Gesù e credono nel suo nome, “…egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio” (Gv.1:12). Ecco perché Gesù è dichiarato anche primogenito, ossia primo di ogni altro figlio di Dio divenuto tale per mezzo del sacrificio di Gesù.
Secondo la gerarchia di Dio, Gesù è il capo della Chiesa o Sposa:
“Egli stesso è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa” (Col.1:18), “e voi avete ricevuto la pienezza in lui, essendo il capo di ogni principato e potestà” (Col.2:10).

Gesù ha il primato in ogni cosa, perché è il Primogenito di ogni creatura (Rom.8:29); “…il principio, il primogenito dei morti, affinché abbia il primato in ogni cosa” (Col.1:15,18). Tutti gli angeli sono sottoposti a lui, perciò “E quando di nuovo introduce il Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l’adorino! (Ebr.1:6), “e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue” (Apoc.1:5). Nessun uomo, che sia morto, è mai risorto con un corpo incorruttibile, glorioso, potente e spirituale (1Cor.15:42-44), ma solo Gesù fu risuscitato daDio, come primizia di quelli che dormono (1Cor.15:20), noi tutti risusciteremo al suo apparire nelle nuvole, con un corpo simile al suo, conformi alla sua immagine.
“Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad esser conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli” (Rom.8:29).
Non ci sono dubbi, Gesù è il primogenito di Dio e tutti noi siamo conformi all’immagine di Gesù, perché abbiamo lo stesso Spirito di Dio che operò in Gesù, come risulta “Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuoriche grida: – Abba, Padre -” (Gal.4:6).
Gesù è “… prima di ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui” (Col.1:17).
Gesù ha il primato in tutto (Col.1:18). A Gesù è stata sottoposta ogni cosa creata da Dio (1Cor.15:27; Ebr.2:8).
Gesù è “…il principio della creazione di Dio” (Apoc.3:14) e ”preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi” (1Ptr.1:20).
“Il quale mistero, nelle altre età, non fu dato a conoscere ai figliuoli degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di Lui” (Ef.3:5)
Inizialmente Egli fu prestabilito al piano della creazione, fisicamente non esisteva fino al giorno della sua rivelazione: ”e di manifestare a tutti quale sia la partecipazione del mistero che dal principio del mondo è stato nascosto in Dio, il quale ha creato tutte le cose per mezzo di Gesù Cristo” (Ef.3:9).
Gesù fu il proposito della creazione di Dio per questo è stato dichiarato“…il Principio della creazione di Dio” (Apoc.3:14). Gesù fu il mistero nascosto in Dio, fino al giorno stabilito, nel quale fu fatto conoscere agli uomini, “poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore” (Lc.2:11). La nascita di Gesù avvenne circa 2000 anni fa, come era stato scritto di lui dai servi di Dio, i profeti. “Allora io ho detto: “Ecco, io vengo; nel rotolo del libro è scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”» (Ebr.10:7)
Gesù quindi, prima della sua nascita, era la Parola nascosta in Dio o il mistero formato in se stesso (Ef,1:9; Rom.16:25; Col.1:26) e la Parola stessa era con Dio (Gv.1:1).
Dio ha chiamato all’esistenza il mondo, facendo tutta la creazione mediante la sua Parola e formando l’uomo dall’argilla in prospettiva dell’arrivo del Messia. Infatti ”Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta” (Gv.1:3), perciò Gesù era nel piano di Dio prima che iniziasse la creazione, perciò tutte le cose sono state fatte in previsione di lui (Gesù), così tutte le cose create gli sono state sottoposte (Ebr.1:8), “poiché in lui …tutte le cose sono state create per mezzo di lui ed in vista di lui” (Col.1:16). Il Figlio di Dio, che doveva manifestarsi al tempo fissato, quando si adempì: “…Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio” (Lc.1:35).
Egli è ”…gloria come dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità” (Gv.1:14) e ancora Egli è ”…lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver compiuto la purificazione dei nostri peccati per mezzo di se stesso, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell’alto dei cieli” (Ebr.1:3).
Dio lo ha fatto “…per un po’ di tempo inferiore agli angeli…”, costituendolo sopra le opere delle sue mani, lo ha “…coronato di gloria e d’onore per la morte che sofferse, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti” (Ebr.2:7,9).
Gesù è il Figlio di Dio: ”…Tu sei il mio amato Figlio, in te mi sono compiaciuto!” (Lc.3:22), e ancora ”in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose per mezzo del quale ha anche fatto l’universo” (Ebr.1:2).
Tutta la creazione gli è stata sottoposta (Ebr.2:7,8; 1Cor.15:27,28).
Gesù, dopo l’espiazione dei nostri peccati mediante il suo sangue, è stato elevato in alto ed ora siede alla destra di Dio: ”Il Signor Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu accolto in cielo e si assise alla destra di Dio” (Mrc.16:19; Atti2:33,34; Rom.8:34; Col.3:1; Ebr.10:12; 1Ptr.3:22).
Gesù è seduto alla destra di Dio ed è il nostro mediatore: “Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo” (1Tmt.2:5; Ebr.8:6; 9:15; 12:24).
A Gesù è stato dato ogni potere ed autorità in cielo e sulla terra (Mt.28:18), anche quella di giudicare: ”Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’uomo che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti” (Atti17:31) e “nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio evangelo” (Rom.2:16).
Gesù, stabilito da Dio, regnerà su ogni popolo, nazione e lingua (Dan.7:14; Is.22:23,24; 53:12; Zac.9:10; Lc.1:32,33; Gv.3:35). Noi tutti componenti della sua Sposa saremo insieme a Cristo nel suo regno.
“Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13).
Conoscere e credere.
È importante che tutti conoscano Gesù? E’ indispensabile riconoscere e credere che Gesù Cristo è Figlio di Dio ed è stato da Lui mandato qui sulla terra prendendo forma di uomo? A queste domande molti versi delle epistole paoline ci rispondono affermativamente. Dei buoni e validi motivi esposti: “affinché tutti giungiamo all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio,…” (Ef.4:13). Anche l’apostolo Pietro conferma: “Grazie e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, nostro Signore. Aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l’auto-controllo, all’auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà, alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. Perchè se queste cose si trovano in voi abbondantemente non vi renderanno pigri né sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo “ (2Ptr.1:2,5-8), lo ripete esortando “Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo…” (2Ptr.3:18); altri riferimenti in (2Cor.4:6; Tito1:1).
Lo stesso Gesù, pregando il Padre, dichiarò: ”Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato” (Gv.17:3) sottolineando la massima importandi conoscere la verità che conduce alla salvezza. Gesù è colui che ci ha fatto conoscere Dio: “Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere. (Gv.1:18)
Siamo negli ultimi tempi e strani pensieri filosofici sono entrati in coloro che, ragionando con la propria mente, hanno confuso il cristiano. E’ importante fondare la nostra conoscenza sulla verità, che procede da Cristo e non dall’uomo. Gesù è la luce, dalla quale tu ed io dobbiamo essere illuminati (Gv.1:9).
Accettiamo solamente la luce diretta e non quella riflessa, che può essere offuscata. Confrontiamo e valutiamo ogni dichiarazione con la verità delle Sacre Scritture e, se non fosse conforme ad esse, respingiamola. Quindi farsi illuminare da colui che ha nella sua mano destra le sette stelle, cioè Gesù (Apoc.1:16; 3:1). Ti invito ad aprire gli occhi, non è più tempo di dormire, perché solo per mezzo di Gesù, che è la sola verità, la vita e la via per il regno dei cieli; tu ed io possiamo entrare nella gloria di Dio, prima che egli chiuda l’accesso e nessuno più entrerà.

La cristianità vive in assoluta cecità spirituale; per questo motivo Gesù ammonisce l’angelo della chiesa dell’ultimo periodo, di Laodicea: “così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitati dalla mia bocca. Poiché tu dici: -Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla-; e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me dell’oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna della tua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda” (Apoc.3:16-18). Notate che Gesù indirizza la riprensione o l’elogio ad un unico angelo per ogni Chiesa o periodo, come è unico lo Spirito che deve guidare tutti i divulgatori dell’evangelo (angelo o stella) e la chiesa dei fedeli (candelabro) a Cristo. La stella deve stare nella mano destra di Gesù e da Lui prendere luce (Ef.5:14). La parola di Dio deve procedere direttamente da Gesù, che consiglia: “… di comprare da me dell’oro affinato col fuoco” (Apoc.3:18). Chi cammina alla luce non inciampa ed avrà vita.
“E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: -Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv.8:12). Se non sei illuminato da Gesù, allora vuol dire che sei circondato dalle tenebre (Gv.1:5), Dio però ci ha fatti degni di stare nella luce “poiché egli ci ha riscossi dalla podestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13).

Benedizioni sono riservate a colui che desidera conoscere ed impossessarsi delle meravigliose promesse di Dio e della grazia del nostro Signor Gesù Cristo, nel ricevere in dono una eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per noi (1Ptr.1.4). Lui ha preparato una dimora celeste per ogni credente, in ubbidienza al suo evangelo, prosegue il cammino con perseveranza e fedeltà fino alla fine. Anche i profeti, che preannunciarono la grazia destinata a noi, cercarono di sapere “Il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite” (1Ptr.1:11).
Noi vogliamo investigare le Scrittureprofetiche, per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato perché Egli ci insegna la verità, Gesù ha detto: “… il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto” (Gv.14:26).
Lasciamo quindi che sia lo Spirito Santo che ci guidi e ci conduca alla verità; egli non può assolutamente mentire, mentre la nostra natura umana è peccaminosa e facilmente viene influenzata anche dal nostro nemico, il diavolo, che è contro la conoscenza di Dio. Noi possiamo distruggere tutti i pensieri ed i ragionamenti satanici nel nome di Cristo Gesù: “…distruggiamo i ragionamenti ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo” (2Cor.10:5).
Satana, con la sua astuzia, cerca di sedurre il cristiano con parole convincenti, come lo fece con Eva. Non restiamo perciò vincolati ai principi espressi negli statuti delle denominazioni od ai concetti appresi attraverso suoi studi, ma indaghiamo ed esaminiamo attentamente ogni considerazione, con la Parola e, attraverso la sua meditazione, Dio concede sapienza nell’investigare le Sacre Scritture per arrivare “…tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio…” (Ef.4:13; 2Ptr.1:8). Annullare ogni pensiero o nozione che non procede da Cristo. Solo lo Spirito Santo comunica al nostro spirito e noi dobbiamo esclusivamente udirlo, filtrando e bloccando ciò che proviene dalla nostra mente. Innanzitutto occorre discernimento per saper distinguere e dividere le due cose, ovvero il carnale dallo spirituale. Un ottimo consiglio è di controllare l’origine e di verificare le intenzioni dei ragionamenti se concordano biblicamente. I pensieri carnali arrivano nella nostra mente dall’esterno, mentre quelli spirituali invece emergono dallo spirito, internamente, tramite l’azione dello Spirito Santo che bisogna ascoltare, come ci esorta “Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” (Apoc.3:22) e “E’ lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita” (Gv.6:63)
Tutte le rivelazioni sono per noi, non c’è ora alcuna cosa segreta di cui dobbiamo essere all’oscuro “…secondo la rivelazione del mistero celato per molti secoli addietro, e ora manifestato e rivelato fra tutte le genti mediante le Scritture profetiche, secondo il comandamento dell’eterno Dio, per indurli all’ubbidienza della fede…” (Rom.16:25,26) di cui “…gli angeli desiderano guardare dentro” (1Ptr.1:12). La Grazia è stabilita per noi, fin dall’avvento di Gesù, perciò il ”…mistero di Cristo, che non fu fatto conoscere nelle altre età ai figli degli uomini, come ora è stato rivelato ai santi apostoli e ai suoi profeti per mezzo dello Spirito” (Ef.3:4,5). Dio nondesidera che ci trovi ignoranti riguardo Gesù, il quale fu mandato, perché noi ricevessimo la vita. “Poiché il Signore, l’Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti” (Amos 3:7), per essere partecipi della promessa fatta in Cristo, mediante il vangelo (Ef.3:6). Non è dato capire a coloro che non appartengono a Cristo, capiranno solo quelli che Dio ha scelto fin dalla fondazione del mondo (Mt.25:34; Ef.1:4),
“Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri essi sono proposti in parabole, affinché vedendo non vedano e udendo non intendano” (Lc.8:10).
La nostra arma è la conoscenza che si acquisisce solo tramite la Sacra Scrittura, (2Tm.3:15,16) scrigno della ricchezza e del tesoro illimitato della multiforme sapienza e grazia divina, con il consiglio di meditare con umiltà insieme ad un desiderio ardente di capire il messaggio e spinti da non restare nell’ignoranza, dato che “Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza” (Osea 4:6). Il modo migliore per conoscere la sua Parola è “divorarla”, farla nostra, come fece l’apostolo Giovanni (Apoc.10:9) od il profeta Ezechiele (cap.3) quando Dio gli fece mangiare un rotolo prima di mandarlo a parlare alla casa d’Israele; noi dobbiamo saziarci della Parola di Dio. La Parola di Dio è il nostro pane spirituale con cui noi cresciamo in sapienza.
Chiediamo a Dio di custodire la sua Parola nel nostro cuore e di fissarla nella nostra mente in maniera permanente e, “Come bambini appena nati, desiderate ardentemente il puro latte della parola, affinché per suo mezzo cresciate” (1Ptr.2:2).

Analizziamo le profezie che riferiscono del Messia, già dalla fondazione del mondo; Dio stesso annunciò la venuta di Gesù, dichiarando: “E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu gli ferirai il calcagno” (Gen.3:15). Dio pose inimicizia tra il popolo o seme di Gesù e il popolo o seme di Satana che hanno preferito le tenebre alla luce. Gesù è stato ferito al calcagno da Satana, che entrò in Giuda, fu da lui tradito e condannato a morte sulla croce, soffrendo per il popolo che avrebbe acquistato, comprandolo con il proprio sangue “Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo” (Ebr.2:14). Gesù ha schiacciato il capo al serpente antico sotto i suoi piedi, vincendo la morte, perché è stato da Dio risuscitato il terzo giorno e fatto sedere alla sua destra “Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio”. (Mrc.16:19; Atti 10:40; Rom. 8:34; Apoc.12:5)
Tutta la creazione era in prospettiva di ciò che doveva ospitare, Gesù come primizia e poi gli uomini, che Dio ha preconosciuto fin dalla fondazione del mondo “Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: -Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo” (Mt. 25:34).
Gesù è la vita manifestatasi a noi (1Gv.1:2); Egli doveva essere simile a noi, affinché il castigo dei nostri peccati cadesse su di lui:” Egli doveva perciò essere reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l’espiazione dei peccati del popolo” (Ebr.2:17). Gesù chiama amici coloro che fanno la sua volontà dichiarando: “Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio” (Gv.15:15).

Il ladro, esposto in Gv.10:10, viene per rubare, uccidere e devastare ciò che appartiene a Dio come l’opera, l’adorazione, la lode, la gloria e l’onore, egli è Satana e seduce con la bugia, Gesù invece è la verità, egli venuto per distruggere le opere del diavolo (1Gv.3:8) e perché noi avessimo la vita in abbondanza.
Cristo Gesù ha lasciato insegnamenti che fanno aprire gli occhi a tutti coloro desiderosi di conoscere la verità, rendendoli liberi (Gv.14:8) dal potere del peccato. In questi ultimi tempi sono sorte un’infinità di denominazioni che hanno concepito proprie credenze, a loro danno, formulando pensieri e creando vari movimenti basati su ragionamenti carnali; gli uomini sono divenuti tiepidi, parlano e predicano Gesù, ma non lo conoscono (lo identificano come Dio stesso o una persona della trinità) come l’Unigenito Figlio di Dio. Le religioni sono fondate su principi umani, lontani dalla verità, edificate su fondamenti apostati. Il tempo dell’apostasia è già iniziato da molto tempo e precederà il regno di Satana (2Tes.2:3). Noi conosciamo che la Parola di Dio è come l’oro raffinato col fuoco (Apoc.3:18) e non c’è alcun bisogno che noi togliamo od aggiungiamo del nostro, perché essa è perfetta, “Ogni parola di Dio è raffinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo” (Prv.30:5,6; Slm.18:30) e “…non andare al di là di ciò che è scritto, per non gonfiarvi l’un per l’altro a danno di terzi” (1Cor.4:6) o “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio” (2Gv.1:9).